Ancora in calo l’export italiano di marmi e graniti

Redazione Nove da Firenze
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10 gennaio 2009 00:23
Ancora in calo l’export italiano di marmi e graniti

In uno scenario così difficile e complesso il distretto apuo-versiliese, pur soffrendo la contrazione internazionale della domanda, sembra avvertire la crisi con minore intensità rispetto ad altre aree.. Dai dati relativi all’ex-import di settore nelle province di La Spezia, Lucca e Massa Carrara, emerge un quadro leggermente migliore rispetto a quello nazionale. Nei primi nove mesi del 2008 le aziende del distretto hanno esportato 1 milione 330 mila tonnellate di materiali lapidei grezzi e lavorati (inclusi i granulati e le polveri), per un totale di 387 milioni di euro; le cifre scendono a 803 mila tonnellate e 365 milioni di euro, se si escludono i granulati, che pesano molto ma hanno valore molto inferiore.

Il saldo sullo stesso periodo dell’anno precedente (considerando le voci relativi a marmi e graniti grezzi e lavorati) è di +2,7% in quantità e -6% in valore, con un calo del valore medio unitario del -8,5%. La voce più importante, e vero core business per il comparto apuo-ligure-versiliese, è quella relativa ai marmi con il marmo in blocchi che copre il 46% circa dell’export nazionale della voce, mentre il segmento “blocchi + lavorati” (includendo anche il travertino) copre circa il 38% delle esportazioni.
Gli sbocchi di mercato che hanno influito sul risultato: prima di tutto il Nord America, che rappresenta l’area più importante e che ha sofferto un calo del -26,5% sui volumi e del -19,4% sui valori seppure con un aumento del valore medio unitario di quasi +19%.
La contrazione dell’export su questa area riguarda soprattutto i lavorati, particolarmente quelli in granito, nel mercato di maggior pregio, gli Stati Uniti dove i “lavorati in marmo” sono scesi del -16,4% in valore, mentre i graniti lavorati sono calati del -28,2%.

Anche il distretto veneto ha sofferto la contrazione con oltre il 28% in meno sui valori dei prodotti diretti verso il Nord America con una punta del -35% in valore per i lavorati di granito su un mercato di grande impatto sia strategico sia reale.
Ultima riflessione riguarda le importazioni locali che si discostano dal trend di quelle nazionali perché si importano soprattutto graniti in blocchi con 304.609 tonnellate per un valore di 79 milioni e 319 mila euro (rispettivamente -22,11% nelle quantità e -17,88% in valore) che rappresentano il 17% dei volumi, e il 20% circa dei valori dell’import nazionale.

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