Meteo: domani allerta moderata per vento da nord est

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 marzo 2009 22:50
Meteo: domani allerta moderata per vento da nord est

Firenze- Una allerta moderata per vento forte viene segnalata sul territorio toscano dalla Sala operativa permanente della Regione Toscana. L'allerta è valida dalle ore 7.00 di domani, venerdì 20 marzo, fino alle ore 12.00 di sabato 21. E' previsto vento forte o molto forte da nord est con raffiche di burrasca in particolare su crinali, Arcipelago e valli esposte. Interessate tutte le dieci province.
Il comparto agricolo ora deve fare i conti con i danni che sono stati ingenti sia in Valdera - soprattutto per la grave situazione dei cereali - che nel Valdarno dove gli allagamenti hanno fatto lievitare la crisi di un milione di euro.

Le conseguenze pesanti di questa situazione - secondo al Confederazione Italiana Agricoltori della Provincia di Pisa, guidata da Stefano Berti - riguardano, oltre il grano, le coltivazioni orticole in campo aperto e per molti alberi da frutta che hanno cominciato a mettere i primi fiori. Pesanti le ripercussioni anche per serre e strutture aziendali, come le stalle. I prodotti locali primaverili ed estivi potranno subire, nonostante la filiera corta - attiva in molte zone - aumenti di prezzo che oscilleranno tra il 20 ed il 30% a causa della scarsità del prodotto.

I campi di cereali, appena seminati, sono stati devastati in gran parte della Provincia. Le previsioni parlano di un 30 per cento in meno per il grano duro e di un 25 per cento in meno per il grano tenero. “Sono risultate danneggiate -avverte la Cia provinciale - anche serre e strutture aziendali. Molti i terreni agricoli che, per molti giorni sott’acqua, vanno adesso ripristinati per poter essere nuovamente coltivati, con spese non certo indifferenti a carico degli agricoltori che già fanno i conti con costi produttivi ed oneri sociali assai gravosi.

Il gelo ha colpito gravemente -segnala la Cia - alberi da frutta (mandorli, albicocchi, susini, ciliegi, peschi). Alcune di queste colture, purtroppo, rischiano di andare perdute. Stesso discorso per gli ortaggi. Nei campi a cielo aperto le temperature rigide hanno messo a dura prova diverse coltivazioni. Al momento si registrano danni soprattutto per alcuni tipi di insalate, per i broccoli, per i carciofi. Conseguenze si sono avute anche per la floricoltura. L’ondata di freddo -evidenzia ancora la Cia - ha fatto lievitare anche i consumi di gasolio agricolo soprattutto per il riscaldamento delle serre e delle stalle mettendo ancora più in difficoltà il settore agricolo che ha, nella nostra zona, un ruolo preminente e che è in crisi: allevamento in Valdicecina, cerealicolo della Valdera, ortofrutticolo e vitivinicolo del Valdarno.

Con l’attuale crisi che sembra non trovare sbocco è a rischio un‘azienda su tre. E‘ forte l‘indebitamento del settore con le banche per mancanza di liquidità. Ed anche questo è un fronte sul quale la Cia sta lavorando. I prezzi sono un altro fronte caldo: “L’agricoltura contribuisce alla frenata dell’inflazione, anche se i prezzi alimentari al dettaglio devono calare di più - spiega Stefano Berti - Restano, infatti, ancora elevati (più 3,8 per cento a gennaio) rispetto alle quotazioni praticate sui campi (meno 7 per cento nel 2008 nei confronti del 2007).

Una corsa, comunque, che è destinata a rallentare nel corso del 2009: tra l’1,5 e il 2 per cento“.

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