Stop ai lavavetri: gli interventi del mondo politico fiorentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 agosto 2007 13:30
Stop ai lavavetri: gli interventi del mondo politico fiorentino

«E' positivo che si cerchi di rispondere a tanti cittadini, soprattutto anziani e donne, che si sono trovati in situazioni di difficoltà e disagio di fronte all'evoluzione di questo fenomeno». E' quanto hanno dichiarato il capogruppo del partito democratico Alberto Formigli e la vicecapogruppo Rosa Maria Di Giorgi a proposito dell' «ordinanza degli assessori Graziano Cioni e Silvano Gori che vieta l'esercizio del mestiere girovago di lavavetri sulle strade fiorentine». «Siamo di fronte - hanno aggiunto - a situazioni di insicurezza solo apparentemente marginali ma da non sottovalutare perché accentuano il disagio e la fatica del vivere nelle città.

Condividiamo il provvedimento e invitiamo a valutarlo nei suoi effetti e nelle sue implicazioni tenendo presente che questa iniziativa di contrasto dell'amministrazione non può che inserirsi nella piena e ulteriore valorizzazione di tutte quelle politiche di integrazione e solidarietà che i Comuni e lo Stato mettono ogni giorno in campo verso coloro che sono in situazioni di emarginazione e povertà». Secondo Formigli e Di Giorgi «solo il rispetto della legalità può rendere possibile la convivenza tra gruppi e culture diverse.

E la legalità è un diritto fondamentale dei cittadini in sé non perché lo dicono politici più o meno autorevoli». «La richiesta che emerge con più forza dalla città - hanno concluso - è quella della necessità di ristabilire la legalità, l'unico strumento che può tutelare e garantire in primo luogo quei cittadini che spesso devono subire le vessazioni dei più forti. Altrimenti la comprensione per gli altri rischia di trasformarsi in tolleranza della illegalità se non del crimine. Il principio di accoglienza, cui il centrosinistra non può rinunciare, deve realizzarsi nel rispetto pieno del principio di legalità.

In caso contrario si rischia davvero di alimentare un razzismo che cova già sotto le ceneri e che rifiutiamo di considerare una caratteristica dei fiorentini». Questoè invece il testo dell'intervento dei consiglieri di Forza Italia Enrico Bosi e Massimo Pieri: «Che l'ordinanza dell'Assessore Cioni sui lavavetri, dal punto di vista giuridico, faccia acqua da tutte le parti è ormai acclarato - dichiarano i Consiglieri di Forza Italia Enrico Bosi e Massimo Pieri -Resta il fatto che il provvedimento ha determinato un vero e proprio terremoto politico e ha messo in luce le divergenze tra moderati e sinistra radicale a tutti i livelli.

Per risolvere il problema dei lavavetri (sono tutti zingari rumeni) e non solo (accattoni, prostitute ecc.), l'Unione Europea ci ha dato un'arma letale: la direttiva che prevede infatti l'allontanamento dal territorio italiano degli stranieri, anche comunitari, senza un lavoro regolare e quindi incapaci di provvedere al proprio sostentamento. Firenze ha nella cintura periferica diversi "accampamenti" che ospitano circa mille Rom, quasi tutti rumeni. Perché non si cominciano ad identificare e catalogare, in una banca dati, le presenze indesiderate? L' "anagrafe degli ultimi", così è stata ribattezzata a Milano, sarà pronta fra breve e così avranno inizio i "riaccompagnamenti" nelle città di provenienza.

Il nomade, che vuole soggiornare in Italia, deve dimostrare di possedere un lavoro che gli consenta di restare al di sopra di una soglia di sopravvivenza per tutto il tempo che vuole restare qui. L'Unione Europea, fra l'altro, prevede percorsi di reinserimento nel territorio di origine anche attraverso aiuti finanziari, come il fondo sociale europeo. Solo così si risolve il problema (all'Assessore Cioni ricordiamo che il Sindaco diessino di Pavia ha mandato a casa 200 Rom) e non con provvedimenti monchi che alla fine non avranno alcuna possibilità di applicazione pratica nel caso di ricorsi davanti al magistrato». Questo il testo dell'intervento del vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi: «Caro Cioni porta la tua ordinanza contro il racket dei lavavetri in aula, noi saremo con te.

Ti sosteniamo noi, visto che la tua coalizione ti ha mollato e anche il "tuo" Partito Democratico non pare disposto a sostenere la tua battaglia. Ti attaccano tutti perchè avresti fatto una cosa da centrodestra, almeno questo il senso dei no all'ordinanza espresso dagli esponenti di centrosinistra. Anche se concordo con te che questa è semplicemente una cosa sensata piuttosto che di destra, se ti attaccano da sinistra da noi avrai fiducia e, se avrai il coraggio di portare l'atto in consiglio comunale, il nostro voto.

Ma tu devi portare quell' atto in consiglio. Ne avrai il coraggio? Quanto al centrodestra, quanto sta accadendo deve far riflettere per le amministrative del 2009. La sinistra non starà ferma a difendere i dieci anni di amministrazione inconcludente e buonista - di cui Cioni fino ad ora è stato parte integrante - di cui nessuno sentirà la mancanza. C'e chi, come Cioni, ha in mente una politica ben diversa dal semplice difendere l'indifendibile». (mr)

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