Tramvia: domani nuova viabilità nei viali Etruria e Piombino e ultimo giorno per andare a firmare per il referendum sulla linea Due

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 ottobre 2007 23:09
Tramvia: domani nuova viabilità nei viali Etruria e Piombino e ultimo giorno per andare a firmare per il referendum sulla linea Due

Lunedì 29 ottobre scatterà la nuova viabilità nei viali Etruria e Piombino. Si tratta di una viabilità caratterizzata da una grande attenzione dedicata agli aspetti della sicurezza: l'intervento è stato infatti progettato per garantire condizioni di massima sicurezza, impedendo manovre che in passato hanno creato situazioni di grave pericolo per la circolazione. In dettaglio in viale Etruria è stato collocato uno spartitraffico in cemento per dividere le due carreggiate sul modello di quello sperimentato con successo in viale Lavagnini, dove gli incidenti stradali gravi (spesso causati da pericolose inversioni di marcia) sono fortemente ridotti.

Inoltre sono stati realizzati tre attraversamenti pedonali regolati da un impianto semaforico. Infine è stato nuovamente collocato l'apparecchio autovelox fra due attraversamenti semaforizzati, per indurre i veicoli ad una velocità ridotta. Per quanto riguarda invece viale Piombino, nel tratto da via Livorno a via Empoli verrà istituito il doppio senso di marcia con la realizzazione, su ambo i lati, di nuovi posti di sosta lungo l'intero tratto. La nuova viabilità sarà introdotta nel corso della mattina.
Domani è anche l’ultimo giorno utile per andare a firmare la richiesta di referendum sul progetto della linea Due in Comune e in tutte le sedi di Quartiere.

Intanto Legambiente in merito al taglio di alberi di Viale Morgagni invita a rinunciare ad una corsia per il traffico privato e quindi evitare il taglio delle piante.
Alleanza Nazionale ha organizzato una manifestazione che si svolgerà martedì 30 ottobre alle ore 21,00 presso l’Hotel Raffaello in Viale Morgagni, 19, Firenze.
«La realizzazione dei due sottopassi per le linee 2 e 3 della tramvia rischia di sconvolgere una zona importante e nevralgica della città come quella tra la Fortezza e Porta a Prato».

E' quanto sostiene il vicecapogruppo di AN Jacopo Cellai che sulla questione chiede chiarimenti con una domanda di attualità. «Giovedì scorso - scrive Cellai - si è svolta una riunione della commissione ambiente e trasporti sulla predisposizione dei progetti definitivi delle linee due e tre della tramvia, alla presenza di autorevoli tecnici del Comune. Questi ultimi hanno confermato la realizzazione del sottopasso tra viale Milton e viale Strozzi in direzione di viale Belfiore e del sottopasso tra viale Strozzi e Porta al Prato tra le opere viarie da realizzare in connessione ai lavori delle linee tranviarie».

«Alla mia richiesta di chiarimenti sul sottopasso che percorrerà viale Strozzi in direzione di Porta al Prato - ha aggiunto il vicecapogruppo di AN - i tecnici hanno spiegato che si tratterà di un sottovia con ingresso sul viale Strozzi, a due corsie in direzione Porta al Prato con uscita all'altezza della sede dell'Inps in viale Belfiore e ad una corsia con uscita su viale Redi, opera definita dagli stessi tecnici "enorme"». Per questo vuole sapere dall'amministrazione «se sia già in possesso di tutte le autorizzazioni previsti dalle norme per la realizzazione dei due sottopassi»; «quali tempi si prevedono per la realizzazione del sottovia Strozzi- Porta al Prato e per quello Milton-Strozzi»; «quando si prevede l'inizio dei lavori per i due sottopassi»; «quale sarà la configurazione fisica dei due sottopassi»; «se siano state effettuate analisi dei flussi di traffico attuali sulla direttrice Strozzi - Porta al Prato e se siano state effettuate simulazioni in merito ai percorsi alternativi da individuare durante i lavori per la realizzazione del sottopasso Strozzi - Porta al Prato»; «se si intenda concludere i lavori relativi ai sottopassi citati prima di iniziare i lavori di realizzazione delle linee due e tre della tramvia o se si intenda procedere contestualmente».
Ma dai comitati arriva l'invito a non usare la tramvia, o il referendum per le campagne elettorali.

Il referendum, anche se chiesto da un politico è fortemente voluto dai cittadini che vanno a firmare per ottenerlo e andranno a votare, liberamente, senza indicazioni di partito.

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