Nucleare: una mostra e un convegno promossi da Greenpeace a Palazzo Vecchio

Redazione Nove da Firenze
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27 febbraio 2009 22:47
Nucleare: una mostra e un convegno promossi da Greenpeace a Palazzo Vecchio

Firenze, 27 Febbraio 2009- Una mostra e un seminario per sensibilizzare e informare sul tema del nucleare. Sono gli eventi organizzati da Greenpeace in collaborazione con il Comune di Firenze che partiranno domani, nella nella Sala delle Miniature di Palazzo Vecchio, con l'inaugurazione dell'esposizione fotografica "Il costo umano della catastrofe nucleare, Certificate No. 000358"e il convegno "Nucleare?Parliamone". L'iniziativa è stata presentata questa mattina dal presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini, dalla vicepresidente della commissione ambiente Ornella De Zordo e dal responsabile di Greenpeace Firenze Stefano Baldaccioni.

«Questo programma di eventi promossi da Greenpeace - ha spiegato il presidente Cruccolini - coincidono con un momento molto particolare per il nostro paese, ovvero con la decisione del Governo di stilare un accordo con la Francia per la realizzazione di quattro centrali nucleari nel territorio italiano. La storia ci insegna quanti danni può fare il nucleare sia dove viene prodotto che quando viene utilizzato in situazione di conflitto. Sappiamo anche - ha sottolineato il presidente del consiglio comunale - che esistono soluzioni alternative per produrre energia e occorre fare scelte simili a quelle del nuovo presidente degli Stati Uniti Obama che vanno proprio in questa direzione.

Nuove tecnologie ecocompatibili che possono essere redditizie e creare anche nuovi posti di lavoro». «L'iniziativa fiorentina di Greenpeace - secondo Ornella De Zordo - mette in mostra e consente un dibattito chiaro e trasparente sui rischi del nucleare in Italia come nel mondo e si rivela quindi un'iniziativa preziosa per tutta la città. Un'azione che permette ai cittadini e alle cittadine di comprendere l'ennesimo imbroglio del governo Berlusconi. L'accordo con la Francia per la costruzione di quattro obsolete centrali nucleari sul nostro territorio è infatti un fatto grave, che non tiene conto della sicurezza dell'umanità tutta e si trasforma in una mera operazione commerciale i cui frutti andranno solo alle imprese che costruiranno queste pericolose centrali».

«E' incomprensibile - ha proseguito il responsabile di Greenpeace Firenze Stefano Baldaccioni - che mentre dall'estero arrivano segnali importanti di un cambio strategico nelle politiche energetiche il nostro paese voglia tornare ad una tecnologia che risulta essere assolutamente anti-economica e che ancora non ha risolto i suoi molti problemi, primi tra tutti i rischi ambientali e la gestione delle scorie. Proprio per questo -ha concluso - ci è venuta l'idea di organizzare queste iniziative con un percorso che, senza dimenticare cosa è successo nel passato, spieghi perché nel presente il nucleare non sia una soluzione».

Il seminario si svolgerà sabato 28 febbraio nella Sala delle Miniature a partire dalle 15,30 con gli interventi di Angelo Baracca, professore ordinario all'Università di Firenze, Dipartimento di Fisica, e Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia. Lo stesso giorno verrà inaugurata la mostra, allestita fino al 13 marzo, che attraverso gli scatti fotografici di Robert Knoth e i testi di Antoinette de Jong testimonia le conseguenze che gli esperimenti nucleari e il disastro di Cernobyl hanno avuto sulla vita delle persone e sui luoghi dell'ex Unione Sovietica.

Infine, mercoledì 3 marzo alle 16, presso la Libreria MelbookStore in via Cerretani, l'artista Saverio Tommasi reciterà alcune letture sul tema.
«L'iniziativa fiorentina di Greenpeace mette in mostra e consente un dibattito chiaro e trasparente sui rischi del nucleare in Italia come nel mondo e si rivela quindi un'iniziativa preziosa per tutta la città. Un'azione che permette ai cittadini e alle cittadine di comprendere l'ennesimo imbroglio del governo Berlusconi. L'accordo con la Francia per la costruzione di quattro obsolete centrali nucleari sul nostro territorio è infatti un fatto grave, che non tiene conto della sicurezza dell'umanità tutta e si trasforma in una mera operazione commerciale i cui frutti andranno solo alle imprese che costruiranno queste pericolose centrali.» Lo ha dichiarato Ornella De Zordo alla presentazione delle iniziative.

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