Tramvia: i lavori sono diventati la tramvia crucis del Comune

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 luglio 2007 19:05
Tramvia: i lavori sono diventati la <I>tramvia crucis</I> del Comune

Firenze, 27 Luglio 2007- Il Partito democratico toscano è a favore della tramvia senza se e senza ma. A dirlo sono Andrea Manciulli e Caterina Bini, il ticket neo candidato alla segreteria del nascente partito oltre che attuali segretari regionali di Ds e Margherita. “La tramvia è una sfida di modernità – dicono – e le polemiche del centrodestra che chiede al sindaco Domenici di cambiare idea sul progetto sono solo antiproducenti e costringerebbero la città a fare un passo indietro piuttosto che in avanti”.

“Tutti noi condividiamo quanto detto dai Verdi – proseguono i due segretari con un chiaro riferimento al comunicato del consigliere regionale Roggiolani – ovvero un sì alla tramvia senza se e senza ma, salvaguardando l’ambiente. Proprio per questi motivi nel piano è stato programmato il rinnovamento delle piante esistenti. Non ci risulta ciò che invece è espresso nella seconda parte del comunicato dei Verdi, ovvero che siano stati dichiarati punti di arresto per quanto riguarda il progetto del Comune di Firenze, anzi, il programma va avanti come era stato deciso e sostenuto per il percorso di mobilità.

La tutela dell’ambiente sarà salvaguardata proprio tramite il rinnovamento delle piante esistenti, non con l’interruzione dell’abbattimento”.

"Molto positivo che l'assessore all'Ambiente del Comune di Firenze, Claudio Del Lungo, abbia accettato di interrompere gli abbattimenti di piante non pericolanti (quelle pericolanti sono circa dieci) - ha detto oggi Fabio Roggiolani, consigliere VERDI per l'Unione in Regione Toscana, - cercando una soluzione alla realizzazione della tramvia che tenga conto della mobilitazione dei cittadini e non solo quindi delle pur consistenti e importanti valutazioni di tipo urbanistico.

In sostanza il Comune di Firenze completerà questo lotto interessato dall'abbattimento già avvenuto delle dieci piante; terminerà il lotto successivo inserendo i servizi tecnici sotterranei in maniera da non danneggiare le piante esistenti, in modo tale da consentire ai cittadini, in un percorso partecipativo, di scegliere quale è la soluzione preferibile e più valida. Nessuno nei Verdi e negli ecologisti - ha proseguito Roggiolani - può mettere in dubbio il valore strategico della tramvia; le piante purtroppo spesso muoiono anche di inquinamento, ma la tramvia per noi si fa senza se e senza ma.

Certo l'immagine che si è data con la lentezza della linea 1 e con la non ripiantumazione promessa delle piante , ha determinato una crisi dei rapporti con la cittadinanza che non può essere risolta né con motoseghe in azione né con l'intervento della polizia. A maggior ragione quindi è positiva la scelta di Claudio Del Lungo che ha capito che i cittadini avevano colto nell'abbattimento non il tentativo di riqualificazione ma un gesto di peggioramento della vivibilità della zona.

Ritengo - conclude Roggiolani - che le alberature siano un bene primario da salvaguardare al massimo nella realizzazione della tramvia o di altre opere pubbliche. In questi anni grazie all'azione dei Verdi della Toscana siamo riusciti a incrementare il boschivo doi oltre il 13% e a salvaguardare decine di viali alberati in tutta la nostra regione. Lo stesso del Lungo in questi anni ha rimmesso in Firenze moltissime nuove piante: ripeto è importante aver cancellato o fermato questo gesto che appariva l'esatto contrario di quello che siamo e facciamo".
"E' sorprendente, per non dire altro, l'annuncio del consigliere regionale Fabio Roggiolani secondo il quale l'assessore Claudio Del Lungo avrebbe 'accettato di interrompere gli abbattimenti di piante non pericolanti'.

