Santa Maria Novella

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 gennaio 2008 12:49
Santa Maria Novella

L'itinerario del quartiere di Santa Maria Novella parte dalla Fortezza da Basso, progettata da Antonio da Sangallo il Giovane (1533-35). La struttura monumentale con pianta pentagonale, splendido esempio di architettura rinascimentale, si caratterizza per gli imponenti bastioni in cui sono disseminate torrette, anguste gallerie, camminamenti e passaggi nascosti. Recentemente ristrutturata ospita attualmente le più prestigiose esposizioni della città, da "Pitti Immagine" alla dalla "Mostra Mercato Internazionale dell'Artigianato".

Proseguendo per via Valfonda si arriva alla stazione di Santa Maria Novella che rappresenta una delle prime opere di architettura razionale italiana. Fu progettata dal gruppo diretto da Giovanni Michelucci e realizzata tra il 1933 e il 1935. In piazza Santa Maria Novella è situata la Chiesa di Santa Maria Novella (1246-1360). La facciata, in marmi bianchi e verdi in stile romanico gotico, fu completata da Leon Battista Alberti che ne disegnò tutta la parte superiore. All'interno capolavori quali la Trinità del Masaccio, gli affreschi di Filippino Lippi e quelli del Ghirlandaio nella cappella Tornabuoni, il Crocifisso di Giotto ed il Crocifisso ligneo del Brunelleschi. Attiguo alla chiesa si trova l'ingresso al Museo della chiesa, con lo splendido Chiostro Verde affrescato da Paolo Uccello e la sua scuola.

Nella Sala Capitolare, detta Cappellone degli Spagnoli, si trova un noto affresco di A. Bonaiuto. Non distante dalla chiesa è l'Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella, dove profumi, saponi, essenze sono in vendita in un ambiente neogotico. Da non perdere il Museo Marino Marini, situato all'interno della chiesa sconsacrata di S. Pancrazio. È completamente dedicato a Marino Marini, uno dei maggiori scultori italiani del nostro secolo. Il Palazzo Rucellai domina la vicina via della Vigna, eretto tra il 1446 e il 1458 da Bernardo Rossellino, su progetto di Leon Battista Alberti, per conto di Giovanni Rucellai.

All'Alberti viene attribuita anche la loggia antistante. L'altro gioiello dell'architettura rinascimentale è Palazzo Strozzi, commissionato da Filippo Strozzi il Vecchio a Benedetto da Maiano, che iniziò i lavori nel 1489. Palazzo Strozzi, oggi sede di mostre d'arte, è tra le più autentiche espressioni del Rinascimento fiorentino. Degno di nota è anche Palazzo Davanzati, risalente alla metà del XIV secolo. Fu acquistato agli inizi del '900 dall'antiquario Elia Volpi che lo restaurò e lo arredò per farne la ricostruzione di una casa fiorentina antica.

Nelle varie sale, spesso affrescate e con i soffitti in legno, sono conservati mobili intagliati e intarsiati, cassapanche, forzieri, pitture, arazzi, sculture, ceramiche, oggetti di uso domestico e per la cucina. Spostandosi verso l’Arno troviamo la Chiesa di Santa Trinita, costruita nella seconda metà dell'XI secolo, ampliata e trasformata in forme gotiche agli inizi del '300. La facciata, in pietra forte, fu realizzata su progetto del Buontalenti alla fine del '500. All'interno la Cappella Sassetti, con il ciclo di affreschi raffigurante storie di S.

Francesco d'Assisi, e la tavola con L'Adorazione dei Pastori di Domenico Ghirlandaio (1483-86). Infine il Cenacolo del Ghirlandaio, collocato nell'ex refettorio del complesso conventuale della chiesa di Ognissanti raffigura l'Ultima Cena di Domenico Ghirlandaio, della quale è visibile anche la sinopia.

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