Nasce l'Unione in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 luglio 2007 23:20
Nasce l'Unione in Toscana


di Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana

Con la nascita dell’Unione si apre in Toscana una fase nuova. Questa settimana il Consiglio regionale ha esaminato due importanti strumenti della programmazione regionale: il Dpef, su cui si basa la manovra economica per il 2008, ed il Pit (Piano di indirizzo territoriale), che detta le regole per la futura pianificazione della Toscana. Il Dpef conterrà una rilevante novità: il contributo di solidarietà (definito dai detrattori “tassa sul nonno”) che servirà a finanziare il Fondo per la non autosufficienza e raddoppiare, entro il 2010, il numero di anziani assistiti in Toscana (da 20 a 40mila).

Per quanto riguarda il Pit, l’obiettivo principale è evitare ogni speculazione e salvaguardare il patrimonio paesaggistico. In altre parole: favorire il reddito e non la rendita. Il tutto attraverso la più ampia partecipazione dei cittadini e degli stessi comitati. Il fatto politico nuovo è che per la prima volta sia il Pit che il Dpef sono stati approvati con il voto favorevole di Rifondazione. Si allarga così la maggioranza e nasce l’Unione anche nella nostra regione, così come previsto dal nostro programma elettorale, che nel 2005 ha avuto il consenso del 57% dei toscani.

Questa intesa darà nuovo slancio all'azione di governo, e per questo siamo doppiamente soddisfatti: con una base di consenso più ampia sarà possibile governare meglio e approvare i provvedimenti più importanti in tempi rapidi. Adesso manca solo la riorganizzazione della Giunta con l’ingresso di nuovi assessori e la redistribuzione delle deleghe che presenterò entro i prossimi 10 giorni. Voglio precisare che questa novità non rappresenta uno spostamento dell’asse di governo, ma piuttosto una sua evoluzione ed un arricchimento, come conferma il solido riferimento alle scelte contenute nel Prs 2006-2010.

Ci sono poi alcune novità di cui non potevamo non tenere conto, come ad esempio: gli indirizzi del nuovo governo nazionale su temi importanti come l’economia, il sociale, l’ambiente; le decisioni e gli indirizzi del Consiglio europeo in materia di energia; le sollecitazioni del dibattito nazionale sui costi della politica. Sull’ingresso in Giunta di Rifondazione ognuno può avere la propria idea, personalmente sono convinto che governare con l’accordo sia meglio che farlo con il disaccordo, e che l' apporto di nuove idee ed istanze non potrà che avere effetti positivi per tutta la regione.

Il Piano regionale di sviluppo approvato lo scorso anno resta la nostra bussola, e le sue scelte sono confermate anche nel documento che ha reso possibile l’intesa con rifondazione. Su alcuni temi restano sensibilità diverse, ma proprio per questo sapremo trovare una sintesi ancora migliore. Con la nascita dell’Unione, la Toscana sarà ancora più forte.

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