Zauberteatro: sull’Arno “Come in America”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 luglio 2007 14:34
Zauberteatro: sull’Arno “Come in America”

Lei, donna bellissima e passionale che passa le ore a pettinarsi ascoltando i consigli del padre politico.
Lui, rappresentante di pasta con una valigetta di coccodrillo ed una vespa che non parte mai.
Sono loro i protagonisti di “Come in America”, lo spettacolo itinerante sul fiume Arno a bordo degli antichi barchetti dei Renaioli promosso dallo Zauberteatro.
L’Arno è stato l’inizio di questa struggente storia d’amore e, come in una beffa, ne è stato anche la tragica fine.
Lo spavaldo Antonio, interpretato da un eccellente Fabio Mascagni, ha fatto di tutto per conquistare la difficile signorina di alto borgo interpretata da Silvia Guida.

E ci ha riuscito. Non le ha promesso perle come tutti gli altri, d'altronde “le perle stanno bene solo a chi non le ha”, ma le ha promesso tutto se stesso nel bene e nel male. Per lei ha rinunciato persino alla sua Carol Lombard, un’attrice americana morta negli anni 40 di cui teneva la foto nel portafoglio come una sorta di santino protettore. Lui che insegue l'America, un paese dei balocchi dove si può fare tutto gratis e dove tutto è in scatola.
Lei che insegue l’uomo perfetto che ovviamente non poteva essere diverso dal padre.
Una storia d’amore come tante, fatta di litigi e rappacificamenti, dove lui viene visto dalla famiglia di lei come un “caprone cafone” e dove lei viene vista dalla famiglia di lui come una “gatta morta”, dove a lui esce la voce da ragazzino nei momenti importanti e dove lei non fa altro che acconciarsi i capelli.
La data del matrimonio è ormai fissata e la giovane futura sposa inizia mesi prima a fare su e giù per la navata della chiesa cercando la perfetta tonalità per dire “si, lo voglio” e scombussolando con la sua bellezza perfino il parroco.
Ma inizia a piovere.

E piove per giorni interi. Lei è costretta ad appendere il suo bel vestito da sposa ad un lampadario facendolo sembrare una campana bianca in mezzo ad una stanza ormai allagata.
L’alluvione del 1966 si porta via la storia di questi due giovani innamorati proprio il giorno delle loro nozze.
Le loro anime continuano però a rincorrersi per quelle acque che le hanno fatte innamorare e continuano a raccontare ai passanti disposti ad ascoltare quel sentimento che tanto le ha fatto sentire vive.
Il testo è nato nel 2003 dalla sapiente penna di Manuela Critelli ed ha raccolto talmente tanto successo che Rai Doc, il canale culturale del digitale terrestre Rai, ha deciso di trasmetterlo integralmente nel programma “Teatro Italia”.
I barchetti dei Renaioli accoglieranno ancora tutti coloro che vorranno sentire questo racconto il 25, 26 e 27 luglio dall’imbarco in fondo a Piazza Mentana alle ore 21:30.
Da domani, 26 luglio, fino a sabato 28, a Villa Fabbricotti sarà di scena "ARIANNA E IL LABIRINTO" di Paolo Lelli.

Lo spettacolo, nuova produzione di Zauberteatro in collaborazione con Odéia, prende spunto dalle leggende e i miti che ruotano intorno alla figura di Arianna e del luogo magico e misterioso a lei legato. Il testo di Paolo Lelli, che cura anche la regia dello spettacolo, è stato edito dalla storica casa editrice fiorentina Nerbini.

Virginia Friggeri

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