Tramvia: il tavolo della mobilità sarà presentato entro maggio

Redazione Nove da Firenze
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05 maggio 2008 19:17
Tramvia: il tavolo della mobilità sarà presentato entro maggio

Firenze, 05 Maggio 2008- "Il tavolo della mobilità non è ancora stato istituito. È stato soltanto chiesto a Vincenzo Bonelli di presentare il progetto del tavolo della mobilità entro maggio". E' quanto ha spiegato il vicesindaco Giuseppe Matulli rispondendo in consiglio comunale a una domanda di attualità. "Il tavolo della mobilità è un istituzione in funzione in diverse città europee, per esempio Madrid, con l'obiettivo di coinvolgere istituzioni, categorie economiche, sindacati e via dicendo, intorno al problema della mobilità inteso in senso generale.

Il tentativo è quello di realizzare una conoscenza e una strategia condivisa e di avere un momento di verifica generale, una sorta di governance diffusa, tra i vari soggetti che, a diverso titolo, partecipano al progetto complessivo di mobilità, come le Ferrovie dello Stato, Ataf, cooperative dei tassisti e via dicendo". "A fronte di questi obiettivi - ha aggiunto il vicesindaco Matulli - diventa fondamentale individuare un soggetto terzo, che non sia emanazione diretta dell'Amministrazione Comunale in modo che chi partecipa non si senta in dovere di svolgere il ruolo della maggioranza o dell'opposizione.

E per farlo è stato deciso di passare attraverso una associazione che già esisteva, ovvero quella per il Piano strategico Firenze Futura". Un'associazione che ha un oggetto abbastanza in sintonia con il tavolo della mobilità, cui partecipano alcuni soggetti da coinvolgere anche in questo organismo, che sia in grado di associare comuni diversi (perché la mobilità non è un fatto che riguarda un solo Comune). "È stato quindi chiesto a Vincenzo Bonelli - ha spiegato ancora Matulli - di presentare progetto del tavolo della mobilità con caratteristiche, modalità di funzionamento, costi e fonti di finanziamento entro fine maggio".

Il vicesindaco ha poi spiegato che perché il tavolo della mobilità funzioni, devono essere individuate attentamente sia le modalità organizzative sia i partecipanti. "Si deve evitare che il tavolo diventi una sorta di assemblea permanente che non riesce a decidere. Quindi dovrà avere un numero di componenti limitato, che rappresenti i vari soggetti coinvolti a vario titolo sul tema della mobilità, prescindendo dalle contrapposizioni fra maggioranza e opposizioni e dal gioco dei ruoli". Per quanto riguarda i cittadini, il vicesindaco ha continuato precisando che "avranno la possibilità di avere informazione e approfondimenti negli sportelli informativi che si apriranno in città anche per raccogliere le valutazioni ulteriori.

Stamani, per esempio, ha preso il via l'attività dell'infopoint alla stazione ferroviaria di Statuto, dove ha avuto luogo un sit-in di protesta dei comitati (che tra l'altro ho incontrato decine e decine di volte ormai e di cui conosco quindi tesi e le opinioni). E presto altri sportelli apriranno, in ottemperanza a quanto annunciato dal sindaco Domenici all'indomani del referendum sulla tramvia" ha concluso Matulli.
«La persona incaricata di dar vita al progetto di tavolo della mobilità, che dovrebbe essere pronto entro la fine del mese, valuti bene le componenti che ne faranno parte in maniera tale che questo organismo non rappresenti solo le categorie, ma la città nel suo complesso».

Lo ha detto il capogruppo dell'Udc Mario Razzanelli. «Dimenticarsi completamente dell'esistenza di un referendum e dei comitati che l'hanno portato avanti - ha aggiunto - costituirebbe un grosso handicap per il buon esito di questo tavolo. Insomma, è una buona occasione per attuare la tanto sbandierata democrazia partecipata».
«L'assessore e vicensindaco Matulli ha risposto alla domanda di attualità da me presentata sulla esclusione dei comitati dall'annunciato "tavolo della mobilità" -interviene Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo- Risulta così chiaro che il tavolo, il cui progetto è affidato a Vincenzo Bonelli, ex direttore di Confindustria Firenze, riunirà esponenti di comuni, associazioni di categoria e altri enti pubblici, ma non prevede la partecipazione di quei soggetti di cittadinanza attiva che di mobilità cittadina si stanno occupando.

Riteniamo gravissima questa chiusura dell'amminstrazione che contribuisce in tal modo a innalzare il livello di conflilttualità tra chi governa e chi è governato. Il coinvolgomento dei cittadini nella soluzione degli aspetti più problematici della complessità del contesto urbano è ormai una pratica indispensabile nel governo democratico e trasparente del territorio. L'amministrazione fiorentina pare non essersene ancora accorta».
"Sarebbe auspicabile uno sforzo maggiore -si spiega in un documento dei Verdi Firenze- anche per venire incontro alle richieste ufficiali pervenute dai comitati cittadini sulla costituzione di un tavolo sulla mobilità fiorentina in cui sia loro concessa l’effettiva partecipazione.

I Verdi in ogni caso promuoveranno iniziative pubbliche in tal senso: dopo tutto, sono i comitati che hanno vinto il referendum ottenendo decine di migliaia di voti. Comunque la si pensi, questo dato democratico non si può e non si deve eludere: è una questione di rispetto e di corretto rapporto tra Amministrazione e cittadini".
«Dopo il referendum sulla tramvia la prospettiva che veniva aperta si presentava interessante -interviene Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Conmunista- superati i clamori e l'uso strumentale della destra, i cittadini, residenti, lavoratori, commercianti, organizzazioni e portatori di interessi, potevano partecipare e contribuire a far sì che la realizzazione della tramvia avvenisse nel modo migliore e più celere possibile, che contemporaneamente si elaborasse il Piano integrato della mobilità, in maniera da gestire al meglio sia il periodo di cantierizzazione che la mobilità a regime.

Stamani è stato inaugurato l'Infopoint alla stazione di Statuto, preceduto da un depliant, tanto snello da non dire quasi niente, inviato ai residenti, nel quale si dà notizia di laboratori che si apriranno nella seconda metà del mese, che si concluderanno con una sintesi delle proposte e richieste dei cittadini, presentate su un modulo assai generico. Quanto è lontano questo dall'attivazione di una relazione con le persone che da anni, anche su posizioni molto diverse, si occupano di tramvia.

Così impostato, il percorso rischia di riproporre scene già viste e certamente non costruttive di un buon rapporto con i cittadini. Inoltre, non si capisce come questo sportello informativo si coniughi con l'altra attività messa in piedi dall'Amministrazione attraverso la convocazione del "Tavolo per la viabilità" al quale partecipano i soggetti di Firenze Futura finalizzato alla cosiddetta "conoscenza condivisa" che sembra piuttosto una "conoscenza esclusiva". Non rinunciamo a far sì che il Consiglio Comunale della tramvia, dopo i tanti ritardi e complicazioni che ne hanno accompagnato la costruzione.

Per questo chiederemo che si aprano degli spazi nelle commissioni consiliari Ambiente e Qualità urbana per incontrare in altro modo e con altre prospettive cittadini, categorie economiche, organizzazioni, enti locali ecc. in modo che il Consiglio accompagni la realizzazione dell'opera e ne risponda alla città».

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