Castelfiorentino: il restauro della cinta muraria

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 marzo 2009 23:09
Castelfiorentino: il restauro della cinta muraria

La vecchia fortificazione del borgo antico di Castelfiorentino – o di Castrum Florentinum come si chiamava nel XII secolo - torna gradualmente a nuova vita. Dopo il restauro della cinta muraria della Pieve, completato alla fine di luglio dello scorso anno, sarà inaugurata domenica 15 marzo - durante la "Festa di primavera" (ore 16.30) - la cinta muraria di via XX settembre, l’ultima linea di difesa del centro storico alto che risale alla seconda metà del tredicesimo secolo.
Il restauro delle mura di via XX settembre – di cui si è parlato questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il Sindaco Laura Cantini, l’Assessore alla Cultura Sergio Mazzini e l’architetto Claudio Mori - è stato accompagnato dalla riqualificazione e pavimentazione in lastricato di tutta l’area circostante, notoriamente identificata dalla presenza di un “Grande leccio”, che si trova a pochi passi dal Ridotto del Teatro del Popolo.

Un’area di importante strategica e vitale per il centro storico, in quanto – oltre a rappresentare un luogo di sosta piacevole per la vista su piazza Gramsci - collega direttamente il Teatro del Popolo (attraverso una doppia scalinata) al Paese alto.
L’intervento realizzato – 700.000 euro il costo dei lavori – è risultato estremente complesso e articolato. L’apparato radicale del “Leccio”, un albero monumentale che molti fanno risalire agli anni Trenta, aveva infatti creato non pochi problemi alla stabilità delle mura.

E d’altra parte l’abbattimento della pianta avrebbe comportato un danno al patrimonio ambientale del centro storico. Così, da un lato si è di è cercato di contenere l’espansione del “Leccio” con una potatura delle ramificazioni più invasive; dall’altro si è provveduto - prima del restauro e della ricostruzione delle mura - alla realizzazione di un’imponente rete di palificazioni che hanno interessato un lungo tratto di via XX settembre: ben 42 pali di diametro 60 cm e per una profondità variabile dai 16 ai 20 metri.
La pavimentazione in lastricato di travertino, utilizzata nelle tre scalinate di accesso e parzialmente nell’area che circonda il “Leccio”, è la stessa impiegata nella piazza del Teatro e all’interno del Teatro stesso (nei foyer), quasi a suggerire una ideale convergenza verso il Teatro e una proiezione del Teatro del Popolo verso i nuovi spazi di aggregazione e socializzazione, liberati definitivamente dalle auto e restituiti alla comunità come un grande “salotto” collocato nel cuore del centro storico.
“Come tanti tasselli di un disegno più ampio – sottolinea il Sindaco, Laura Cantini - anche questa parte del centro torna a vivere, restituendoci – dopo “La Costa” – l’altra via principale di accesso al centro storico alto.

Un’area di importanza vitale, per il significato che assume di ricongiungimento ideale tra le due zone del centro (la parte alta e quella bassa) e per la sua vicinanza al Teatro del Popolo, che andremo a inaugurare fra poche settimane”.

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