Nasce un nuovo albo degli esercizi e dei mercati storici

Il vicesindaco Nardella: "Diventano storici quattro mercati cittadini. Ora contiamo sulla collaborazione con la Regione" .

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 agosto 2009 14:44
Nasce un nuovo albo degli esercizi e dei mercati storici

Nasce un nuovo regolamento comunale per l’Albo degli esercizi commerciali e dei mercati storici e tradizionali. E’ quanto ha deciso la giunta nell'ultima seduta, approvando la delibera che attribuisce la qualifica di ‘mercato storico’ al mercato alimentare coperto San Lorenzo, al mercato alimentare coperto Sant’Ambrogio, al raggruppamento turistico ‘Ciompi Antiquariato’ e al raggruppamento turistico ‘Porcellino’. I quattro mercati quindi vengono parificati ai negozi storici e ai Centri commerciali naturali: potranno avere accesso ai finanziamenti regionali per la valorizzazione dei luoghi storici e verranno inseriti nell’elenco dei portali www.esercizistorici.it e www.firenzebotteghe.it; inserimento che, come precisa la delibera, “costituirà elemento di attestazione formale ai fini dei bandi regionali ed europei di realtà commerciali e artigianali di interesse storico per la città”. La delibera, proposta dal vicesindaco e assessore allo sviluppo economico Dario Nardella e concertata con le categorie economiche fiorentine, approva anche le linee e principi di indirizzo “per la stesura di un nuovo regolamento comunale per l'istituzione di un Albo degli esercizi commerciali e dei mercati storici e tradizionali, da approvare in consiglio comunale” in sostituzione di quello in vigore dal novembre ’99, che oggi “necessita di una rivisitazione, alla luce della nuova normativa regionale, delle mutate esigenze delle attività commerciali della città e della necessità di inserire fra le attività anche quelle afferenti i mercati coperti e operanti sul suolo pubblico”. "E' il primo passo verso una vera e propria politica per i mercati cittadini, che ha nei mercati storici un punto di qualificazione decisivo - afferma dario Nardella, vicesindaco e assessore allo sviluppo economico.

I mercati storici fiorentini, alcuni dei quali risalgono ad epoche celebri della storia di Firenze (Rinascimento e Risorgimento), sono un biglietto da visita per i turisti e i visitatori, oltre che un autentico tratto della vita commerciale della città. Contiamo sulla collaborazione con la Regione anche per un piano strategico per il loro recupero e rilancio". Nardella spiega inoltre che "la qualifica di mercati sotrici per il momento riguarda, oltre che Porcellino e Ciompi, i soli mercati coperti di Sant'Amborio e San Lorenzo.

Il raggruppamento di banchi ambulanti collegato a quaest'ultimo, al momento non pouò essere definito storico, perchè privo dei requisiti necessari. Ciò non esclude comuque che, come altri del centro cittadino, anche questo raggruppamento possa nel tempo riqualificarsi sotto il profilo architettonico e commerciale, così da integrarsi al mercato storico coperto. Proprio questa prospettiva, che discuteremo con le categorie economiche, sarà oggetto di un confronto con la Regione, titolare dei finanzimenti a ciò preposti".

Quanto al nuovo regolamento per l'Albo, come si legge nella delibera, dovrà seguire indirizzi precisi. Ovvero: “prevedere, seppur limitandoli ai contesti di maggior valore e pregio storico e artistico, strumenti di promozione e valorizzazione facendo ricorso anche a specifici strumenti urbanistici. A tale fini il Piano strutturale dovrà costituire punto di riferimento”; “dovrà essere tenuto nella debita considerazione il carattere di interdisciplinarietà che le tematiche dei negozi e mercati storici richiedono: urbanistica, cultura, turismo oltre che commercio”; “la tutela delle attività storiche dovrà prevedere sia interventi diretti sugli esercizi stessi che interventi indiretti attraverso la tutela delle aree in cui sono inserite e del contesto economico e commerciale delle stesse”; “il riconoscimento dovrà riguardare attività poste sull'intero territorio comunale, quindi sia nell'area del centro storico che in quelle della periferia”; l'adesione all'Albo delle botteghe e dei mercati storici dovrà essere volontaria.

Nel caso dei mercati, l'adesione all'Albo presuppone la costituzione, ai sensi del regolamento per il commercio su suolo pubblico vigente, di un apposito Consorzio per la gestione del mercato”. Le tipologie di attività dovranno riguardare gli esercizi di dettaglio in sede fissa, gli esercizi di somministrazione, le attività artigianali e i mercati su aree pubbliche. I criteri e requisiti saranno valutati in relazione ad anzianità di svolgimento dell'attività in relazione alla tipologia individuata; al carattere storico, di tradizione e di tipicità; all'utenza di riferimento se cittadina, turistica o mista; al collegamento strutturale e funzionale degli arredi; alla presenza nelle aree, nei locali, negli arredi sia interni che esterni, di strumenti, attrezzature, documenti di particolare interesse storico e artistico; alle caratteristiche di finiture esterne ed interne ( infissi, insegne, pavimenti etc). Il regolamento dovrà trattare in dettaglio, oltre alle disposizioni generali, requisiti e status di bottega storica e mercato storico; albo delle botteghe storiche e dei mercati storici; le agevolazioni e le condizioni; i controlli e le sanzioni.

Contestualmente all'approvazione del regolamento, la giunta dovrà approvare un disciplinare contenente “la descrizione delle fasi organizzative e procedurali relative alla presentazione, istruttoria e controlli delle istanze di iscrizione all'Albo delle botteghe storiche e dei mercati storici nonché quant'altro necessario ai fini della corretta gestione dell'Albo medesimo”. Sarà costituito un gruppo di lavoro incaricato di elaborare il testo del regolamento e del disciplinare e di nominare il responsabile unico del procedimento. (ag)

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