Teatro Manzoni di Calenzano: a settembre il festival Streghe&Madonne

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 settembre 2008 19:11
Teatro Manzoni di Calenzano: a settembre il festival Streghe&Madonne

Un festival dedicato alla cultura delle donne, un viaggio fra nuovi linguaggi e nuove drammaturgie, alcune tematiche di attualità e d’impegno civile, che propone all'attenzione del pubblico novità e anteprime, escursioni fra cinema, poesia e arti visive. La presenza più significativa sarà la prima nazionale del terzo e conclusivo segmento della Trilogia del Parlatorio di Stefano Massini, autore e regista residente al Teatro Manzoni: VERSIONE DEI FATTI ovvero La Gabbia 3, con Luisa Cattaneo e Barbara Valmorin.

Il debutto del nostro ultimo sforzo produttivo sarà giovedì 18 settembre. Di nuovo la gabbia di sbarre e gli spettatori intorno, come inquietanti protagonisti. Sbarre come luogo di scambio emotivo, di incontro tra un dentro e un fuori, come spazio di recupero di rapporti perduti o interrotti. Un parlatorio che diventa confessionale, seduta psicanalitica, luogo metafisico da cui scaturiscono inaspettate dinamiche. Lo spettacolo verrà replicato al Teatro Manzoni di Calenzano fino al 24 settembre.

Nell’ambito del festival presenteremo di Massini anche il video FLORENTIA FUGIT (et non s’arresta never), prodotto dal Teatro delle Donne per il Genio Fiorentino 2008. Il video racconta Firenze, è un'inchiesta in immagini in movimento che vanno a scoprire i fermenti della quotidianità. Perchè la quotidianità è geniale. Un video che ribattezza la città non più come contenitore di capolavori, bensì come capolavoro essa stessa. Il testo è di Stefano Massini, la voce di Sandro Lombardi, le musiche originali di Andrea Portera, la regia delle immagini di due donne: Cristina Andolcetti e Maddalena Ammannati, bravissime.

Lo proporremo in apertura di una conferenza sulla cultura a Firenze a cui parteciperanno artisti, operatori e amministratori dei Comuni dell’area metropolitana fiorentina. Che città è questa? E quale cultura la abita? Con quali possibilità di sviluppo? Questo il tema del dibattito.
Venerdì 26 settembre presenteremo SOLE, tratto da Le Troiane di Euripide, di e con Valentina Capone, (collaboratrice di Leo de Berardinis che nel 2001 ha fondato l’Associazione Teatro Laboratorio San Leonardo a Bologna).
Sabato 27 due performance di poesia, una, “Corpi radianti”, di Irina Possamai, poetessa, drammaturga e docente di teatro all’Università di Parigi, accompagnata dalle immagini della pittrice Angela Biancofiore (in video), dalla musica di Annamaria Federici e dalle voci delle attrici Margherita Beato e Giulia Bressan.

L’altra, di Simona Carlesi, “Inadatta io a riposarmi in questo”, accompagnata alla chitarra da Rocco Gurrieri. La serata di domenica 28 è interamente dedicata al cinema di Alina Marazzi, con un incontro con Lidia Ravera (che ha scritto l’introduzione al libro della Marazzi “Le rose”) e con due proiezioni: “Un’ora sola ti vorrei”, film rivelazione al festival di Locarno 2002 e “Vogliamo anche le rose”(2008), prodigioso montaggio di filmati, super8, cartoni, pubblicità d’epoca e fotoromanzi che accompagnano tre storie vere, tre diari di donna recuperati dall’Archivio di Pieve Santo Stefano scritti nel ’67, nel ’75 e nel ’79.

Scrive Lidia Ravera a proposito di quest’ultimo: - “Si distruggevano tradizioni, regole, comodità emotive, si abbattevano muri che, per secoli, avevano ridotto la visuale, ma anche protetto dal freddo. Piccoli gruppi di ragazze e donne animate da una furiosa determinazione: partire da sé per cambiare la propria vita. Cambiare la propria vita per cambiare il mondo”- Un processo iniziato allora, con l’approvazione della legge sul divorzio del 1970, con la legalizzazione della vendita della pillola del 1971, con il no al referendum per l’abrogazione della legge su divorzio del 1974, con il nuovo diritto di famiglia del 1975, con l’approvazione della parità sul lavoro del 1977, con la legge che legalizza l’aborto nel 1978 e proseguito con l’abolizione delle norme sul delitto d’onore nel 1980, con il no all’abrogazione della legge 194 dell’81, con il riconoscimento della violenza sessuale come reato contro la persona e non contro la morale del ’96, con la proposta del riconoscimento delle coppie di fatto e il relativo, acceso, dibattito del 2007.

Le donne sono cambiate. Il mondo si adegua. Lentamente.
Una mostra fotografica accompagnerà l’intero periodo del festival con una serie di ritratti di Laura Albano dal titolo UN’ALTRA DONNA. Oltre il tabù della carne, della grana della pelle, dei segni sul volto che non nasconde di aver vissuto, sofferto, goduto. Sguardo su una bellezza femminile fuori dai canoni.
Il festival s’incrocia dal 25 al 28 settembre con la manifestazione dei teatri di area metropolitana TEATRI APERTI, l’iniziativa a cui partecipano tutti i teatri dell’area metropolitana che resteranno aperti per offrire ai cittadini, oltre agli spettacoli, iniziative specifiche, come visite guidate, laboratori, incontri, recital, aperitivi.

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