Chianti Classico tra i successi del 2006 e le grandi speranze del 2009

In attesa di una nuova annata che si preannuncia a 5 stelle, il Chianti Classico festeggia il grande successo del 2006 decretato dalla rivista americana “Wine Spectator”: 18 vini sopra i 92 punti eletti dalla nota testata statunitense.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 settembre 2009 19:44
Chianti Classico tra i successi del 2006 e le grandi speranze del 2009

Il caldo di questi giorni non spaventi: le uve che stanno crescendo in vigna hanno potuto godere quest’anno di una stagione ampiamente equilibrata, almeno fino a oggi, grazie alla pioggia che in inverno-primavera ha ampiamente bagnato i terreni e a un’escursione climatica che anche in questi giorni dà respiro alle piante nelle ore notturne. Il Chianti Classico che sta nascendo fa ben sperare esperti e addetti ai lavori che se da una parte non si possono sbilanciare in previsioni che di questi tempi parrebbero sin troppo audaci, dall’altra si aspettano sottovoce un’annata memorabile. Questo d’altra parte è il periodo più delicato per i produttori, quando una pioggia o una grandinata in più potrebbero mettere in discussione un equilibrio climatico che quest’anno sembra essere perfetto.

Basta fare una passeggiata per le strade del Gallo Nero per trovare una vite in piena salute, con grappoli sani e soltanto lievemente più maturi rispetto alle normali tempistiche del territorio, che probabilmente porterà a una vendemmia anticipata di una settimana circa rispetto al 2008. Incrociando le dita, intanto, il Gallo Nero si gode i successi delle ultime annate da poco pubblicati sulla newsletter della prestigiosa rivista statunitense, “Wine Spectator” che nel numero del 12 agosto ha ben 18 Chianti Classico 2006 sopra i 92 punti con delle vette di 95/96:

  • Barone Ricasoli (Riserva 2006)
  • Castello di Querceto (Il Picchio Riserva 2006)
  • Castello di Bossi (Riserva Berardo 2006)
  • Casaloste (Riserva Don Vincenzo 2006)
  • Viticcio (Riserva 2006)
  • Castello di Volpaia (Riserva Coltassala 2006 e Il Puro 2006)
  • Castello di Ama (Bellavista 2006 e La Casuccia 2006)
  • Carpineto Fontalpino (Riserva 2006)
  • Dievole (Riserva Novecento 2006)
  • Livernano (Riserva 2006)
  • Renzo Marinai (Riserva 2006)
  • Poggerino (Riserva Bugialla 2006)
  • Fattoria Poggiopiano (La Tradizione 2006)
  • Castello dei Rampolla (Annata 2006)
  • San Vincenti (Riserva 2006)
  • Savignola Paolina (Riserva 2006)
“Vedere premiare la qualità dei nostri vini dalla rivista internazionale di maggior prestigio non può che riempirci di orgoglio” afferma Marco Pallanti, presidente del Consorzio Vino Chianti Classico.

“Questo riconoscimento viene in un momento molto delicato. Il mercato Usa, da sempre faro per il Chianti Classico, nei primi mesi di quest’anno è stato penalizzato fortemente non solo dalla crisi economico-finanziaria ma anche da un cambio svantaggioso. Si è avuta così una fisiologica contrazione nelle vendite ma il territorio, confidando nella propria unicità, ha risposto lavorando ancora meglio. Saremo perciò, ancora una volta, in prima linea con i nostri grandi vini al momento della ripresa del mercato che peraltro, oramai, si annuncia imminente”.

Un risultato importante, che sottolinea quanto paghi la scelta verso la qualità adottata da ormai diversi anni dai produttori del Chianti Classico. Successi che arrivano in una congiuntura economica che per il Chianti Classico inizia a dare importanti segnali di ripresa. Se infatti anche nel territorio del Gallo Nero la crisi ha fatto sentire qualche lieve flessione nei mesi scorsi, da febbraio 2009 il mercato del noto rosso di Toscana ha registrato per alcuni mesi una stabilizzazione e, da maggio in avanti, una lieve costante crescita che fa ben sperare per il prossimo futuro.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza