Archivio di Stato di Firenze: la vita e i libri di Carlo Cassola

Redazione Nove da Firenze
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04 aprile 2009 20:46
Archivio di Stato di Firenze: la vita e i libri di Carlo Cassola

di Mauro Banchini
Firenze- “Abitare e scrivere la Toscana: la vita e i libri di Carlo Cassola”. Sarà visitabile a Firenze (auditorium dell'Archivio di Stato, in viale Giovine Italia) la mostra dedicata al particolare rapporto fra lo scrittore e la terra toscana. L'inaugurazione è prevista lunedì 6 aprile (ore 16:30) e l'esposizione proseguirà fino al 30 aprile. «Abbiamo voluto che Firenze potesse ospitare questa occasione – sottolinea l'assessore regionale alla Cultura, Paolo Cocchi – come giusto ricordo e dovuto omaggio a un intellettuale che tanto era legato alla Toscana e tanto intervenne nel confronto sociale e politico di un'Italia sempre assai bisognosa di intellettuali capaci di confrontarsi con la realtà».
Sostenuta da Regione Toscana, in sinergia con Soprintendenza Archivistica per la Toscana e Archivio di Stato di Firenze, la mostra ripropon e l'esposizione – promossa dal Comune di Montecarlo e dalla Provincia di Lucca - che si svolse lo scorso anno, fra ottobre e dicembre, a Montecarlo di Lucca, luogo dove Cassola trascorse gli ultimi anni di vita e dove è sepolto nel cimitero comunale.
Alla vigilia del cinquantesimo della pubblicazione del capolavoro (“La ragazza di Bube”, 1960) e dunque proprio nel periodo in cui l'opera veniva scritta, quella di “scrittore toscano” è, per Cassola, una definizione che bene si attaglia anche per lo stile della sua narrativa.

A guidare il visitatore nella mostra è la voce dello stesso scrittore nel suo lungo rapporto con la Toscana: dall'innamoramento durante le vacanze dell'infanzia fino all'ultima residenza nella campagna lucchese attraverso l'impegno civile passato dalla Resistenza al pacifismo. E attraverso Cassola viene riproposta anche la storia della Toscana dagli anni Trenta agli anni Ottanta.
All'inauguraz ione intervengono Alba Andreini, curatrice dell'esposizione, oltre a rappresentanti di Regione Toscana, Soprintendenza Archivistica, Provincia di Lucca e Comune di Montecarlo.

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