Turismo: nel 2008 la crisi ha pesato meno che in altri settori.
Calano i visitatori italiani, tengono (+0,2%) gli stranieri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 giugno 2009 23:24
Turismo: nel 2008 la crisi ha pesato meno che in altri settori.<BR>Calano i visitatori italiani, tengono (+0,2%) gli stranieri

La crisi economico-finanziaria che stiamo attraversando ha avuto sul turismo un minore effetto rispetto ad altri settori economici. E in particolare in Toscana gli effetti negativi sono meno pesanti che nel resto d’Italia, anche se il nostro turismo non uscirà indenne da questo periodo critico.
Questa la valutazione dell'assessore regionale al turismo, cultura e commercio, Paolo Cocchi, sull'andamento del settore basata sui dati dell’Osservatorio Regionale del Turismo sul 2008 che sono stati presentati stamani agli operatori del settore nella sala verde del Palazzo dei congressi.
In Toscana i flussi turistici nel 2008 hanno sostanzialmente tenuto: a fronte di una flessione nazionale delle presenze turistiche del 2,8%, la Toscana ha registrato un meno 0,7%, dimostrandosi certamente competitiva rispetto alle altre destinazioni.

In queste cifre va comunque distinto il comportamento dei turisti italiani e di quelli stranieri: se i primi diminuiscono (-1,5%), gli stranieri invece tengono (+ 0,2%). Anche in questo caso peraltro la Toscana si differenzia dal dato nazionale che registra un calo degli stranieri del 5,5%.
Un altro elemento di interesse, secondo l'assessore regionale, è costituito dal tipo di soluzioni ricettive scelte dai turisti. Si assiste infatti ad una sorta di modificazione dei comportamenti. In linea con quanto si è verificato negli ultimi anni, sono aumentate le presenze nel settore extralberghiero, mentre sono diminuite in misura significativa quelle dell'alberghiero.

Il dato è speculare: le stutture extralberghiere – bed&breakfast, agriturismi, case vacanze, campeggi - nel secondo semestre del 2008, hanno registrato un incremento di oltre il 6%, mentre l’alberghiero ha perso il 6,6%. Una spiegazione è certamente offerta dalla situazione di crisi che spinge ad un contenimento delle spese, ma un'altra motivazione è individuabile nella tendenza della domanda a ricercare soluzioni nuove e originali, e più legate alle identità locali. In questo contesto è interessante notare l’aumento della permanenza media degli stranieri, grazie anche agli sforzi per destagionalizzare il turismo.
Quanto alla spesa dei turisti il dato è complesso.

Se si registra un aumento del 2,9%, da una analisi attenta si vede che l’aumento dei costi di trasporto ha inciso molto di più dell’anno precedente, e si stima che la spesa per i servizi tipicamente turistici sia addirittura diminuita.
La Toscana nel complesso mantiene, come ha sottolineato l'assessore al turismo, una forte attrazione sui mercati esteri, ma questo fenomeno si evolve e si modifica. Un esempio è costituito dai tedeschi che riducono il loro peso. Per anni hanno quasi monopolizzato i flussi, oggi invece sono sempre più interessati a noi altri paesi del Nord Europa (Olanda, Belgio, i paesi scandinavi, eccetera).

Reggono anche la Spagna, la Francia e la Gran Bretagna. Certamente la crisi internazionale ha colpito i flussi dagli Stati Uniti e dal Giappone.
Anche dall’analisi dell’interesse dei tour operator internazionali per la Toscana si evidenzia una netta conferma che la nostra regione rimane una destinazione irrinunciabile e che anche in un periodo di crisi come quello attuale l’attenzione per la Toscana non cala, anzi, cresce il numero dei tour operator che trattano destinazioni toscane.

Un dato interessante è offerto dall’apprezzamento dell’offerta balneare. E’ noto infatti quanto questa tipologia di offerta sia in crisi anche a livello italiano. Evidentemente sta dando i suoi frutti l’impegno sistematico attivato in questi anni con il Progetto “Costa di Toscana” che ha coinvolto tutte le Province costiere. Nei cataloghi dei tour operator stranieri aumenta la sua presenza anche l’offerta di terme e benessere, così come il segmento affari/congressuale. E’ interessante notare come, oltre alle destinazioni più note come le grandi città d’arte, cresce il numero dei centri minori e come queste destinazioni trovino la loro collocazione nell’ambito del marchio Toscana.

Ciò conferma che, soprattutto per i mercati esteri, è indispensabile operare per prodotti turistici tematici collegati al “brand” Toscana. Tra le indagini prodotte dall’Osservatorio ci sono anche le nuove tendenze della commercializzazione attraverso il web. Anche in questo ambito la Toscana si distingue per una notevole presenza di offerte sul web e per una elevata propensione dei nostri operatori a presentare in rete la propria offerta.
Queste indicazioni positive non devono però allentare l'attenzione sulla fase critica che ha iniziato a manifestarsi nel 2008 ma che produrrà i maggiori effetti quest’anno.

L'osservatorio regionale dovrà perciò monitorarla e studiarla attentamente, analizzando le molte e diversificate forme che assume e assumerà. Non c’è dubbio, ha concluso l'assessore, che dovremo operare al meglio per impostare iniziative di comunicazione mirate e rispondenti alle caratteristiche dei mercati e dei target. E’ quello che stiamo facendo con la campagna promozionale “Voglio Vivere Così”, che è stata di recente presentata con successo anche agli operatori turistici degli Stati Uniti.



di Lorenza Pampaloni

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