Casa Spa: la pubblicazione del Bilancio Sociale 2006

Redazione Nove da Firenze
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28 dicembre 2007 09:19
Casa Spa: la pubblicazione del Bilancio Sociale 2006

Un fatturato di oltre 25 milioni di euro con un valore aggiunto netto di 5.362.726 euro, 11.887 alloggi gestiti, cantieri aperti per 982 nuove case, 295 appartamenti recuperati e riconsegnati dopo manutenzione. Questi i "numeri" più significativi del Bilancio Sociale per l'anno 2006 di Casa Spa (si tratta della seconda edizione), la società interamente pubblica che gestisce il patrimonio di edilizia residenziale pubblica dei 33 Comuni dell'area fiorentina (escluso empolese e Valdelsa). Il Bilancio Sociale 2006, una pubblicazione di 114 pagine, è stato presentato ieri in Palazzo Vecchio dall'assessore alle politiche per la casa Paolo Coggiola, dal presidente di Casa Spa Giovanni Pecchioli assieme al direttore generale Vincenzo Esposito e al consigliere Pietro Barucci.

Non solo un bilancio economico, ma una chiara e trasparente "fotografia" della società, della sua attività, delle tipologie dell'inquilinato, della destinazione dei canoni di affitto e dei rapporti con gli utenti, i Comuni soci, le istituzioni, i sindacati degli inquilini, le autogestioni, il personale. A margine della presentazione del Bilancio Sociale è stata resa nota una comparazione che mette a confronto i massimali di costo (costo totale dell'intervento, comprensivo cioè della realizzazione tecnica, dell'area e delle urbanizzazioni, spese tecniche e generali) per nuova costruzione in quattro regioni: a fronte dei 1.184 euro a metro quadrato della Toscana, il costo in Piemonte sale a 1.466 euro, in Lombardia a 1.250 euro (escluso il costo delle aree) e in Emilia Romagna a una media di 1.650 euro (a seconda della zona dove sorge l'immobile).


Nel corso della presentazione l'assessore Coggiola e il presidente Pecchioli hanno annunciato la prossima (fra gennaio e febbraio 2008) consegna di 16 nuovi alloggi in via San Brunone al Galluzzo e di 14 in via dell'Arcovata, di ulteriori 28 (entro la fine del 2008) a Santa Maria a Cintoia e cantieri per 94 alloggi in via Toscanini e per 52 in via del Pesciolino.
«I debiti accumulati dalle nove principali partecipate sono arrivati all'incredibile cifra di 537milioni di euro, più di mille miliardi delle vecchie lire».

E' quanto denunciano il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri, il consigliere regionale Paolo Marcheschi e il consigliere provinciale Carlo Bevilacqua. «Solo nell'ultimo triennio - hanno aggiunto i tre esponenti del centrodestra - il deficit è aumentato di 64milioni e 837mila euro. La particolare situazione di Ataf risulta così disastrosa da potersi ritenere inevitabilmente compromessa: c'è da chiedersi come l'amministrazione abbia potuto affidare ad una società, di fatto in stato di decozione, anche la gestione della tramvia.

I debiti sono passati da 23milioni e 152mila euro nel 2004 a quasi 73milioni nel 2006. Per ogni euro di patrimonio netto iscritto a bilancio, la società di trasporti ne ha 2,28 di debiti». «Il dato di Publiacqua che è apparentemente positivo - hanno rilevato Pieri, Marcheschi e Stella - si spiega con l'ingresso nella società del gruppo Acea, attraverso Acque Blu Fiorentine spa. Publiacqua, però, ha un indebitamento di ben 264milioni di euro. Anche la scelta di "gambizzare" Firenze Parcheggi, che gestisce il "tesoretto" di multe e parcheggi, assegnando i servizi a SAS, una società che non ha mai funzionato, porterà presto a nuove e sicure perdite.

Si comprende bene che se fossero società Private avrebbero già consegnato i libri in tribunale alla sezione fallimenti, non si riesce invece a comprendere bene come queste società pubbliche pur agendo in monopolio assoluto, riescano solo a produrre costi e sprechi». «I preoccupanti aumenti dell'indebitamento - hanno concluso - introducono l'aspetto più grave di queste pessime gestioni, relativo alle società che dovrebbero offrire servizi primari per i cittadini. E' sotto gli occhi di tutti che la città è sporca, con servizi di trasporto pubblico del tutto carenti, le manutenzioni stradali da terzo mondo, inadeguati e con bollette dell'acqua in costante eccessivo aumento.

Il leggero taglio degli emolumenti non è sufficiente a rilanciare le società e le scelte politiche adottate dal Comune sono in completa continuità con il passato. Si sostituisce un politico con un altro, riempiendo le partecipate di funzionari di partito o ex sindaci di piccoli Comuni, senza alcuna esperienza nella gestione di società».

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