Immigrazione: Cpt a Campi, o no?

Redazione Nove da Firenze
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31 luglio 2008 14:32
Immigrazione: Cpt a Campi, o no?

Firenze, 31 luglio 2008- Il Governo avrebbe scelto di realizzare a Campi Bisenzio il centro di identificazione e espulsione, la versione riveduta e corretta secondo l'esecutivo dei CPT. Ma "Dal Governo non è giunta alla Regione nessuna notizia di decisioni ufficiali" afferma Claudio Martini.
Il gruppo consiliare “la Sinistra, l’Arcobaleno”, il Partito della Rifondazione Comunista, il Partito dei Comunisti Italiani di Campi Bisenzio esprimono una ferma e netta opposizione alla realizzazione di un Centro di Permanenza Temporanea (o Centro di identificazione ed espulsione) sia a Campi che altrove, in quanto trattasi di una struttura incostituzionale, simile e per certi aspetti peggiore di un carcere, che trasforma la mancanza di permesso di soggiorno e la irregolarità amministrativa in un reato.
“Auspichiamo che il CIE, in qualsiasi luogo i tecnici del Ministero ne abbiamo individuato la collocazione, sia al più presto operativo” La Regione Toscana prepara le barricate contro la realizzazione del CIE a Cambi Bisenzio.

A riguardo interviene il sen. Achille Totaro (AN/PDL): “Finalmente - dichiara il senatore- un CIE in Toscana. Il problema dei clandestini va risolto con la massima urgenza e dopo tante chiacchiere una decisione indispensabile. E come sempre una insensata e irragionevole reazione della sinistra toscana che, a causa delle sue stantie preclusioni ideologiche, si oppone ad una scelta del governo Berlusconi, minacciando addirittura barricate contro la realizzazione del CIE e privando in questo modo i cittadini del diritto alla sicurezza”.

“Se Martini - continua Totaro - vuole parlare di modello fallimentare, faccia riferimento alla politica sull’immigrazione adottata dalla sua parte politica. Una disfatta! Il governo di centro sinistra e lo stesso Martini si sono sempre rifiutati di applicare le precedenti leggi sull’immigrazione, lasciando Firenze e la Toscana in balia di clandestini a piede libero, con la drammatica conseguenza di una sempre maggiore diminuzione del livello di sicurezza ed un aumento della criminalità.

La politica dell’accoglienza indifferenziata, l’ingresso indiscriminato in Italia dei cittadini extracomunitari, svincolati da un regolare contratto di lavoro e l’inefficacia delle misure di sicurezza nella lotta alla criminalità demagogicamente vantata da chi governa la regione Toscana hanno prodotto soltanto un abbassamento del livello di sicurezza dei cittadini a cui dovrebbe essere garantito il diritto di vivere serenamente”. “Ecco il vero fallimento - conclude il senatore - e dopo le scelte sbagliate di una sinistra inconcludente speriamo che il CIE, in qualsiasi luogo i tecnici del Ministero ne abbiano individuato la collocazione sia al più presto operativo al fine di allontanare dalle strade e dalle città gli immigrati clandestini”.


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