Archeologia: riprendono le indagini a Carmignano

Lo scorso 29 giugno sono icominciate le indagini archeologiche nell’area dell’insediamento etrusco di Pietramarina, condotte in regime di concessione dal Comune di Carmignano, con la collaborazione del Gruppo Archeologico Carmignanese.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 luglio 2009 12:52
Archeologia: riprendono le indagini a Carmignano

Lo scorso 29 giugno sono ricominciate le indagini archeologiche nell’area dell’insediamento etrusco di Pietramarina, condotte in regime di concessione dal Comune di Carmignano, con la collaborazione del Gruppo Archeologico Carmignanese. I lavori si sono aperti con una visita illustre, quella di Giovannnagelo Camporeale, professore emerito di Etruscologia e Antichità Italiche dell’Università degli Studi di Firenze. Camporeale ha incontrato sul campo il sindaco Doriano Cirri con una parte dell’equipe di scavo, ed ha introdotto alcuni docenti protagonisti del progetto didattico promosso dalla rete dei licei veronesi per l’anno 2009-2010.

Questi docenti con alcuni dei loro allievi parteciperanno a due settimane di scavo nel sito di Pietramarina, l’ultima settimana di luglio e la prima di agosto. Ha anche espresso un vivo apprezzamento per il lavoro svolto e l’impegno che il Comune di Carmignano si è assunto e continua ad assumersi, per i risultati già raggiunti presentati e accolti con vero interesse nell’ambito del XXV convegno di Studi Etruschi ed Italici dedicato a “ La città murata in Etruria” che si è svolto a Chiusie Chianciano nonché per le importanti prospettive che possono aprirsi con il prosieguo della ricerca. L’indagine degli abitati etruschi, infatti, è un campo ancora poco esplorato (al quale Camporeale ha dato un rilevante contributo con le ricerche al Lago dell’Accesa nel Comune di Massa Marittima) e che pertanto potrà contribuire concretamente alla crescita della ricerca sul mondo etrusco. “Si tratta di un tipo di intervento a lunga scadenza che richiede impegno - ha commentato Maria Chiara Bettini direttrice degli scavi per conto del Comune di Carmignano - perché i lavori su insediamenti di questo tipo sono veramente a lunga scadenza per la natura stessa dello scavo.

Noi però stiamo già avendo dei risultati importanti e nel prossimo futuro questo metodo sarà vincente e in grado di offrire importanti novità e risposte sul mondo etrusco sia a livello scientifico che per gli appassionati”. L’area di Pietramarina completa il Parco Archeologico che l’Amministrazione Comunale sta realizzando, con la sinergia della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e il contributo finanziario della Regione Toscana. Quest’area integra le straordinarie testimonianze del “mondo dei morti” espresse dai tumuli di Montefortini e dei Boschetti a Comeana e dalla necropoli di Prato Rosello ad Artimino, con la documentazione relativa al “mondo dei vivi” che, con le mura di Pietramarina riportate alla luce per due tratti sui lati ovest e sud, offrono anche una testimonianza di natura monumentale. Ma non è finita qui.

Nelle prime due settimane di indagine stanno partecipando 20 studenti della Monash University di Melbourne, con una sede a Prato, guidati da Andrea di Castro, che sono impegnati con uno stage sul campo proprio a Pieramarina. Infine giovedì 9 luglio, nell’ambito della manifestazione “Le Notti dell’archeologia 2009”, si potrà visitare lo scavo e assistere ad un concerto al chiaror della luna del Quartetto d’arco e flauto Omega. Ritrovo ore 18 in località San Giusto.

Ore 21:30 concerto. Si raccomanda di partire muniti di torcia, scarpe comode e cena al sacco.

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