Elezioni comunali: si accendono le primarie e la destra da segni di vita

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 gennaio 2009 19:42
Elezioni comunali: si accendono le primarie e la destra da segni di vita

Circa 1500 persone hanno partecipato ieri sera all’evento in cui Lapo Pistelli, candidato alle primarie per il Sindaco di Firenze, ha fatto il punto sulle proposte programmatiche per la città. E’ iniziata in questa occasione la raccolta delle firme a sostegno della candidatura di Pistelli. Tra ieri sera e questa mattina sono già state superate le 1000 firme necessarie, ma la raccolta prosegue nei principali appuntamenti pubblici che il candidato ha in agenda in questi giorni. Oggi Lapo Pistelli è stato al mercato del Galluzzo, ha incontrato un centinaio di cittadini nella zona di Rifredi e, alla Casa del Popolo di Tavarnuzze, ha fatto un incontro sul rapporto tra la città di Firenze e il Chianti.

Stasera è a cena con 80 professionisti e imprenditori. Domani, domenica 18 gennaio, è alle 15 all’Ente Nazionale Sordomuti in Via Manzoni e, tra pomeriggio e sera, ha in programma alcuni incontri “porta a porta” in circoli e case private. Lunedì 19 la settimana elettorale di Lapo Pistelli ripartirà dal mercato di Brozzi.
Mille firme raccolte in tredici piazze in due ore e ben 200 raccolte in piazza Bartali, davanti alla Coop di Gavinana. Molte anche le sottoscrizioni raccolte in piazza Dalmazia, piazza Puccini, piazza delle Cure, piazza della Libertà e a Novoli-Brozzi.

In una mattina Matteo Renzi, candidato a sindaco alle primarie, e i volontari che hanno aderito al suo comitato elettorale hanno centrato e superato l’obiettivo stabilito dal Partito democratico per consentire ai suoi candidati di partecipare alle primarie di coalizione del prossimo 15 febbraio. Soddisfatto Matteo Renzi che, oltre ad aver raccolto le 1.000 firme, ha incontrato tanti cittadini desiderosi di avere informazioni sulle sue proposte per la città: «Questo è segno di una grande disponibilità della gente a credere in questo sogno di cambiare Firenze.

Un sogno che stiamo coltivando con tenacia». A proposito del sindaco Leonardo Domenici, che ha proposto a Veltroni di commissariare il Pd, Renzi ha detto: «Spero che Leonardo riacquisti quella serenità che in questo momento gli manca. Sono veramente dispiaciuto per lui dal punto di vista personale e spero che la finisca con le polemiche e torni a lavorare in Consiglio comunale nell’interesse supremo della città». «Le sue opinioni contrarie alla mia candidatura - continua Renzi - sono cosa nota da mesi: d’altra parte abbiamo idee diverse su Firenze.

I cittadini di Firenze si aspettano che Domenici si concentri sugli ultimi cinque mesi di mandato». Matteo Renzi, incontrando i fiorentini in piazza Gavinana, ha parlato anche del nuovo stadio: «Io sono favorevole e ho preso l’impegno che si dica la parola definitiva nei primi cento giorni di mandato. Sono favorevole anche alla cittadella Viola purché si smetta di parlare e ci si misuri sul concreto. Sono il primo ad aver parlato della necessità di uno stadio, il primo ad aver detto che deve essere a costo zero per i cittadini.

Dopodiché non cavalco la vicenda per motivi elettorali». «Non sono uno di quelli che pensa che si prende il voto della Fiorentina facendo i volantinaggi allo stadio - continua Renzi -. Io penso che uno è credibile se ha lavorato su queste cose nel corso degli anni. Quello che deve essere chiaro per non prendere in giro i tifosi è che questa amministrazione non è in grado di fare un progetto così importante come lo stadio negli ultimi tre mesi. Accontentiamoci se torna a chiudere serenamente un percorso negli ultimi cinque mesi, smettendo di fare proclami show e lavorando sulle cose concrete».

Anche se le 1.000 firme sono già state raggiunte, domani i volontari col giubbottino rosso con scritto “Prima Firenze!” saranno in piazza Puccini, piazza Santa Croce, piazza Santo Spirito, piazza Dalmazia, piazza Viesseux e a Novoli-Brozzi dalle 9 alle 12.
Il 20 gennaio, ore 21, al cinema Spazio Uno di via del Sole a Firenze, primo appuntamento del percorso della lista "Per un'altra città" in vista delle prossime elezioni amministrative. "La coalizione guidata dal PD - ha spiegato De Zordo - ha fallito in pieno gli obiettivi di buona amministrazione del Comune di Firenze.

