CPT nella Piana Fiorentina: si fa in uno dei pochi spazi verdi residui

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 luglio 2008 19:20
CPT nella Piana Fiorentina: si fa in uno dei pochi spazi verdi residui

di Guido Scoccianti Presidente WWF Toscana
Da recenti dichiarazioni, sembra che il Ministero della Difesa voglia localizzare a S. Angelo a Lecore (Campi Bisenzio) un Centro di Permanenza Temporanea (CPT) nell’area cosiddetta ‘del dirigibile’.
Al di là delle opinioni sui CPT stessi come strumenti di gestione dell’immigrazione clandestina, il WWF vuole esprimere una completa contrarietà alla localizzazione di uno di questi centri proprio in uno dei pochi spazi verdi residui e recuperabili nella Piana Fiorentina.
L’area dell’ex-Poligono dei Dirigibili deve il suo nome al fatto che fu nella prima parte del secolo scorso uno dei campi di aviazione italiani per i dirigibili.

Attualmente vi sono solo pochi resti del famoso ‘hangar’ in cui questi dirigibili venivano custoditi (solo poche basi in cemento affiorano) ma questo avviene in un’area naturalisticamente ancora molto interessante, rappresentando uno dei pochi spazi verdi residui nella Piana fiorentina, diffusamente e sempre più invasa da costruzioni e infrastrutture.
Il Comune di Campi aveva già programmato di mantenervi una destinazione a verde, decisione assolutamente importante nel quadro complessivo di una Piana che invece continua ad essere terreno di conquista per qualsiasi progetto edilizio, dall’espansione residenziale alla moltiplicazione delle infrastrutture, dai megaprogetti di Castello all’inceneritore, dal progetto che incombe sul lago di Gaine alla bretella Lastra a Signa – Prato, alle ipotesi di espansione dell’aeroporto e così via.
L’area dell’ex Poligono dei Dirigibili è un lembo verde da salvare e recuperare per una fruizione pubblica a vantaggio di tutti i cittadini della Piana, che vivono in un ambiente sempre più alterato, alienante e insalubre.
La Piana non può continuare ad essere considerata la zona dove tutto si può fare e dove si può mettere tutto ciò che altrove non si vuole.
Confidiamo che le Istituzioni locali si oppongano alla assurda ipotesi ministeriale.
Ricordiamo anche come l’area in questione fa parte della Rete Natura 2000, è cioè inserita (proprio per le sue caratteristiche di zona superstite di un ambiente che una volta contrassegnava la Piana Fiorentina e oggi non esiste quasi più, e per la sua importanza per le rotte migratorie degli uccelli) nella lista dei siti naturali di importanza comunitaria (SIC e ZPS).

Proprio per questo ogni progetto che vi vada a ricadere deve essere sottoposto a una valutazione di incidenza, cioè deve essere dimostrato che non incide negativamente sulla conservazione delle caratteristiche naturali del sito. Utilizzare l’area per un centro di permanenza per immigrati vuol dire cancellare l’ambiente naturale che oggi ancora esiste con notevoli infrastrutture e nuova viabilità e certo non tutelare un sito naturale di importanza comunitaria che invece dovrebbe essere salvaguardato e migliorato con specifici interventi di rinaturalizzazione.

Se il progetto proseguirà, il WWF si rivolgerà alla Comunità Europea per chiedere la tutela dell’area e l’annullamento di questa folle ipotesi di suo annientamento.

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