Scambi di accuse sull'inceneritore

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 novembre 2007 15:06
Scambi di accuse sull'inceneritore

Firenze, 28 Novembre 2007- A pochi giorni dal referendum sul termovalorizzatore di Case Passerini si fanno sempre più aspre le polemiche tra detrattori e fautori dello smaltimento. Su Repubblica Firenze di oggi è apparsa un'intervista alla dottoressa Eva Buiatti, responsabile dell'Agenzia Regionale di Sanità, che entra nel merito politico delle vertenza e minimizza i quantitativi diossine emesse dall'impianto di incenerimento.
"Parlare di compensazione nel contesto sanitario della piana è un errore se al fondo degli interventi ci viene messo l'inceneritore che dovrebbe funzionare ininterrottamente per decenni -ribatte Gianluca Garetti, portavoce di Medici della Piana- Ciò porta al mantenimento della situazione attuale (un po' si leva e un po' si mette); e vuol dire, per i prossimi trent'anni, lasciare la situazione sostanzialmente invariata mentre l' Organizzazione Mondiale della Sanità ci riferisce una vera e propria emergenza sanitaria con 250 morti l'anno per causa correlate all'inquinamento atmosferico a Firenze (STUDIO HEART) che, insieme ad altri studi ha costretto la Procura di Firenze a procedere nei confronti dei sindaci della Piana e il Presidente della Regione.

Inoltre questo presuppone che la scelta del inceneritore sia irrevocabile, mentre potrebbe essere smentita dalla Valutazione di impatto ambientale (VIA) sul progetto esecutivo . La legge infatti prevede che in quella sede si valutino le opzioni alternative al'inceneritore. Se la scelta non è precostituita si dovranno valutare altre possibilità che si vanno sempre più imponendo, a livello nazionale e internazionale. Scelte impiantistiche alternative all'incenerimento per il trattamento della parte residua dei rifiuti non recuperati meno costosi e assai meno di impatto.

L'impostazione seguita nelle dichiarazioni appare peraltro il contrasto con agli stessi obiettivi che la valutazione di impatto sanitario si era data, e che era stata recepita dalla provincia di Firenze : quella per la quale qualora l'ubicazione dell'anno 2000 fosse risultata non praticabile ( come poi effettivamente si è verificato) la provincia di Firenze avrebbe abbandonato l'inceneritore nella Piana".
«Legambiente Firenze invita tutti i cittadini di Campi Bisenzio il 2 dicembre a dire due volte NO ai quesiti referendari, per dire No alla costruzione del termovalorizzatore nella Piana».

E’ questo l’appello di Legambiente Firenze «per tutelare la salute e per chiedere politiche vere di gestione dei rifiuti». Legambiente Firenze considera non attendibile la VIS, la Valutazione di Impatto Sanitario, che dovrebbe autorizzare la Provincia alla costruzione del termovalorizzatore, perché non è stato tenuto conto dell’inquinamento prodotto dall’autostrada del sole, dall’autostrada Firenze- Mare e dall’aeroporto di Peretola. «L’emergenza rifiuti è prodotta dall’inerzia della Provincia e di Quadrifoglio - accusa Legambiente - come mai  l’impianto di compostaggio di qualità che doveva entrare in funzione il primo gennaio 2005 non è  entrato in funzione? perché non viene replicata su vasta scala la raccolta porta a porta che ha permesso  nel rione di Peretola e Petriolo di passare dal 6 al 65% di raccolta differenziata?».

Legambiente Firenze chiede perciò la raccolta differenziata porta a porta per le grandi utenze, come mense,  ristoranti, mercati rionali, scuole, con lo scopo di ottenere compost di qualità. «In questo modo  - sottolinea Legambiente Firenze - i Comuni della Provincia potrebbero raggiungere la riduzione del 15% nella produzione rifiuti con valori significativi di raccolta differenziata, mentre per la parte residuale - conclude Legambiente -  fra le varie ipotesi, sarebbe interessante il trattamento a freddo dei rifiuti».

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