Gli scandali legati a Castello e all'urbanistica rimarranno scolpiti nella memoria storica della città ed è necessario voltare pagina. Gli ideali, i valori della Costituzione, la tutela dell'ambiente e dei beni comuni devono tornare al centro dell'azione politica e amministrativa. Unaltracittà si è opposta per cinque anni alla cattiva gestione della cosa pubblica, lavorando con tutti quei cittadini che si sono organizzati sul territorio per contrastare una visione di città arrogante e al servizio di pochi - e ben definiti - poteri economici.

Una visione della città che rappresenta il contrario della buona politica, quella che si preoccupa di ascoltare per poi rispondere ai bisogni concreti delle persone oltreché governare nell'interesse di tutti". "E' proprio da questa consapevolezza che molte persone attive a Firenze hanno scelto di lavorare insieme sul tema della rappresentanza - ha continuato Lorenzo Guadagnucci, attivista dei diritti civili, sorteggiato tra i partecipanti al gruppo di lavoro per illustrare i contenuti della serata allo Spazio Uno -.

Il lavoro di Unaltracittà è rimasto coerente con i principi costituzionali basati sull'eguaglianza delle persone e sui diritti fondamentali di una comunità. Ornella De Zordo, con le sue denunce e le sue proposte, - ha continuato Guadagnucci - è stata in questi anni un punto di riferimento importante per attivisti, associazioni, cittadini democratici, un bell'esempio di impegno civile. Ci pare che questa esperienza possa essere un valido punto di partenza per costruire un progetto più ampio: esistono le competenze, la passione, il desiderio di cambiamento per realizzarlo.

Il 20 gennaio allo Spazio Uno lanciamo l'idea di costruire una lista partecipata, alternativa al centrosinistra, e contro il rischio di uno sbandamento a destra".
Si è svolta stamani la riunione a porte chiuse degli eletti e dei quadri del PdL della città di Firenze alla presenza degli Onorevoli Paolo Bonaiuti, Denis Verdini, Massimo Parisi, Riccardo Migliori, Alessio Bonciani, Gabriele Toccafondi, Roberto Tortoli, Paolo Bartolozzi, Guglielmo Picchi e del senatore Achille Totaro, dei Coordinatori regionali e provinciali dei Partiti.

“Obiettivo: “ribaltare” politicamente la città". Dall’analisi dei dati elettorali dal 1995 a oggi è emerso che, pur rimanendo importante la distanza tra i due schieramenti, il centro destra ha ottenuto nelle tornate politiche tra i 90 e i 100 mila voti, voti che il centro sinistra ha ottenuto in occasione delle elezioni amministrative. “Occorre quindi sensibilizzare al massimo l’elettorato di centro destra impegnandosi strada per strada e in tutte le 350 sezioni elettorali della città; un sistema questo caro ad una sinistra che ormai non c’è più”.

La strategia di comunicazione verterà su pochi punti importanti, il programma c’è ed è completo, ma alla gente daremo tre, quattro punti cardinali che segneranno il percorso della nostra idea di città. Intanto il lavoro per la designazione del candidato procede, ma senza nessuna fretta. Il candidato del centro destra dipenderà anche dall’umore che verificheremo nelle 350 sezioni, scendendo di nuovo tra la gente ma, questo poderoso lavoro servirà anche ad aiutarci nella composizione delle liste, dei quartieri e del consiglio comunale, perché un altro dei nostri obiettivi è quello di presentare assieme al candidato sindaco anche la squadra.

Un elemento comune della mattinata di lavoro è stato anche il fatto che tutta la classe dirigente del centro destra fiorentino “ci crede” e con queste premesse, la sfida si annuncia entusiasmante. Lo studio proseguirà con un’ulteriore analisi di altri importanti dati affiancata da una straordinaria campagna di comunicazione.
"Oggi ci troviamo in un momento difficile per la nostra città. Con PierFerdinando Casini, Rocco Buttiglione e Francesco Bosi, siamo concordi nel ritenere che i partiti debbano fare un passo indietro per permettere alla gente di far sentire la propria voce, avviare un'altra politica, segnare una discontinuità con il passato e che questo si possa fare solo con una Lista Civica per Firenze -Dichiara Mario Razzanelli che prosegue- forte dell'appoggio a livello locale e nazionale che ho sempre avuto, a cominciare dal referendum sulla tramvia e sulla preferenza, ho ritenuto opportuno dare la mie dimissioni dalle cariche di Presidente del Comitato Comunale e Provinciale dell'Udc.

Questo era un passo obbligato per potere proseguire nel lavoro già iniziato, per rispetto al partito e ai cittadini che intendano seguirmi in questo percorso e portare avanti in modo trasparente la Lista Civica Firenze c'è".

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