Iran: lunedì il Nobel Shirin Ebadi a Firenze

Lunedì 6 luglio Shirin Ebadi, premio Nobel per la Pace, sarà a Firenze per una lectio magistralis. L’appuntamento è nella Galleria dell’Accademia delle Belle Arti, in via Ricasoli (66) alle ore 16.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 luglio 2009 15:47
Iran: lunedì il Nobel Shirin Ebadi a Firenze

Tutto è pronto, il Consiglio regionale della Toscana accoglierà lunedì 6 luglio Shirin Ebadi, premio Nobel per la Pace. L’appuntamento è nella Galleria dell’Accademia delle Belle Arti, in via Ricasoli, 66, alle 16. Su invito del presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini, la donna iraniana, premiata con il Nobel nel 2003, terrà una lectio magistralis sul tema “Una vita per la cultura dei diritti umani”. Sarà accolta da comunità fiorentine e iraniane, personalità politiche ed istituzionali.

L’incontro è organizzato in collaborazione con le associazioni degli studenti iraniani e degli iraniani residenti in Italia di Firenze. “Il suo impegno nella difesa dei diritti umani e a favore della democrazia – ha dichiarato il presidente Nencini – deve essere un esempio, oggi più che mai, da seguire”. “L’occasione di avere Shirin Ebadi a Firenze, non è solo simbolica, ma è anche di grande significato politico − ha aggiunto il consigliere regionale Severino Saccardi −.

L’appoggio del Consiglio regionale alla campagna sostenuta dal Premio Nobel è un segnale di forte attenzione sui diritti umani, delle libertà, della democrazia e in particolare ai diritti degli ultimi, delle donne e dei bambini, cui Shirin Ebadi si è da sempre dedicata con tenacia e inimitabile coraggio”. Shirin Ebadi è una delle personalità-simbolo dell’impegno per la difesa dei diritti umani. Come avvocato, si è dedicata soprattutto alla difesa dei soggetti più deboli e indifesi della società.

La sua è una vita spesa dalla parte degli ultimi e, in particolare, delle donne e dei bambini, oppressi da norme discriminatorie e da concezioni culturali che li confinano in un perenne stato di minorità. È autrice di numerosi scritti, ha pubblicato recentemente “La gabbia d’oro”, edito in Italia da Rizzoli, un libro che ripercorre gli sconvolgimenti della società iraniana, dalla caduta del potere dello Scià fino all’ascesa di Ahmadinejad. Il Consiglio regionale è impegnato sin dai primi giorni dopo le elezioni presidenziali in Iran, al fianco delle forze democratiche che denunciano brogli.

Nella seduta del primo luglio, l’assemblea toscana ha approvato all’unanimità una mozione nella quale si chiede al Governo italiano di non riconoscere riconoscere la presidenza di Mahmoud Ahmadinejad, finché tutti i dubbi sulla legittimità del risultato elettorale non siano sciolti, o siano indette nuove elezioni, non sia cessata la repressione, non sia ristabilito un clima di dialogo e di rispetto della legalità. (s.bar)

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