Medicina: per malattie autoimmuni della tiroide indicazioni su farmaci da ricerche dell'Università di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 settembre 2007 13:57
Medicina: per malattie autoimmuni della tiroide indicazioni su farmaci da ricerche dell'Università di Firenze

Firenze, 13 settembre 2007- Nuove prospettive per trattare con farmaci le malattie autoimmuni della tiroide, come il morbo di Graves. E’ il risultato degli studi di un gruppo di ricercatori fiorentini, a cui fa riferimento un articolo appena uscito nella rivista inglese Journal of Endocrinology.
Nel morbo di Graves, il sistema immunitario produce anticorpi che hanno l'effetto di stimolare la produzione di ormone tiroideo, causando i sintomi dell'ipertiroidismo: irritabilità, insonnia, aumento della pressione e del battito cardiaco.

I ricercatori hanno dimostrato che sia gli antagonisti del PPAR gamma – un gruppo di farmaci correntemente impiegati come antidiabetici - sia il metimazolo, già ben noto nel trattamento della malattia di Graves, hanno effetti immunosoppressivi, ma con un diverso meccanismo di azione. “I due farmaci potrebbero essere ragionevolmente combinati e offrire risultati importanti” sottolinea Mario Serio, del Dipartimento di Fisiopatologia clinica e Centro di ricerca Trasferimento e Alta formazione DE-NOthe, che coordina il gruppo di lavoro dell’Università di Firenze.

I ricercatori si sono dedicati da alcuni anni a studiare la patogenesi delle malattie autoimmuni della tiroide, e in particolare il ruolo fondamentale che hanno alcune chemochine (CXCL 9 e CXCL10): alcuni studi sono già apparsi in importanti riviste internazionali come la Endocrine Reviews e sono stati segnalati nella vetrina della prestigiosa rivista Nature Clinical Practice.
Lo studio nasce all’interno di un’ampia ricerca in atto sugli effetti di una classe di sostanze, tra cui il rosiglitazone, note ed usate nella pratica clinica per la loro azione primaria, ma che stanno rivelando promettenti applicazioni in vari campi.
Gli studi hanno registrato i maggiori successi nella previsione del rigetto del trapianto d’organo e, appunto, nel trattamento della malattia di Graves: questi due temi sono oggetto, tra l’altro, di brevetti internazionali di proprietà dell’ Università di Firenze e della Regione Toscana.
Sulle ricerche pubblicate nel Journal of Endocrinology Mario Rotondi, assegnista di ricerca del Tresor nel 2005 e nel 2006, è stato invitato a tenere una lettura all’ Annual Meeting della Endocrine Society, il più importante consesso scientifico del settore, che si terrà a San Francisco il 17 giugno 2008.

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