E che il Comune di Firenze sarebbe in procinto di modificare modalità e caratteristiche della realizzazione dello stralcio dei sottoservizi in corso nel viale Morgagni". E' quanto dichiara il vicesindaco Giuseppe Matulli "La sorpresa è originata dal fatto che nelle sue affermazioni il consigliere regionale Roggiolani, evidentemente non consapevole di ciò che afferma, parla di presunte decisione che né gli uffici del Comune né l'assessore Del Lungo hanno mai assunto" conclude il vicesindaco Matulli.

"Dove erano i Verdi quando sono stati tagliati i pini di via del Sansovino e del viale Talenti o gli alberi di Porta al Prato? -attacca Mario Razzanelli, capogruppo Udc a Palazzo Veccho.

E prosegue- Del Lungo fa parte della Giunta e i Verdi dell’attuale maggioranza e non hanno mai alzato un dito per bloccare tali scempi, e solo ora, sotto la pressione dei cittadini, che si sta allargando a macchia d’olio, sono finalmente venuti allo scoperto e denunciano approssimazione nella procedura di abbattimento degli alberi e ritardi nei loro reimpianti- -Siano coerenti con le loro idee -conclude Razzanelli- e facciano bloccare subito l’ulteriore taglio di alberi in viale Morgagni.

Pretendano inoltre la scheda di salute di ciascun albero. Oppure escano dalla maggioranza, lasciando il posto di assessore al verde a chi sia disposto ad eseguire la condanna a morte di questi alberi innocenti"
"Disarmante e desolante il sopralluogo effettuato questa mattina sui cantieri della Tramvia". E' quanto hanno dichiarato i consiglieri di Alleanza Nazionale di Comune e Provincia Giovanni Donzelli e Guido Sensi dopo aver effettuato un piccolo tour per monitorare lo stato di avanzamento dei lavori nei cantieri.

"Un sopralluogo - hanno aggiunto i due consiglieri - che ha messo in risalto lo stato di abbandono e ritardo in cui versano i lavori per la Tramvia. Proprio in piazza Stazione si può evidenziare la situazione più grave. Nella piazza dove milioni di turisti ogni anno - hanno proseguito Donzelli e Sensi - hanno il primo approccio alla città, il cantiere, aperto e senza protezioni, versa in un totale stato di abbandono e degrado. Nemmeno un operaio a lavoro ma soltanto sporcizia dentro il cantiere.

Poco più avanti- hanno evidenziato Donzelli e Sensi - in via Jacopo da Diacceto sono soltanto tre gli uomini a lavoro. Passando poi alla periferia della città, non cambia niente. Nel lungo e sterminato viale Talenti sono soltanto sei gli uomini, senza caschi e le protezioni necessarie, a lavorare nel disastrato, dissestato e sconclusionato cantiere. In viale Rosselli stessa desolazione: un cantiere aperto ed enorme senza nemmeno un operaio al lavoro. Un totale quindi di nove operai a lavoro nei cantieri delle tre linee.

Un esempio emblematico e sintomatico dei seri problemi dello stato di avanzamento dei lavori ed inconfutabile dell'incapacità dell'amministrazione comunale di far fede al cronigramma. Non c'è quindi da meravigliarsi - hanno sottolineato Donzelli e Sensi - se ci sono dei ritardi gravosi. La Tramvia è un'opera pubblica che vede assunti, per la propria realizzazione, più consulenti esterni che operai." Oltre "ai problemi relativi ai ritardi lampanti", gli esponenti di Alleanza Nazionale mettono in risalto anche "le gravi deficienze in materia di sicurezza nei cantieri".

"Nel totale stato di abbandono è messa anche a rischio la sicurezza: i cantieri sono aperti senza una protezione e chiunque può entrare dentro senza problemi e controllo. Dal bambino che rischia di cadere dentro una buca, al malintenzionato che ruba attrezzi, spranghe e tubi. E sempre parlando di sicurezza sul lavoro, argomento caldo in questo periodo, dei nove operai a lavoro oggi, nessuno indossava i caschi né lavorava in stato di sicurezza. La Tramvia a Firenze - concludono gli esponenti di An - è ormai sinonimo di problemi sia di traffico che di sicurezza e di degrado".

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