Crisi della maggioranza di Palazzo Vecchio: malesseri nel PD, a destra e sinistra

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 settembre 2008 19:00
Crisi della maggioranza di Palazzo Vecchio: malesseri nel PD, a destra e sinistra

Firenze, 17 Settembre 2008- Dopo il ricatto politico degli attuali alleati del Pd a Palazzo Vecchio («Primarie di coalizione o subito crisi della maggioranza ») per il sindaco di Firenze Leonardo Domenici: «Sinistra Democratica tecnicamente è fuori dalla maggioranza di Palazzo Vecchio».
"Circa le notizie apparse sulla stampa cittadina smentisco categoricamente di avere avuto qualsiasi intenzione di scrivere una lettera al sindaco per ricucire lo strappo con Sinistra Democratica". E' quanto ha dichiarato la capogruppo di Sd Anna Soldani.

"Questo - ha proseguito Anna Soldani - non è mai avvenuto, in quanto sono pienamente d'accordo con la linea politica del coordinatore provinciale Daniele Baruzzi, ribadita in data odierna dal coordinatore nazionale Claudio Fava".
“La maggioranza che guida il governo della città dal 2004 è ormai implosa a causa delle mille difficoltà e contraddizioni”; è quanto hanno dichiarato i consiglieri comunali Alessandri e Stella commentando le polemiche degli ultimi giorni tra il Sindaco Domenici e gli esponenti di Sinistra Democratica.

“Nonostante i mille proclami ed i vani tentativi di tenere unita la coalizione multicolore fino alla scadenza naturale del mandato – hanno proseguito Alessandri e Stella -, Firenze si ritrova oggi con una maggioranza diversa. Il Sindaco è costretto ad affidarsi a parte dei Comunisti Italiani e dei Verdi per garantire il via libera ed il sostegno del consiglio comunale ad alcuni atti fondamentali in materia urbanistica e sul servizio idrico, nonostante, nel patto di fine mandato, Sinistra Democratica avesse garantito la tenuta della maggioranza anche su questi temi.” “E’ finito il tempo delle alchimie politiche.

Il precario collante costituito da nomine e poltroncine che teneva insieme il centro sinistra cittadino è imploso clamorosamente dopo aver traballato a più riprese anche in occasione della votazione sul Regolamento di Polizia Urbana.” “Tra fischi, lazzi, cretinismi politici ed isterie – hanno concluso gli esponenti del PDL -, il centro sinistra si scioglie come neve al sole e la città lentamente viene lasciata morire”
"Il 14 luglio avevo annunciato in Consiglio Comunale un bollettino settimanale sullo stato di salute della maggioranza di Palazzo Vecchio ma ora è diventato difficile stare dietro a tutte le febbri, febbriciattole, herpes, sfoghi, mal di pancia e caldane.

Più che un'analisi settimanale ce ne vorrebbe una giornaliera e forse non basterebbe nemmeno, poiché più che un medico occorrerebbe un consulto di luminari". È il commento della capogruppo del PdL-Forza Italia in Consiglio Comunale, Bianca Maria Giocoli, che interviene sulle recenti polemiche tra gli esponenti della maggioranza di Palazzo Vecchio. "Questa maggioranza è un colabrodo che fa acqua da tutte le parti proprio a dispetto della famosa delibera sul gestore unico, ormai considerata la madre di tutti i mali del governo della città - prosegue Bianca Maria Giocoli -.

E il bello è che ogni giorno che passa non si sa bene nemmeno da chi è composta questa pseudo maggioranza e, a seconda degli umori, delle fasi lunari e degli argomenti in ballo, varia nel suo assemblaggio". "Non possiamo dimenticare il primo cittadino che - aggiunge la capogruppo di Forza Italia-Popolo delle Libertà -, pur frequentando poco il Salone de' Dugento, non riesce a rimanere tranquillo e rilassato al suo posto per più di cinque minuti senza prendersela con chiunque. Ci sono poi consiglieri come Pettini che appartengono ormai solo formalmente, come «posto a sedere», al gruppo dei Comunisti Italiani e durante i dibattiti in aula si assiste a strani movimenti di intergruppi tra membri della sinistra/sinistra, anche se di schieramenti diversi, querele annunciate nei confronti del sindaco e poi precipitosamente smentite forse per paura del proprio futuro.

