Mercoledì a Roma Veltroni annullerà le primarie del Pd?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 dicembre 2008 12:20
Mercoledì a Roma Veltroni annullerà le primarie del Pd?

Un Veltroni “basito”, che non avrebbe “nascosto ai suoi collaboratori tutta l'irritazione per il gesto del sindaco di Firenze”, gesto che comunque viene considerato “una reazione emotiva comprensibile”.
E' quanto prospetta l'articolo pubblicato oggi sul quotidiano torinese la Stampa e dedicato all'azione compiuta ieri dal primo cittadino di Firenze, Leonardo Domenici, a Roma davanti la sede del gruppo editoriale Espresso-Repubblica.
“Il Pd è un partito con i nervi a fior di pelle - si legge ancora a pagina 4 -.

Non sa come risolvere il caso Firenze e nemmeno quello di Napoli dove Bassolino non vuole dimettersi”.
E una soluzione, almeno sul fronte elettorale, potrebbe arrivare mercoledì della prossima settimana quando a Roma, lo stesso Veltroni, potrebbe ufficializzare ai vertici fiorentini del Pd l'annullamento delle primarie di partito per scegliere quelle, forse più al sicuro da attacchi interni, di colazione con verdi, socialisti a sinistra.
Una soluzione che, secondo il Corriere della Sera, avrebbe provocato reazioni diverse fra i candidati.

“Lapo Pistelli [...] si schiera per le primarie di colazione. E' l'unico che fa politica lontano da Firenze - si legge a pagina 8 del giornale di via Solferino - ed è molto vicino al segretario del Pd. L'assessore Daniela Lastri appare disponibile alle varie soluzioni. Matteo Renzi, trentatreenne presidente della Provincia, chiede che non siano cambiate le regole in corsa e quindi si batte per proseguire con le primarie di partito. E Cioni? Vuole continuare a combattere. Ha fatto capire che, se dovesse restare escluso, metterebbe in piedi una lista civica in grado di dare molto fastidio al Pd”.
Infine sul tema delle primarie si esprime anche Sergio Chiamparino, sindaco di Torino, in un'intervista alla Stampa: “Capisco che magari uno si senta ingiustamente coinvolto e non voglia rinunciare.

Però i danni di immagine sono stati fatti ormai. Forse sarebbe meglio se il Pd desse una segnale: azzerare e ripartire. Io, perlomeno, mi orienterei così”.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza