Cultura: sfratto al museo e l'orchestra filarmonica delle Ferrovie

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2008 14:31
Cultura: sfratto al museo e l'orchestra filarmonica delle Ferrovie

Il Centro Storico Culturale Ferroviario viene sfrattato dai locali della Stazione Leopolda, a Porta a Prato, dove da 15 anni svolge le sue attività: il museo ferroviario, l'orchestra filarmonica coi suoi corsi di musica, la parte di modellistica, tutto deve essere smontato e impacchettato per chissà quanto tempo e chiuso in 3 locali senza luce nè riscaldamento a Campo di Marte. Questo prevede il Protocollo tra Enti locali e Ferrovie firmato il 27 ottobre in cui si formalizza sia la cessione dell'area della Leopolda al Comune per la costruzione del Nuovo Auditorium Parco della Musica e della Cultura di Firenze, sia la facoltà che avranno Ferrovie spa di edificare su 135.000 mq finora vincolati.
"In questa transazione in cui ben altri interessi sono coinvolti -commenta la consigliera comunale, Ornella De Zordo, di Unaltracittà/Unaltromondo- il Centro deve essere stato considerato un dettaglio di nessuna importanza se non si è neanche pensato a trovare locali dove far continuare temporaneamente le sue attività in attesa che siano pronti quelli definitiva nell'area della futura stazione AV di Belfiore, fra chissà quanti anni.

E anche sulla sistemazione definitiva ci sono molte incertezze. E pensare che l'attività svolta dal Centro è stata una delle esperienze culturali vive di questa città, grazie al lavoro volontario di molti che, tra le altre cose, hanno recuperato, restaurato e catalogato più di 800 pezzi della storia delle Ferrovie, un patrimonio visitato da centinaia di studenti e di appassionati. Per avere garanzie che tutto questo non si chiuda e in nome di una cultura "alta" si spazzino via esperienze culturali nate dal basso e fortemente connesse al territorio in cui sono radicate (la scuola di musica è frequentatissima), abbiamo interrogato con urgenza il Sindaco.

Ci auguriamo che la Giunta, nelle persone dei tre Assessori coinvolti (Biagi, Giani e Lastri) voglia trovare una soluzione".

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