Tramvia: al via un percorso di partecipazione per le linee 2 e 3?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 marzo 2008 21:27
Tramvia: al via un percorso di partecipazione per le linee 2 e 3?

Lavori della tramvia in viale Morgagni, asfaltature e risanamenti della carreggiata in via Aretina, piazza Duomo e via Reginaldo Giuliani. Ma anche interventi alla rete idrica in via Santa Reparata e Costa dei Magnoli e alla rete elettrica in via di Mantignano. Sono solo alcuni degli interventi e dei relativi provvedimenti di circolazione previsti per la prossima settimana sulle strade cittadine. Per quanto riguarda viale Morgagni, si tratta della prosecuzione dei lavori propedeutici della linea 3 della tramvia: il cantiere da lunedì 10 marzo si sposta al centro della strada.

Fino a martedì 25 marzo, quindi, sarà istituito un senso unico in direzione di Careggi nel tratto da via Santo Stefano in Pane a via Cisalpino. I veicoli diretti in piazza Dalmazia dovranno utilizzare via Cisalpino. Per quanto riguarda, invece, le manutenzioni, si inizia lunedì 10 marzo con la riasfaltatura di via De Sanctis dove, fino venerdì 21 marzo, scatterà un senso unico con direzione piazza Alberti nel tratto compreso tra via Lanza e piazza Alberti. Sempre lunedì 10 marzo inizieranno i lavori di asfaltatura in via Reginaldo Giuliani, via delle Panche, via Caldieri e via dell'Osservatorio: fino a venerdì 21 marzo prevista la chiusura al traffico nei tratti di volta in volta interessati dai lavori.

Mercoledì 12 marzo sarà la volta dei lavori di ripristino della pavimentazione in piazza del Duomo. Dalle 9.30 alle 18 scatterà quindi la chiusura della strada da via Martelli a via dei Servi (incrocio escluso). Previste deviazioni dell'itinerario da via Cavour su via Alfani (eccetto mezzi di soccorso). Anche i lavori di riasfaltatura in via Farinata degli Uberti inizieranno mercoledì 12 per terminare venerdì 21 marzo. Dal punto di vista della circolazione, è prevista la chiusura della strada da via del Poggio Imperiale a viale Machiavelli.

Inizieranno invece giovedì 13 marzo i lavori per la riasfaltatura di via Ferdinando Martini. Fino a sabato 15 prevista la chiusura al traffico del tratto da via Vamba-Bertelli a via Salvi Cristiani. Infine i lavori di ripristino della carreggiata in via Aretina. Questo intervento, che inizierà sabato 15 marzo e andrà avanti fino al 10 maggio, comporterà l'istituzione di un senso unico in direzione ingresso città dall'altezza di largo Monzani a via di Varlungo. Previste deviazioni in uscita dalla città su via della Casaccia e via E.

de Nicola.
La spedizione di materiale illustrativo a casa dei cittadini, l'apertura di cinque punti informativi, incontri con i progettisti per analizzare le criticità e le soluzioni area per area. E parallelamente l'avvio di un tavolo di sistema sulla mobilità con istituzioni, associazioni economiche, sociali e sindacali. Sono questi alcuni dei passaggi chiave del percorso di partecipazione per le linee 2 e 3 della tramvia presentato oggi a Palazzo Vecchio dal sindaco, dal vicesindaco, dall'assessore all'urbanistica e da quello alla partecipazione democratica.

Come annunciato dal sindaco il 18 febbraio in consiglio comunale durante l'illustrazione degli esiti del referendum, quindi, prende corpo il rilancio dell'attività di concertazione sulla tramvia attraverso due diverse iniziative. Una di carattere tecnico sui tracciati, suddivisi in aree omogenee, che coinvolgerà abitanti e operatori commerciali; l'altra di carattere più generale, con la costituzione del Tavolo di sistema sulla mobilità. La prima iniziativa prevede l'apertura di una fase di analisi del tracciato delle linee 2 e 3 della tramvia, con l'obiettivo di valutare le modifiche apportate al progetto esecutivo e le eventuali ulteriori osservazioni.

Il sindaco ha spiegato che questo lavoro ha l'obiettivo di dare risposte concrete a problemi concreti, problemi che sono emersi nel corso dei mesi passati e che adesso, in vista dell'avvio della fase esecutiva della progettazione, devono essere definiti. Ma il sindaco ha anche precisato che il lavoro in corso non riguarda i tracciati delle due linee, ormai definiti da tempo. Nel confronto saranno coinvolti gli abitanti e gli operatori economici di ciascuna delle 11 aree omogenee in cui sono stati suddivisi i tracciati delle linee 2 e 3: sette per la linea 2 ovvero Peretola-Guidoni, Allori-Baracchini-Forlanini, viadotto-Bonsignori-Gordigiani, fermata tramvia alla stazione dell'Alta velocità-Belfiore, Belfiore-stazione Santa Maria Novella, Duomo-Cavour, Libertà; quattro per la linea 3 cioè Costituzione-Statuto, Muratori-Leopoldo, Leopoldo-Dalmazia e Morgagni-Careggi.

In concreto sarà fornito preventivamente il materiale informativo sui temi e sulle finalità della discussione a residenti ed operatori economici delle singole aree e quindi sarà organizzata una serie di incontri con i progettisti e i cosiddetti "facilitatori". Sarà questa l'occasione per analizzare gli elementi di criticità in relazione al dibattito nato sulle singole aree, presentare le soluzioni individuate e verificarne la condivisione. Inoltre saranno studiati da un punto di vista urbanistico gli interventi possibili per migliorare l'inserimento della linea tranviaria nel contesto urbano (reperimento posti auto, pedonalizzazioni, sistemazione aree a verde e via dicendo).

Questa attività sarà organizzata in cinque punti informativi che verranno aperti ad hoc a partire da metà aprile: tre per la linea 2 (Novoli, stazione Santa Maria Novella, Parterre) e due per la linea 3 (Statuto e Dalmazia). Il vicesindaco ha precisato che il lavoro di approfondimento ed elaborazione di soluzioni migliorative anche sulla base delle osservazioni dei cittadini è partito da tempo e ha già portato a un risultato concreto, ovvero una ipotesi di passaggio alternativo dalla tramvia in via dello Statuto, che consentirà di mantenere le alberature al centro della carreggiata.

I binari saranno collocati sulla sezione sinistra della strada (guardando verso Careggi), l'altra sarà dedicata al traffico su gomma e resterà anche la sosta in linea. Non ci sarà quindi necessità di collocare cordoli a protezione della tramvia che sarà separata dai veicoli dal filare degli alberi. Quello di Statuto è solo il primo esempio del lavoro effettuato dall'Amministrazione, altre verifiche sono in corso e presto saranno illustrate le soluzioni progettuali migliorative. Il confronto potrà partire dopo le elezioni politiche del 13 aprile (per la disciplina a cui si deve attenere la comunicazione istituzionale durante le campagne elettorali) e si concluderà presumibilmente entro il 30 giugno.

La seconda iniziativa prevede l'apertura del cosiddetto Tavolo di sistema sulla mobilità e prevede il coinvolgimento di istituzioni, associazioni economiche, sociali, sindacali e via dicendo. La base di confronto del Tavolo sarà il Pim (Piano integrato della mobilità), che sarà votato dalla giunta all'inizio di aprile. Il tavolo si aprirà subito dopo, parallelamente al normale iter amministrativo del Pim (ovvero esame e discussione del Piano nelle commissioni consiliari e in consiglio comunale).

Oltre al tavolo principale, saranno costituiti dei tavoli di settore su singoli argomenti (linee Ataf, sosta, scarico merci etc). Il Tavolo di sistema dovrà collegarsi all'attività dell'Associazione Firenze Futura del Piano Strategico per l'area fiorentina, a cui già partecipano gran parte dei soggetti coinvolti nel confronto.
"A sentire il sindaco –dice il promotore del referendum Mario Razzanelli- sembra che abbia vinto il referendum e quindi la tramvia debba andare avanti. E' interessante come dopo aver sostenuto durante la campagna referendaria che il progetto della tramvia fosse perfetto, che la città era stata in questi anni correttamente informata e aveva avuto modo di esprimere le proprie perplessità, di cui il Comune aveva preso atto e già risolto, oggi il sindaco apra cinque Info Point per ascoltare le lamentele dei cittadini, su un progetto che evidentemente non riesce a stare in piedi nemmeno con le stampelle -E sui costi Razzanelli aggiunge- Parlare dei 700mila euro del referendum, quando il Comune ogni mese paga una penale di 750mila euro al gestore della linea 1 per il ritardo di consegna rispetto al primo gennaio 2008, deve scuotere la coscienza dei cittadini"

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