Multisala: presentato esposto in Procura

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 settembre 2008 15:30
Multisala: presentato esposto in Procura

"Stamattina ho presentato un esposto alla Procura della Repubblica perché sia la Magistratura a fare finalmente chiarezza sul caso della Multisala e del Centro commerciale che con sorprendente velocità stanno crescendo nell'area ex Fiat di Novoli (l'Immobiliare Novoli s.p.a. ha addirittura annunciato l'anticipazione di ben 7 mesi rispetto alla data prevista per l'inaugurazione) -annuncia la consigliera di Unaltracittà/Unaltromondo, De Zordo- Fermo restando il giudizio negativo nel merito di una operazione che, senza alcuna valutazione degli effetti su una zona già interessata da intensa edificazione, introduce in pratica un intero centro commerciale e multisala in piena città, con conseguenze negative sulla vivibilità del quartiere e sul tessuto commerciale e connettivo di vicinato, abbiamo già sollevato in Consiglio comunale il problema della regolarità dell'iter riguardante la costruzione del complesso, senza avere le risposte che chiedevamo.

Avendo però riscontrato dallo studio degli atti depositati presso gli Uffici dell'Urbanistica del Comune di Firenze la non regolarità della pratica che ha portato all'apertura del cantiere, ci siamo rivolti alla Procura. Resta la gravità che si debba andare per vie giudiziarie per avere informazioni e trasparenza su una delle operazioni urbanistiche più importanti e impattanti in città. Ad oggi manca chiarezza anche su altri aspetti, oltre all' inspiegabile scorciatoia consentita dall'Urbanistica all'Immobiliare Novoli s.p.a.: mancano le autorizzazioni preventive indispensabili (e infatti c'è un'impugnazione al Tar da parte dell'Agis toscana); l'autorizzazione tardivamente concessa per l'apertura della Multisala si scontra con l'eccedenza di 3000 posti nella provincia fiorentina secondo la legge regionale (vedi ricorso al Tar di Agis toscana); la DIA è scaduta il 9 giugno 2008 e tuttavia si è continuato a procedere coi lavori (vedi esposto Agis toscana per sequestro cantiere e altro esposto al Comune e ai Vigili urbani).

Sarà dunque la Magistratura a ricostruire un quadro esaustivo di una delle operazioni meno trasparenti avvallate dall'attuale amministrazione fiorentina".
La consigliera comunale Ornella De Zordo di “Unaltracittàunaltromondo” ha presentato negli ultimi mesi diverse interrogazioni sulla vicenda segnalando varie irregolarità. Recentemente, di concerto con l’Associazione nazionale esercenti cinema (Anec), ha accusato l’Amministrazione di procedura illegittima nella concessione della DIA per il Multiplex: in pratica di aver concesso carta bianca ai costruttori.
Una multisala con 7 schermi, 1400 posti e 750.000 spettatori/anno, un centro commerciale con 120 negozi e 1.500.000 visitatori/anno, 7.000 posti auto, oltre due ettari di superficie, una “Superficie Utile Affittabile” di 45.000 mq.

Sono queste le dimensioni del colossale centro commerciale con multisala annessa in costruzione nell’Area ex FIAT di Novoli, la cui apertura è prevista nel marzo del 2009.Per avere idea di che cosa stiamo parlando, si pensi che il centro commerciale dei Gigli a Campi comprende 90 negozi e che la Multisala del Warner Village attira 650.000 spettatori/anno.
La variante al Piano di Recupero di Novoli del 2001 venne presentata per riorganizzare gli spazi dei parcheggi e, dopo aver portato da 4 a 5 piani il limite dei fabbricati prospicienti il Parco, introdusse nella U.M.I.

F (Unità Minima di Intervento) un Centro Terziario Polivalente a destinazione generica. Definizione questa che permetteva di eludere la Conferenza dei servizi, necessaria per interventi quali quello del Multiplex, per autorizzare il quale è bastata una DIA (Denuncia di Inizio Attività). Le linee guida di Leon Krier, l’architetto che aveva redatto il Piano di Recupero di Novoli, consentivano le destinazioni commerciali solo al piano terra degli edifici residenziali, proprio per scongiurare interventi del genere, di forte impatto urbanistico e in contrasto col piano del commercio.


Il ricorso alla DIA per nuove costruzioni è previsto dalla L.443/01 (e ancor prima dalla L.R. 52/99). Queste leggi però subordinano la DIA all’approvazione di un piano particolareggiato (o piano attuativo) che individui in modo approfondito i parametri planivolumetrici e le caratteristiche tecnico-costruttive dell’intervento. Con la delibera C.C. 523/01 di adozione della Variante al Piano di recupero il Consiglio comunale assicurava che “lo strumento urbanistico attuativo di cui trattasi contiene precise disposizioni planivolumetriche, tipologiche, formali e costruttive”.

Una volta però che la consigliera De Zordo è andata a vedere le carte del “Piano attuativo” ha trovato un semplice schizzo fatto a mano, privo di misure e di qualsiasi riferimento tecnico. Gli Uffici tecnici rispondono sostenendo che “il piano di recupero di Novoli, costituito da una ventina di elaborati grafici, aveva le caratteristiche richieste dalla legge”.

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