Zone umide: la Giornata Mondiale il 2 febbraio nelle oasi WWF in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 gennaio 2008 15:08
Zone umide: la Giornata Mondiale il 2 febbraio nelle oasi WWF in Toscana

In occasione della giornata mondiale delle zone umide di sabato 2 febbraio, il WWF Italia apre al pubblico sette delle sue oasi.
Dal Veneto alla Basilicata passando per la Toscana e la Puglia sarà possibile visitare queste aree protette che sono tutte riconosciute dalla Convenzione di Ramsar, che nel mondo conta ben 1.675 siti. Nelle fredde giornate invernali è possibile ammirare concentrazioni di migliaia di uccelli: anatre, folaghe, aironi, rapaci non più disturbati dall’attività venatoria visto che la stagione di caccia si chiude oggi.
Sebbene ricoprano solo il 6% circa della superficie terrestre, le zone umide sono tra gli ecosistemi più ricchi di biodiversità del Pianeta.

Se quantificassimo “economicamente” la loro funzionalità, calcolando che gli ecosistemi nel loro insieme provvedono per 33 mila miliardi di dollari l’anno ai fabbisogni dell’uomo, potremmo verificare che circa il 26% di questi provengono dalle sole acque interne.
Per questo è fondamentale impegnarsi nella tutela del patrimonio naturale umido sopravvissuto. Le zone umide provvedono a mantenere i livelli di falda, a controllare le inondazioni e i processi di erosione, al consolidamento delle rive, a trattenere i sedimenti e i nutrienti e a mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici.

Sono fonte di sostentamento per le popolazioni locali e luoghi fondamentali per la produzione di cibo e altri materiali. Rappresentano inoltre importanti vie di trasporto e sedi privilegiate per il turismo e la ricreazione.
Nel tempo le zone umide hanno subito una drastica diminuzione: in Italia, tra il 1938 e il 1984, abbiamo perso il 66% degli ambienti umidi. Nel mondo, circa il 26% delle aree umide sono state prosciugate per far posto all’agricoltura o interrate per lo sviluppo urbano.

La perdita e il degrado degli ambienti umidi non si è mai fermato: ancora oggi, sono seriamente minacciate vaste aree di importanza nazionale e internazionale. Le zone umide italiane, in particolare, svolgono una fondamentale funzione di crocevia per i flussi migratori: se seguissimo il tragitto che compie un uccello migratore nel viaggio di ritorno dall’Africa, risalendo verso Nord, vedremmo che le principali zone umide utili al suo sostentamento sono situate, oltre che lungo le coste siciliane, sulla costa tirrenica dell’Italia centrale compresa tra il Lazio e la Toscana.

Le oasi WWF aperte saranno le seguenti. Riserva naturale della Laguna di Orbetello e Riserva naturale del Lago di Burano in provincia di Grosseto, Palude di Bolgheri in provincia di Livorno (Toscana) saranno possibili avvistamenti di fenicotteri, gru e oche selvatiche.
Nell’Oasi del Padule di Bolgheri domenica 10 febbraio sarà ancora festa con la “Giornata del Fratino 2008”. I volontari del WWF si dedicheranno alla pulizia della spiaggia che è la casa del Fratino (charadrius alexandrinus), un piccolo uccello trampoliere, molto raro, che verso la fine di febbraio e gli inizi di marzo inizierà la sua stagione riproduttiva deponendo le uova in impercettibili depressioni realizzate sulla sabbia.

Riserva naturale regionale Pantano di Pignola in provincia di Potenza (Basilicata) dove si potranno ammirare anatre e limicoli tra cui la volpoca e l’anatra canapiglia oltre al nibbio reale. Riserva naturale dello stato le Cesine provincia di Lecce e Riserva naturale marina di Torre Guaceto provincia di Brindisi (Puglia) per vedere strolaghe e tarabusi. Riserva naturale statale di Valle Averto provincia di Venezia (Veneto) specialmente anatre tra cui strolaghe e mestoloni.

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