Psicanalisi: un punto di ascolto della SIPP in via degli Alfani 101r

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 febbraio 2008 09:31
Psicanalisi: un punto di ascolto della SIPP in via degli Alfani 101r

Si apre alla cittadinanza un Punto di Ascolto per la persona e per il gruppo, la coppia, la famiglia, su problematiche di relazione, comunicazione, bisogni e quesiti riguardanti sé, gli altri, la società, la vita comune con le difficoltà giornaliere. Tutto ciò che ognuno vorrebbe dire se trova un buon ascolto. Un ascolto accogliente e partecipe favorisce una comprensione migliore anche in chi parla. L’iniziativa è finalizzata a rendere più cosciente l’importanza dell’ascolto. Valorizzare l’ascolto in una società che sembra averlo perso come attitudine spontanea e pensata, a vantaggio del parlare senza dialogo se non addirittura della sordità o finalizzato soltanto ad una valorizzazione dell’immagine.

In questo luogo ci saranno due persone a disposizione, per ascoltare.
Lo Spazio QCR, via degli Alfani 101 r, Firenze, è sede della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli, presidente della quale è l’on. Valdo Spini. Lo Spazio promuove e ospita iniziative riguardanti un ampio spettro di settori culturali. Vi si svolgono mostre d’arte, conferenze e dibattiti su temi storici, politici, scientifici, letterari e religiosi. Si presentano libri. I relatori partecipanti ai vari eventi sono note personalità nei campi specifici, non solo cittadine, ma nazionali e internazionali.

Questo luogo di cultura ospiterà dal prossimo ottobre un Punto di Ascolto ogni venerdì dalle ore 13 alle 15 e lo inaugurerà il giorno 28 settembre 2007 alle ore 15.30 con una conferenza – dibattito dal titolo L’attualità della psicoanalisi nella società del non ascolto. [QCR: Quaderni del Circolo Rosselli, una rivista di cultura politica che Valdo Spini dirige dal 1981].
La S.I.P.P. è nata a Roma nei primi anni ’80, e svolge attività di formazione e di ricerca scientifica ad indirizzo psicoanalitico freudiano.

E’ membro della European Federation for Psychoanalytic Psychotherapy in the Public Sector, ha una scuola di formazione di quattro anni, legalmente riconosciuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Ha sede a Roma, con scuole a Roma, Milano e Catania; pubblica la Rivista, semestrale, Psicoterapia Psicoanalitica, inserita nell’indice della American Psychological Association. Si diventa soci della S.I.P.P. al termine di una lunga formazione clinica e teorica, anche con la guida di psicoanalisti esperti che supervisionano il futuro socio nel suo lavoro clinico.

Soci della S.I. P.P. sono quindi professionisti maturi, molti dei quali impegnati in lavoro libero professionale, altri in enti pubblici, ospedali e centri specializzati, alcuni insegnano nelle scuole specialistiche.
La Sezione Regionale Toscana della S.I.P.P.. Il segretario dr.ssa Nadia Pratesi, coordina il gruppo di professionisti, soci S.I.P.P., che inseriscono nella loro attività culturale e scientifica questa presenza a rotazione a disposizione delle persone e dei loro temi. Chi si mette a disposizione è un professionista addestrato all’ascolto, psicologo o medico, con specializzazione nella psicoterapia psicoanalitica basata sui principi freudiani.

Un esperto che mira a promuovere e a rivalutare l’importanza dell’ascolto nei vari contesti, famiglia, scuola, istituzioni, luoghi di incontro.
Sono previsti colloqui unici, individuali o di gruppo, con un professionista o due, per un massimo di 30 minuti ciascuno nell’ambito delle due ore di ogni venerdì. I professionisti impegnati saranno dodici, due a rotazione settimanale, ma anche più numerosi nelle conferenze a tema che verranno organizzate. I singoli colloqui costituiranno la base per la riflessione del gruppo dei professionisti e la preparazione di incontri allargati, che saranno dei dibattiti a tema.

I temi saranno, infatti, estrapolati dai bisogni espressi, raccolti e rielaborati, selezionati e restituiti su un piano culturale per poterne discutere in modo generale, ma approfondito. Questi incontri verranno organizzati ogni due o tre mesi e si terranno sul tema più ascoltato. Dopo una introduzione, ci sarà un libero dialogo con il pubblico, coordinato e coadiuvato dagli esperti. In tal modo le iniziative “culturali” nasceranno dall’ascolto dei reali interessi dei partecipanti, filtrati dalla sensibilità psicoanalitica.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza