Licio Gelli in TV: stasera presidio sotto la sede di Canale 10

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 novembre 2008 14:27
Licio Gelli in TV: stasera presidio sotto la sede di Canale 10

Dal 3 novembre e per 10 settimane il circuito televisivo ODEON TV del 60enne ex socialista Lagostena Bassi, che trasmette a Firenze attraverso Canale 10, manda in onda la trasmissione “Venerabile Italia”, condotta dalla biografa ufficiale di Licio Gelli, Leonessi, e che vede proprio Gelli, oltre a svariati personaggi, come protagonista. La prima trasmissione è consistita in un'apologia del periodo fascista mentre nelle altre puntate si parlerà di “maestro unico”, guerra di Spagna, P2, Banco Ambrosiano, vicende in cui l'ex venerabile maestro della P2 è stato protagonista.

Per finire, il 29 dicembre: «Gelli verrà in studio e ci saranno molte sorprese». E già dalla conferenza stampa di presentazione è stato chiaro il contorno di questa operazione di revisionismo: “l'unico che può portare avanti il Piano di Rinascita Nazionale della P2 è Silvio Berlusconi”; elogi al ministro Gelmini. «La sua riforma riporta un po' di ordine, finalmente”; attacchi alla magistratura e soprattutto i soliti messaggi trasversali: “«Le stragi ci sono sempre state e ci saranno sempre».

Un passo indietro: Licio Gelli, 90 anni, fascista fino alla Repubblica di Salò, abbandona Mussolini e si mette al servizio della CIA, come tanti altri fascisti, in funzione anticomunista, prima della fine della guerra mondiale. Fondatore e capo della Loggia P2, composta da centinaia di politici, funzionari dello stato, militari, giudici e imprenditori come Berlusconi, scoperta e chiusa formalmente nel 1981. Licio Gelli, uno dei personaggi più inquietanti della storia italiana, condannato tra le altre, per depistaggio per la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.

Uno dei personaggi emblematici nello sviluppo della strategia della tensione e delle bombe in Italia. Il suo Piano di rinascita nazionale prevedeva il controllo sui mezzi di informazione, prima di tutto la tv, l'inserimento dei sindacati in un sistema corporativo, il rafforzamento dell'esecutivo, una scuola autoritaria e debole, il controllo completo della magistratura. La costruzione insomma di uno stato autoritario. Di recente è accaduto che i servizi segreti raccolgano dossier fuori da qualsiasi controllo ed anziché essere scaricati vengono promossi (Pollari ora consigliere del governo); che l'azienda principale della comunicazione italiana, Telecom, sia al servizio di forze oscure.

E succede che un altro dei terribili vecchi della storia italiana, Cossiga, lanci messaggi inquietanti contro il movimento di protesta, paventando morti, assalti, repressione. Ed infine succede che nel bel mezzo di una manifestazione studentesca 30 neofascisti carichino i ragazzini e che il governo di fatto li difenda parlando di aggressione dei collettivi; e che poi gli stessi possano entrare indisturbati alla RAI, la tv di Stato, che dovrebbe essere protetta perlomeno, minacciare i giornalisti ed unirsi di fatto alla campagna di Berlusconi contro RAI3. E tutto ciò accade in un momento di altissima crisi economica, attacco ai diritti dei lavoratori, proteste di massa e debolezza della sinistra politica. Allo stupore ed alla indignazione per la presenza di Gelli in tv allora si sostituiscono la voglia di rispondere e la capacità di capire: alcuni giovani, chiamatisi Cure Antifascista, sono presenti tutti i lunedì, in contemporanea con la trasmissione, dalle 21.00, sotto la sede di Canale 10 a Ponte al Pino.

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