Friendly Versilia: maratona sui tacchi ieri sera sulla marina di Torre del Lago (LU)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 agosto 2008 20:37
Friendly Versilia: maratona sui tacchi ieri sera sulla marina di Torre del Lago (LU)

E’ Federico Bacigalupo, genovese, 22 anni, in vacanza a Torre del Lago per la prima volta, il vincitore della Prima Maratona sui tacchi (6 cm) dedicata a Sylvia Rivera, la militante transessuale che nel 1969 a New York dette vita alla rivolta di Stonewall, proprio lanciando un tacco. Il conquistatore della non facile maratona, oltre alla gloria, porta con se il premio in palio; una scarpa di pitone della linea Ambigua, azienda produttrice di calzature da donna per piedi fino al 48. La premiazione è avvenuta sulla terrazza gay più cool d'Italia, quella del Mama Mia, con Regina Miami padrona di casa.

Il vincitore ha dichiarato: "E' la prima volta che indosso i tacchi a spillo ed ho seriamente temuto per le mie caviglie: correre non è che mi piaccia molto, ho partecipato solo per fare qualcosa di diverso in una giornata di festa ed ho vinto".
Sono state oltre cento le iscrizioni alla Prima Sylvia Rivera Marathon, corsa di 1 km organizzata dal Consorzio Friendly Versilia sulla Marina di Torre del Lago, ieri sera 14 agosto alle ore 22.
Molti erano i ragazzi gay, alcune ragazze lesbiche e moltissimi eterofriendly, tra cui ragazzi incitati dalle loro fidanzate ed una coppia sposata che ha gareggiato sui tacchi insieme al proprio figlio di tre anni, sul passeggino.
Al via c’erano Regina Satariano, Presidentessa del Consorzio Friendly Versilia, e Markesa, che, in pieno spirito drag, col suo famoso urlo, ha dato il via alla corsa, al posto del più tradizionale colpo di pistola.
Dice Alessio De Giorgi co-organizzatore dell’evento:"Com’era nelle nostre intenzioni è stata una gara lunga un chilometro, ma un km di orgoglio, diritti e libertà.

E' stata occasione di grande divertimento nella notte di ferragosto, ma anche momento per rivendicare il diritto di ciascuno ad esprimersi come meglio crede, nel rispetto dell'altro e per ricordare il cammino fatto dalla comunità gay in questi anni e quello ancora da fare."

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