Congiuntura manifatturiera Toscana: dopo 9 trimestri di crescita il 2008 inizia male

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 luglio 2008 14:17
Congiuntura manifatturiera Toscana: dopo 9 trimestri di crescita il 2008 inizia male

Nei primi tre mesi del 2008, gli indici della congiuntura manifatturiera Toscana hanno iniziato di nuovo ad arretrare, confermando i timori dell'ingresso in un ciclo negativo; la produzione, in particolare, chiude il trimestre con un -0,9% rispetto allo stesso periodo del 2007, ma ad appesantire il quadro sono soprattutto gli ordinativi: -1,6% interno; -1,2% estero. L'inversione del ciclo per il momento è contenuta e ricalca le dinamiche del sistema economico nazionale. In termini correnti il fatturato registra un modesto +0,5%; il dato, però, va incrociato con il balzo dei prezzi alla produzione (+3,0%) che riporta le variazioni reali del volume d'affari a -2,5%.

Ad arginare la nuova onda riflessiva restano solo l'occupazione (+1,2%) e un leggero miglioramento nel clima di fiducia degli imprenditori per quanto concerne l'attività produttiva.
La dimensione d'impresa
Il cambio di direzione del ciclo congiunturale coglie di sorpresa anche le imprese di grandi dimensioni (quelle con almeno 250 addetti), le stesse che nei trimestri passati grazie alla propria stazza erano riuscite a muoversi meglio nei mercati globali; la produzione, per loro, segna -1,9% mentre si avverte (anche in Toscana) la maggiore dinamicità (+0,7%) delle medie aziende (50-249 addetti).

Uno sguardo più accurato ai dati della classe dimensionale maggiore, mette in luce dinamiche del fatturato che rimangono positive (+3,2%), accanto a significative riduzioni tanto degli ordini interni (-3,1%) quanto di quelli esteri (-4,9%). Variazioni meno pronunciate, ancorché negative, si hanno per gli ordinativi interni delle medie aziende (-0,5%) mentre quelli esteri rimangono con il segno "+" (+0,3%). Il dato sul fatturato (+1,9%) testimonia anch'esso la maggior dinamicità di questa classe dimensionale.

Permangono, infine, le basse performance delle imprese di minori dimensioni (10-49 addetti) per gli indicatori di produzione (-1,4%), fatturato (-0,7%) ed ordinativi (-1,6% quelli interni e -0,9% quelli esteri).
I settori
Nel dettaglio settoriale, il quadro generale si sfrangia riproponendo puntualmente i sintomi della metamorfosi del nostro sistema industriale che continua ad essere particolarmente negativo nei settori tradizionali della Toscana: -3,3% gli indici della produzione per il tessile-abbigliamento e -2,1% quelli del settore pelli-cuoio-calzature.

E non fanno meglio, questa volta, la chimica-farmaceutica-gomma-plastica (-2,2%) ed i prodotti non metalliferi (-2,6%). La perdita di attività è più contenuta nella produzione di legno e mobili (-1,7%) e nella lavorazione dei metalli (-1,1%). Sul fronte dei settori più dinamici, brillano (ma con meno intensità rispetto ai trimestri precedenti) l' elettronica (+4,9%) e la costruzione di mezzi di trasporto (+4,2%); seguono, ben distanziati, la meccanica (+1,2%) e l'alimentare (+1,1%).
Previsioni per il II trimestre 2008
In controtendenza rispetto agli andamenti a consuntivo, il clima di fiducia degli imprenditori (che misura le aspettative a breve periodo degli stessi) è leggermente migliorato rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente.

Il saldo percentuale tra la quota di imprenditori toscani che prevedono un aumento della produzione, rispetto a coloro che invece ne prevedono una riduzione, è passato da +20 punti percentuali di un anno fa al +26 dell'ultima rilevazione. Se scende la quota degli imprenditori che segnalano una sostanziale invarianza nella produzione (dal 66% al 46%), aumentano invece sia gli "ottimisti" (dal 27% a 40%) che i "pessimisti" (dal 7% al 14%).
COMMENTO DI PIERFRANCESCO PACINI - PRESIDENTE DI UNIONCAMERE TOSCANA
"Il primo trimestre del 2008 segna un cambiamento della fase congiunturale attraversata dall'industria Toscana evidenziando, dopo nove trimestri con il segno positivo, una riduzione della produzione manifatturiera.

Benché si tratti di un solo trimestre con il segno meno, la flessione dei principali indicatori congiunturali desta una certa preoccupazione, anche alla luce di un generale peggioramento nel quadro macroeconomico di riferimento. Preoccupa soprattutto, al di là della caduta di tono della crescita mondiale che si riverbera ovviamente sul nostro sistema manifatturiero, il clima di incertezza che si respira sui mercati. Un'incertezza che rende molto difficile fare previsioni e complica non di poco l'attività delle aziende.

Tuttavia le imprese non si danno per vinte. Conforta, infatti, rilevare il leggero miglioramento del clima di fiducia sulle prospettive di breve periodo relative alla produzione. Un miglioramento che testimonia la voglia di andare avanti delle nostre imprese, anche a fronte di una situazione economica complessa come l'attuale".
COMMENTO DEL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA TOSCANA ANTONELLA MANSI
I timori maturati dopo la frenata di metà 2007, trovano una conferma: si è aperto un nuovo periodo di difficoltà per l'economia toscana.

La crescita negativa è per ora contenuta; il segno meno si distribuisce in modo non omogeneo sul territorio e riguarda in maniera diversa settori e dimensioni d'impresa; ma la ripresa degli scorsi trimestri appare esaurita. La congiuntura internazionale trova la nostra economia ancora debole e lo scenario continua a cambiare a nostro sfavore: pesano il cambio, il costo del denaro incoerente con le difficoltà dell'economia; pesano i prezzi delle materie prime e dell'energia. Le imprese sanno che il lavoro di questi anni, testimoniato dalla crescita degli investimenti, non è sufficiente; i loro sforzi sull'innovazione, la qualità e l'internazionalizzazione, per consolidarsi sui mercati a più alte potenzialità di sviluppo, dovranno proseguire; e proseguiranno con la fiducia che gli imprenditori continuano ad avere nel loro mestiere.

Accanto alle aziende, tutto il sistema deve cambiare marcia; il territorio deve aggiungere valore a quello prodotto dalle imprese, essere capace di far nascere e attrarre nuova imprenditorialità. Significa tempi certi e 'industriali' nelle realizzazioni infrastrutturali e nelle procedure burocratiche; costi ed efficienza 'industrialmente sostenibili' nei servizi; una Pubblica amministrazione semplificata e business-oriented; una promozione efficace. Significa, in una parola, un sistema-Toscana che lavora alla sua re-industrializzazione, per crescere al livello delle proprie potenzialità e dei propri bisogni.

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