L’impatto della finanziaria 2008 sui bilanci degli enti locali: convegno ieri a Viareggio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 gennaio 2008 14:14
L’impatto della finanziaria 2008 sui bilanci degli enti locali: convegno ieri a Viareggio

Si e’ tenuto ieri a Viareggio presso Viareggio Versilia Congressi Principe di Piemonte, il quinto meeting formativo “ L’impatto della finanziaria 2008 sui bilanci degli enti locali” organizzato da ANCI e Anci Toscana, col patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Lucca e Comune di Viareggio. Il convegno, divenuto ormai un appuntamento utilissimo, rappresenta un momento di approfondimento importante per la finanza locale e per gli effetti che la manovra economica, approvata dal Parlamento, ha sui bilanci degli enti locali e in generale.

Gli interventi di esperti in materia fiscale ed amministrativa offrono una lettura critica,che in particolare traduce in pratica la manovra. “Dobbiamo sviluppare una sinergia tra Regione ed Enti Locali per arginare gli elementi di criticità della Finanziaria 2008” ha detto Giuseppe Bertolucci, Assessore al Bilancio della Regione Toscana, nei saluti iniziali. “Sono stati fatti dei passi avanti con la regionalizzazione dell’IRAP e le nuove risorse per i trasporti pubblici locali, ma manca una riforma organica in senso federalista.

L’intento della Regione e’ quello di avviare un confronto con gli enti locali sulla razionalizzazione delle risorse e il risanamento della spesa pubblica, perchè purtroppo dallo Stato non arrivano fondi a sufficienza. Ad esempio per la non autosufficienza e’ stata incrementata la disponibilità ma non in maniera adeguata e a fronte dei 500 milioni richiesti dalle regioni, rispettivamente per 2008 e 2009, ne sono stati concessi solo 300.”
Stefano Baccelli, Presidente della Provincia di Lucca, ha sottolineato l’inadeguatezza di uno strumento come la Finanziaria, che fa “perdere il quadro strategico” mettendo in cantiere riforme continuamente modificate durante il suo lungo percorso di approvazione.

“Con la manovra 2008 sono state introdotte alcune novità, in particolare riguardo al patto di stabilità, per il quale e’ stata istituita una competenza mista, rendendo un po’ più flessibile il regime, ma ci sono indirizzi per la riqualificazione della spesa e la diminuzione dei costi della politica che non tengono conto dell’andamento delle entrate tributarie degli enti locali e dei condizionamenti dati dallo sviluppo economico.”
Paolo Fontanelli, Presidente Anci Toscana ha introdotto i lavori, coordinati dal giornalista de “Il Sole-24 Ore”, Gianni Trovati.

“La manovra 2008 e' migliore della 2007 ma mancano e, per certi versi si moltiplicano, i motivi di delusione e critica dal punto di vista dei comuni. Nonostante le regole meno rigide introdotte per il patto di stabilità, il nodo irrisolto resta infatti l’autonomia finanziaria, in cui aumenta progressivamente l’invasione di campo centralista rispetto al livello locale. Inoltre certe norme ordinamentali, che dovrebbero essere discusse nel quadro del nuovo Codice delle Autonomie Locali, non possono essere inserite in una legge Finanziaria: per questo abbiamo portato avanti con UPI e UNCEM un’importante battaglia, perchè ci siamo sentiti beffati - per citarne una tra tutte, ad esempio sulla questione delle circoscrizioni.”
Ma il tasto dolente riguarda senz’altro l’ICI.

“Si tratta di un’imposta comunale ed ogni intervento dello Stato non può che essere un’invadenza. Se si vuole giustamente venire incontro alle famiglie a reddito basso non lo si deve necessariamente fare tramite questo strumento, la cui titolarità è dei comuni. Certo, lo sgravio per la prima casa e’ importante, per questo non abbiamo sollevato un eccessivo polverone sull’argomento, ma e’ una misura che vale anche per chi di case ne ha più di una quindi non risponde certo a logiche di equità.

Fortunatamente abbiamo ottenuto un impegno sul fatto che le risorse verranno rimborsate ai comuni nel minor tempo possibile ma certo non si risolve la questione.”
Fontanelli ha evidenziato come il tema della tassazione patrimoniale sia un asse centrale per il federalismo fiscale e gli Enti Locali potrebbero essere in grado di realizzare un sistema più equo tramite la gestione diretta del sistema catastale, che permetterebbe inoltre di agire sul territorio in modo più efficiente.
Ed ha concluso “Dobbiamo ragionare insieme sui bilanci per dare una risposta al crescente bisogno di servizi da parte dei cittadini in un contesto di forti tagli.

