Protocollo per l’ampliamento del ponte che unisce Empoli e Vinci

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 novembre 2007 14:38
Protocollo per l’ampliamento del ponte che unisce Empoli e Vinci

Il Presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi, ha firmato questa mattina il Protocollo di intesa tra la Provincia di Firenze e i comuni di Empoli e Vinci per l’ampliamento del ponte che unisce Empoli e Vinci. Il documento d’intesa è stato sottoscritto dai sindaci Luciana Cappelli (Empoli) e Dario Parrini (sindaco di Vinci). “Siamo gente che non si accontenta – ha detto il Presidente della Provincia. - Oggi non solo abbiamo aperto il Lotto 3 della Fi.Pi.Li ma prendiamo un impegno in più per il sistema dei ponti dell’empolese: firmiamo il protocollo di intesa per il nuovo ponte tra Empoli e Sovigliana, che si chiamerà Alcide De Gasperi”.

L’intervento di riqualificazione interessa un’importante collegamento tra le due vivaci cittadine della provincia fiorentina poste sulle sponde opposte dell’Arno: Empoli e Sovigliana. La viabilità e percorribilità del tratto denuncia nella situazione attuale evidenti carenze: appare particolarmente congestionata nelle ore di punta con lunghe code ai semafori. La riqualificazione del tratto permetterà quindi una più ordinata canalizzazione dei flussi. “E’ un impegno concreto per un’opera importante e attesa – ha aggiunto Matteo Renzi.

- Abbiamo superato tutte le difficoltà burocratiche e finalmente abbiamo trovato i soldi per realizzare questa infrastruttura essenziale per Empoli. E’ iniziata inoltre anche la progettazione per il ponte di Limite. Tutti questi interventi sono testimonianza della nostra volontà di mantenere Empoli e il suo territorio nella serie A delle infrastrutture, dopo che in passato era stato penalizzato in questo importante settore”.
Per prima cosa è prevista la realizzazione di un nuovo ponte che eviterà la “strozzatura” oggi causata dall’insufficiente sezione stradale dell’attuale manufatto di attraversamento attuando un raddoppio del numero di corsie.

La vecchia struttura fu costruita nei primi anni cinquanta del ‘900 (1952) e danneggiato nel corso della disastrosa alluvione del 1966 che ne provocò crolli parziali innescati da cedimenti che rese necessario un intervento di consolidamento negli anni 70.
L’intervento di riqualificazione del ponte si rende ora necessario per due principali ordini di motivi:
1. disporre di un manufatto idoneo allo scavalcamento in sicurezza del fiume Arno.
2. aumentare la capacità di deflusso del traffico nella zona, eliminando la “strozzatura” costituita dalla ridotta carreggiata del ponte, soprattutto in corrispondenza delle zone di accesso, dove le sole due corsie disponibili non rendono agevole le manovre di immissione-diversione, per di più in curva (come avviene per il traffico proveniente dai Lungarni);
La nuova sezione stradale prevede due corsie veicolari, una pista ciclabile ed un marciapiede, per ogni direzione di marcia.

Il ponte ha una lunghezza totale di 111 m suddivisi in tre campate: una campata centrale di 50 m e due laterali di 30 m. Particolare risalto è stato dato alle pile alte circa 14 m. Il pregevole design del fusto che presenta una doppia curvatura il cui risultato è una originale conformazione ad “X”. Esse rappresentano un indiscusso elemento caratterizzante del manufatto e contribuiscono a rendere gradevole la sagoma del ponte.
Il tempo necessario per la realizzazione è stato calcolato in circa tre anni.

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