C'è un presidente del consiglio che si diverte come un matto a seminare il panico in occasioni ufficiali come il giorno della consegna del riconoscimento alla signora Betancourt e che un giorno sì ed uno no dice, ormai solo a se stesso, come in una sorta di training autogeno, di essere pronto a lasciare la poltronissima ed a tornare a sedersi tra i banchi del Consiglio ma poi non lo fa mai". "Il povero Matulli, invece, lunedì scorso si è lanciato come sempre, come un novello crociato alla conquista di Gerusalemme, a declamare con ridondante retorica la sua campagna contro quegli «infedeli degli automobilisti» - conclude Bianca Maria Giocoli -, quando ha ripreso fiato si è accorto di essere rimasto solo in un'aula ormai deserta.

Abbandonato dai suoi fidi, piuttosto, ci ricordava il mitico Brancaleone da Norcia. Ora basta!!! Avete «stufato» la città ed i cittadini: risparmiateci per favore nuove rappresentazioni di questo triste spettacolo. Ne guadagnerete in salute. E noi con voi".
Ieri il sindaco uscente (e presidente dell'Anci) Leonardo Domenici ha battuto i pugni sul tavolo e commentando con i giornalisti le voci che vogliono Paolo Bonaiuti tra i possibili candidati del Pdl, si è scagliato contro l'ipotesi.
“Credo che il sindaco Domenci abbia dei seri problemi.

Tant'è che la sua consueta isteria si è fatta, come dire, più volgare -commenta il Sen. Paolo Amato- La cosa divertente però è che Domenici (sindaco dall'incerta maggioranza consiliare), invece di preoccuparsi del suo partito che non ha ancora trovato un candidato credibile per Palazzo Vecchio, lamenta l'assenza della candidatura del centrodestra! E, tanto per dimostrare quanto è signore, lo fa insultando un parlamentare che ha buone possibilità di essere il prossimo sindaco di Firenze. Non so se tutto questo rientri nella sfera della politica.

Ne dubito. Sta di fatto che Domenici resta sempre un comico straordinario. Anche quando la sua comicità tende a farsi trucida come quella di Alvaro Vitali. Senza nessuna offesa, s'intende, per l'artista romano.”
“Tutti sanno che l’eventuale candidatura di Bonaiuti a Sindaco di Firenze non nasce da una decisione del Presidente Silvio Berlusconi ma è voluta dalla città e da quei cittadini ai quali l’On. Paolo Bonaiuti ha dato forza nelle battaglie per salvare Firenze dallo scempio della tramvia -dichiara l’Onorevole Alessio Bonciani, coordinatore cittadino Forza Italia/PdL- Tanto è vero che l’On Bonaiuti non ha ancora sciolto le riserve nonostante tutte le forze del Centro-destra fiorentino Libertà unanimemente lo acclamino come candidato ideale.

Detto questo non ci dispiace affatto se Silvio Berlusconi si interessa di Firenze, lo tenga bene a mente chi ci vorrebbe già rassegnati alla sconfitta: non lo siamo affatto! D’altra parte invece di pensare a Berlusconi che si guarda allo specchio sarebbe meglio se Domenici si affacciasse alla finestra e guardasse come ha ridotto Firenze. Come cittadini ci dispiace che dopo quasi 10 anni di mandato il Sindaco invece di fare un bilancio dei propri errori preferisca pensare a quello che fa il Presidente del Consiglio quando va in bagno.

Ma dei gusti non si discute. Come si dice a Firenze, caro Sindaco Domenici, faresti meglio ad andare a buttarti sotto il tram. Peccato che per farlo davvero chissà quanto dovresti aspettare visto che nemmeno la tua cara tramvia sei riuscito a portare a compimento.”

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