Maggio Musicale Fiorentino: al Teatro Goldoni il pianoforte di Bartók, Ravel, Dallapiccola e Prokof’ev

Redazione Nove da Firenze
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10 giugno 2008 14:34
Maggio Musicale Fiorentino: al Teatro Goldoni il pianoforte di Bartók, Ravel, Dallapiccola e Prokof’ev

Firenze– È interamente dedicato alla musica della prima metà del Novecento il recital che il pianista GIUSEPPE LA LICATA terrà al Teatro Goldoni mercoledì 11 giugno, alle ore 20.30, nell’ambito della settantunesima edizione del Maggio Musicale Fiorentino.
Secondo premio e premio speciale per la musica francese al Concorso Internazionale di Parigi del 1961, primo premio al Concorso Nazionale di Treviso nel 1963, Giuseppe La Licata suona regolarmente nella maggiori sale da concerto del mondo e con prestigiose orchestre europee e statunitensi.

Nel 2006 ha debuttato con grande successo in Giappone. Ha insegnato pianoforte nei Conservatori di Palermo, Napoli e Roma, facendo parte delle giurie di importanti concorsi. Pur eseguendo abitualmente il repertorio classico, nutre una particolare predilezione per la musica del Novecento.
“Per quanto non sia facile – spiega Giuseppe La Licata – è forse possibile trovare un minimo comune denominatore che unifica, a grandi linee, i compositori a cui dedico il mio recital, Bartók, Ravel, Dallapiccola e Prokof’ev: l’intenzione di superare quella tradizione romantica e tardo-romantica, considerata come parte integrante di un secolo ormai passato, defunto, e che non avrebbe potuto esercitare più alcuna influenza sulla musica del Novecento”.
Di Béla Bartók il pianista siciliano eseguirà le 14 Bagatelle op.

6 a cui farà seguito la celebre Suite Le tombeau de Couperin dedicata da Maurice Ravel al grande compositore barocco francese. La seconda parte del recital si apre nel nome di Luigi Dallapiccola, il musicista istriano che visse gran parte della sua vita a Firenze proprio a pochi metri dal Teatro Goldoni, nella Casa di Annalena in via Romana: la Sonatina canonica in mi bemolle maggiore è un elaborato esercizio contrappuntistico dodecafonico sui celebri Capricci di Paganini. In chiusura la Sonata n.

6 in la maggiore di Sergej Prokof’ev, un compositore a cui Giuseppe La Licata si è dedicato con esiti di rilievo, apprezzati pubblicamente anche dal figlio Oleg Prokof’ev.

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