Facendo leva sull’autonomia locale, non solo per le tematiche finanziarie, si può dare nuova fiducia e forza al futuro dell’Italia e cercare di risolvere i veri problemi del nostro paese.”
Paolo Leonardi, Consulente ANCI, e Franco Ancillotti, Dirigente Comune di Pistoia, Coordinatore Consulta Tecnica Finanza Locale Anci Toscana, hanno illustrato con due interventi tecnici assai apprezzati dal pubblico, le modalità di formazione del bilancio 2008 alla luce delle nuove regole del patto di stabilità e delle modifiche ai trasferimenti erariali.
Riccardo Narducci, Consulente ANCI e Anci Toscana, e’ intervenuto su le fonti di risorse proprie, l’ICI e la partecipazione all’accertamento tributario erariale, gli strumenti finanziari derivati.

“C’è incertezza sulla rimessa del minor gettito derivato dall’applicazione dell’ulteriore detrazione ICI deciso dal Governo – ha detto – Inoltre la modifica dei requisiti per il riconoscimento della ruralità fiscale degli immobili determinerà una minor imponibilità ICI e quindi un minor gettito che non e’ stato considerato dal legislatore nazionale.”
Stefania Lorenzini, Dirigente IRPET, ha invece tradotto in numeri gli effetti della manovra sui comuni toscani, evidenziando come la detrazione dell’ICI non avrà un reale effetto a favore delle classi sociali più deboli, ma porterà benefici a tutti i contribuenti in generale, specialmente per le famiglie a reddito medio.

“Con 209 milioni di euro di interventi a favore delle famiglie toscane, queste riceveranno 140 euro – di cui 53 dalla detrazione ICI – che saranno comunque mangiati dall’inflazione, che con il fiscal drag porterà il risparmio reale a soli 16 euro. L’intervento dell’ICI non avrà quindi l’efficacia prevista in termini di redistribuzione e di crescita - ha continuato - e la perdita di gettito ICI per i comuni e’ consistente a fronte di incerte modalità di rimborso, soprattutto rispetto ai tempi.” La Lorenzini ha quindi suggerito di risolvere prima di tutto la problematica del concetto di tributo proprio per i comuni che non hanno funzione legislativa, per chiarire cosa vuol dire davvero “Autonomia Fiscale”.

Fabio Sturani, Vicepresidente ANCI, delegato per la Finanza locale, Sindaco di Ancona, ha concluso i lavori della mattina. “In questi anni abbiamo rappresentato l’elemento di credibilità e di fiducia delle istituzioni, come primo punto di riferimento per i cittadini, per aver portato avanti lo sviluppo del paese, tema assente dai tavoli di concertazione con il Governo, e di fronte alle nuove esigenze di tutela e servizi. Non si possono scippare quindi altri soldi ai comuni – con i tagli ai trasferimenti verrà a mancare un miliardo - che hanno gia’ dato con la Finanziaria 2007.

Passiamo metà del nostro tempo a rimediare i danni e finiamo col non lavorare per il futuro.” Per quanto riguarda il personale Sturani ha sottolineato come la stabilizzazione dei precari, per quanto giusta, ponga dei limiti insostenibili, impedendo di stipulare contratti più flessibili anche solo per sostituzioni temporanee, quando gli enti locali stanno ancora cercando di ovviare ai danni dati dal blocco delle assunzioni. “Non chiediamo risorse in più per noi ma chiediamo di rafforzare il sistema delle autonomie locali – ha concluso – per costruire la democrazia del nostro paese e garantire la certezza e l’efficacia delle spese ai nostri cittadini.”
Nel pomeriggio, in due sessioni parallele, sono stati approfonditi i temi legati rispettivamente a personale e ordinamento, con la risposta a quesiti precisi posti dal pubblico.

Annalisa D’Amato, Responsabile ANCI Istituzioni, Personale e Relazioni Sindacali, ha illustrato le previsioni in Finanziaria circa le assunzioni, la riduzione programmatica della spesa. la pianificazione delle stabilizzazioni, l'utilizzo di contratti di lavoro flessibili.
Daniele Formiconi, Responsabile ANCI Area Welfare, Piccoli Comuni e Associazionismo, ha invece approfondito temi come la razionalizzazione e il contenimento dei costi della politica, lo status degli amministratori comunali, il riordino delle comunità montane e l’intervento regionale, la razionalizzazione delle forme associative.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza