Terra Futura: gli appuntamenti della seconda giornata

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 maggio 2009 00:08
Terra Futura: gli appuntamenti della seconda giornata

Firenze- Seconda giornata domani alla Fortezza da Basso di Firenze di Terra Futura, l’appuntamento con le buone pratiche di sostenibilità per un mondo più equo, meno inquinato, più “sostenibile”, co-organizzato dalla Regione Toscana insieme all’agenzia dell’economia sociale Adescoop e alla Fondazione culturale Responsabilità Etica.
Il tema della sesta edizione è legato alle opportunità offerte dalla cosiddetta ‘green economy’, con l’organizzazione della prima “borsa delle imprese responsabili”.

Per la giornata di domani è prevista la partecipazione del presidente della Regione, che farà visita nel pomeriggio agli stand allestiti all’interno della Fortezza da Basso.
Electrolux, da crisi industriale a opportunità di sviluppo sostenibile. Il caso positivo dell'azienda fiorentina Electrolux sarà al centro della riflessione dei protagonisti della vicenda nel workshop organizzato nell'ambito del salone Terra Futura, alla Fortezza da Basso a Firenze, domani, sabato 30 maggio, dalle 10 alle 10.30.

L'Electrolux è uscita dalla crisi grazie alla sinergia fra Regione, organizzazioni sindacali e amministrazioni locali, salvando l'occupazione e indirizzando l'attività produttiva verso un settore innovativo ed ecostenibile. Al dibattito su “Il caso Electrolux, una buona pratica di gestione di crisi industriali come occasione di sviluppo produttivo sostenibile” partecipano l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro della Regione, l'assessore alla mobilità e all'ambiente del Comune di Scandi cci, l'amministratore delegato della società 'Energia Futura', un rappresentante dell’azienda Electrolux e il responsabile della produzione dello stabilimento di Scandicci.
Nei giorni di sabato e domenica la Squadra Speciale di Decontaminazione Nucleare di Greenpeace si aggirerà all’interno della manifestazione Terra Futura.

I volontari di Greenpeace Firenze cercheranno tracce radioattive tra i visitatori e allo stesso tempo daranno loro informazioni sul perché il ritorno al nucleare sia una scelta sbagliata, spiegandone tutti i rischi, i problemi e i dubbi, e presentando anche le soluzioni alternative.
“E’ incomprensibile” dice Stefano, volontario di Greenpeace Firenze, “ che mentre dall’estero arrivano segnali importanti di un cambio strategico nelle politiche energetiche (ad esempio con l’amministrazione Obama che sta puntando molto sulle energie rinnovabili, e la Germania che smantellerà tutte le centrali nucleari entro il 2020), in Italia si voglia tornare ad una tecnologia che risulta essere assolutamente anti-economica e che ancora non ha risolto i suoi molti problemi, primi tra tutti i rischi ambientali e la gestione delle scorie.” Eppure le alternative esistono: in occasione del recente G8 Energia Greenpeace ha lanciato il rapporto economico e scientifico “Global CSP Outlook 2009” che analizza la nuova frontiera dell’energia rinnovabile: il “solare a concentrazione (CSP)”.

Secondo lo scenario di sviluppo moderato, il solare a concentrazione potrà creare oltre 200 mila posti di lavoro entro il 2020 nelle regioni esposte a maggiore radiazione solare. Il dato aumenta a oltre 1,1 milioni al 2050. Entro la stessa data questa tecnologia permetterà di risparmiare circa 2,1 miliardi di tonnellate di CO2 annue, pari a circa quattro volte le emissioni attuali dell’Italia. “Le centrali a concentrazione possono fornire energia sicura su scala industriale per tutto il giorno ricorrendo a tecnologie di stoccaggio del calore.

– continua Stefano - L’intensa attività di ricerca e sviluppo degli ultimi 15 anni ha permesso il decollo della tecnologia che negli ultimi anni si è sviluppata rapidamente. Mentre la Spagna prevede di istallare 1000 megawatt entro due anni, l’Italia è ancora al palo. Puntare su carbone e nucleare - come sta facendo l’attuale governo - è una strategia ‘killer del clima’ che rischia anche di far perdere all’Italia un’importante occasione di sviluppo economico.” Una vera e propria rete nazionale per l’agricoltura sociale, fatta di condivisione e di esperienza italiane ed europee.

E’ quella che è nata quest’oggi nella prima giornata di Terra Futura, a Firenze, Fortezza da Basso, nel convegno nazionale dal titolo “Verso la costruzione di una Comunità di pratiche italiane di agricoltura sociale”, organizzato dall’Arsia, l’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricolo e forestale. L’Arsia è inoltre presente a Terra Futura, fino al 31 maggio, con uno stand dedicato alle molte e significative esperienze di agricoltura sociale in Toscana, con prodotti e produttori, progetti e protagonisti.

Un’occasione per conoscere da vicino le testimonianze e quella che è la ricchezza dei territori e del mondo agricolo regionale. A Terra Futura hanno parlato i protagonisti dell’agricoltura sociale, toscani e nazionali, e poi le esperienze europee, la presentazione del progetto So.Far ed infine è stato avviato un percorso per la costruzione delle comunità di pratiche italiana di agricoltura sociale. Alla Fortezza da Basso si è tenuta un Tavola Rotonda con notevole presenza di puncco, sul tema “Agricoltura Sociale in Italia: Significati, percorsi,ipotesi di lavoro.

I passi veso la costruzione della comunità di pratiche italiana di Agricoltura Sociale”. Alla tavola rotonda, coordinata da Maria Grazia Mammuccini, Direttore dell’ARSIA, hanno partecipato Roberto Pagni e Marco Masi della Regione Toscana Dirigenti dell’ARSIAL (Agenzia Regionale per l’agricoltura del Lazio), della LAORE (Agenzia Regionale per l’agricoltura della Sardegna), Francesca Giarè dell’ INEA – Rete Rurale nazionale, Anna Ciaperoni dell’AIAB – Agricoltura Sociale, Alfonso Pascale, Giovanni Forte Direttore de’Inine dei Comuni della Caldera e Marco Noferi della Cooperatva Agricola Paterna.

MasiUnica, per tempi e metodologie, è l’esperienza dell’Arsia in questo settore: su indicazione della Regione Toscana, l’Agenzia ha avviato fin dal 2002 un’intensa attività di animazione e ricerca nel campo dell’agricoltura sociale con l’intento di verificarne la diffusione nelle aree rurali toscane e facilitare il confronto e lo scambio tra le esperienze in atto. <

Sono esperienze e progetti estremamente dinamici, che si sono avviati in modo spontaneo attraverso percorsi originali di integrazione fra i sistemi produttivi agricoli e momenti di integrazione sociale altamente qualificati>>. Nel 2003 l’Arsia ha realizzato la prima indagine per conoscere nel dettaglio le realtà dell’agricoltura sociale in Toscana, permettendo di individuare circa 100 realtà impegnate in questo settore che vede il coinvolgimento di aziende, cooperative agricole, cooperative sociali, comunità di persone, associazioni di volontariato e che hanno coinvolto nel tempo oltre 1.200 persone.

Il lavoro dell’Arsia e della Regione Toscana si è poi intensificato ed ha permesso di attivare, grazie a nuove metodologie di supporto all’innovazione sociale nelle aree rurali, una “rete” di aziende toscane che operano nell’agricoltura sociale e facilitare l’affermazione e le pratiche di riconoscimento della tematica. Sulla spinta dei significativi risultati ottenuti, della rilevanza e della portata innovativa del tema dell’agricoltura sociale nei percorsi di sviluppo rurale e nell’affermazione dell’agricoltura multifunzionale, l’Università di Pisa, proprio a partire dalla collaborazione positiva avviata con Arsia sul tema a livello regionale, ha ottenuto e l’approvazione e il finanziamento, sul VI Programma Quadro dell’Unione Europea, del progetto di ricerca SoFar (Social Farming-Social services in multifuntional farms) per dare indicazioni e strumenti di supporto alle politiche di sviluppo rurale.

Il progetto SoFar – presentato quest’oggi a Terra Futura - ha visto l’Arsia come partner attivo insieme ad altre strutture di ricerca di sei Paesi dell’Unione europea. Il partenariato del progetto SoFar si è costituito anche grazie alla condivisione dell’interesse per il tema dell’agricoltura sociale maturato all’interno della Comunità di Pratiche europea farming for health, un gruppo di soggetti del mondo operativo, istituzionale e di ricerca che condivide progetti e scambia pratiche attraverso incontri che si succedono a cadenza annuale.

Con la tre giorni dell’agricoltura sociale di Terra Futura, si conclude un tour de force che ha visto protagonista l’Arsia, che nei primi giorni della settimana ha ospitato a Pisa le Comunità di pratiche europee, con la presenza di oltre 120 intervenuti di cui 60 presenze da paesi esteri. Sabato dalle 10 alle 18 e 30 si svolgerà un seminario in tre sessioni dal titolo “Crisi globale: ripartire dai diritti”, a cura della coalizione italiana Social Watch. E alle 10.30 testimonianze e nuovi orizzonti su volontariato e turismo responsabile in Repubblica Dominicana, a cura dei volontari Ucodep di Firenze.

Infine altri due momenti in agenda sabato pomeriggio. Alle 16 il dibattito dal titolo “Il confine fra il concetto di tolleranza ed il relativismo culturale”, un momento di riflessione, sulla mediazione rispetto al tema delle mutilazioni genitali femminili. Tra gli ospiti Mara Mabilia, antropologa dell' Università di Padova, Omar Abdulcadir, ginecologo del Centro Regionale di Careggi, per la prevenzione e la cura delle MGF, AOU, Elisabetta Confaloni, filosofa bioeticia e Giulia Capitani, responsabile per l’area immigrazione e salute di Ucodep.

Mentre alle 18, un momento musicale chiuderà la giornata. Stiamo parlando di “Homo Urbanus. Voci e canti dalla città globale”, in collaborazione con le associazioni Cies e Mani Tese.
Infine, a chiudere la tre giorni, un intenso programma di incontri la domenica. Si parte alle 12 con la presentazione del libro “Dalla Povertà al Potere”, del direttore scientifico di Oxfam GB, Duncun Green. Analisi, divenuta punto di arrivo di 10 anni di ricerche sulla lotta alla povertà. A presentarla assieme al Presidente di Ucodep, Francesco Petrelli, Pietro Raitano di AltraEconomia e Sabina Siniscalchi della Fondazione culturale Responsabilità etica.

A seguire altri due momenti di riflessione. Alle 14.30 infatti Luca Modenesi, psicologo responsabile dei progetti psicosociali per Ucodep in Palestina assieme a Vittorio Iervese, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia presenteranno gli interventi di Ucodep in Palestina sul tema. Mentre alle 16 si parlerà migrazione e sviluppo con la presentazione del libro “Educare per una cittadinanza globale” a cura di Marco Galiero di Ucodep. E alle 17 il programma si chiuderà al “tempo di musica”.

Con la presentazione del cd realizzato in collaborazione con l'Accademia musicale di Firenze e il Conservatorio di Ramallah e la partecipazione dei Modena City Ramblers nell'ambito della campagna "Make Music Not Walls". Tra gli ospiti Fabio Caselli, presidente dell’Accademia Musicale di Firenze, Lucia De Caro, direttrice del coro di Voci Bianche di Firenze e Scandicci e Riccardo Sansone, responsabile Ufficio Mediterraneo e Medioriente Ucodep. Il tutto sulle note di Luca Camerata alla chitarra e Giacomo Rossetti al basso elettrico.
Uno stand e tante iniziative.

Così la Provincia di Firenze marca la propria presenza a Terra Futura: mostra-convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità che si svolge alla Fortezza da Basso fino al 31 maggio. Alcune delle iniziative in programma domani vedranno anche la presenza del Presidente della Provincia di Firenze.
Domattina (sabato 30 maggio) alle ore 10.00 allo stand allestito dalla Provincia si parlerà di “Risparmio energetico e fonti rinnovabili sul territorio”. Tra gli ospiti gli studenti del Liceo Gobetti che discuteranno del “Risparmio Energetico nella Scuola” riferendo all’esperienza maturata all’interno del proprio istituto.

Il Piano Energetico Ambientale della Provincia di Firenze sarà invece illustrato da Fabrizio Poggi della Direzione Ambiente e Gestione Rifiuti della Provincia di Firenze. A seguire si parlerà con Andrea Morelli dell’impianto di cogenerazione a biomassa di legno che si trova in località “Le Prata” a Calenzano. Sarà poi la volta di Luca Talluri, presidente dell’Agenzia Fiorentina per l’Energia che parlerà di “CasaClima: abitare nell’efficienza oggi”.
Alle ore 12 nella sala della Scherma della Fortezza da Basso si svolgerà un seminario sulla proposta innovativa di cogenerazione ideata per l’area di Novoli.

Il seminario è promosso dalla Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione dell’Università di Firenze che presenta lo studio promosso dalla Fondazione e dal Comune di Firenze, con il contributo dei Dipartimenti di Energetica, Scienze Aziendali e Diritto dell’Economia dell’Università degli Studi di Firenze. Introduzione del professor Alberto Del Bimbo, presidente della Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione. La presentazione e la descrizione dello studio sarà a cura dal professor Grazzini del Dipartimento di Energetica.
Alle ore 14, sempre nella sala della Scherma, si svolgerà un altro seminario-dibattito su “Mobilità elettrica, una opportunità per Firenze”.

Si tratta di una iniziativa della Provincia di Firenze e della associazione “Firenzelettrica” che mette a confronto enti locali, aziende e ricerca sul tema delle opportunità offerte dalla mobilità elettrica nella nostra città.
Infine, domenica (31 maggio) appuntamento con la Consulta provinciale per la tutela degli animali “Gilberta Bonaccorsi” e il Laboratorio di Didattica Ambientaledi Villa Demidoff.

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