Altri 250 posti in meno per il nuovo anno

L'assessore Simoncini preoccupato per l'ulteriore calo degli insegnanti. Gli alunni aumentano ma una circolare ministeriale riduce l'organico.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 luglio 2009 13:06
Altri 250 posti in meno per il nuovo anno

Conferma di quelli già preannunciati e ulteriori tagli in vista per la scuola toscana. Ai 1.400 insegnanti in meno con cui, dalla scuola dell'infanzia alle superiori doveva fare i conti a partire dal prossimo anno scolastico, si aggiunge un'ulteriore perdita di oltre 253 posti. Ad annunciarlo è il Ministero dell'istruzione e della ricerca con una circolare dei primi di luglio. "Il ministero - spiega l'assessore all'istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini - nel prevedere l'organico di fatto, cioè quello basato sulla reale situazione al momento della riapertura delle scuole, ha pensato a un ulteriore ritocco in negativo del numero di posti.

La riduzione complessiva nella nostra regione per il 2009-2010 sarà quindi non più di 1.400 ma di 1.719 insegnanti in meno". Sono numeri che sollevano forti preoccupazioni, secondo l'assessore, perché vanno in controtendenza rispetto all'aumento degli alunni. Sulla base dei dati delle preiscrizioni, che dovranno essere confermati, nei prossimi giorni sappiamo che gli alunni passerebbero da 446 mila a oltre 453 mila, con un incremento di oltre 7 mila unità. Particolarmente grave la situazione della scuola dell'infanzia, per cui era stato chiesto un incremento degli organici in modo da fare fronte alle numerose richieste e ridurre le liste di attesa.

"La circolare è molto secca – afferma Simoncini – dice che, dal momento che la scuola dell'infanzia non è obbligatoria non si ritiene che la presenza di domande in esubero debba determinare un aumento del numero delle sezioni. In altre parole, arrangiatevi". "Tutto ciò è ancora più grave – prosegue Simoncini – di fronte alla sentenza della Corte Costituzionale che accoglie il ricorso presentato dalle Regioni e ribadisce che la competenza sulla programmazione scolastica è delle Regioni.

Non è un caso che la circolare sia uscita alla vigilia delle sentenza e faccia finta che il problema non esista". L'assessore Simoncini è reduce da un incontro a Roma fra gli assessori all'istruzione delle Regioni che hanno espresso soddisfazione per la sentenza e ribadito l'esigenza di una immediata e piena applicazione delle disposizioni del titolo V della Costituzione sulla scuola, quello che appunto affida alle Regioni le competenze in materia di programmazione e la cui applicazione è stata fortemente limitata per la mancata assegnazione delle risorse.

Al governo le Regioni chiedono l'attribuzione delle competenze amministrative sul personale e criteri certi nel rapporto fra insegnanti e studenti. All'ufficio di presidenza della conferenza delle Regioni è stato chiesto di sollecitare un incontro in tempi brevi con il ministro Gelmini per tentare di aprire un confronto che porti a sbloccare questa vicenda. di Barbara Cremoncini

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