Storia di un’amicizia: Mitterrand e Cortona

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 luglio 2007 01:00
Storia di un’amicizia: Mitterrand e Cortona

Firenze – “Francois Mitterrand è stato un grande uomo di Stato, e anche un amico di Cortona e della Toscana, perché molti sono i tratti che lo unicono a questa terra: l’attenzione al mondo del lavoro, l’impegno per le libertà individuali, per l’abolizione della pena di morte”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini, che oggi alle 10,30 sarà alla Sala consiliare di Cortona (Arezzo), per la presentazione del volume “Francois Mitterrand e Cortona – Storia di un’amicizia”, di Nicola Caldarone.

Il libro, che reca la testimonianza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ripercorre la storia del gemellaggio (1962) tra la cittadina toscana e Chateau-Chinon, la città di cui fu sindaco il due volte Presidente della Repubblica Francese. “Mitterrand – ricorda Nencini - fu un partigiano dell’Europa, e l’amicizia con Cortona richiama anche la convinta proiezione europeista della Toscana, per un’Unione delle comunità”.
Alla cerimonia nella Sala consiliare parteciperà anche uno dei protagonisti del rapporto tra Mitterrand e Cortona, Ilio Pasqui, oggi consigliere regionale ds.

Pasqui, che anche uno dei protagonisti citati nel libro di Caldarone, per dieci anni è stato assessore e per nove sindaco di Cortona. Di quell’esperienza cita episodi, fatti e soprattutto emozioni legate al rapporto con lo statista francese. “Poco prima della fine del suo secondo mandato presidenziale – ricorda – oramai gravemente malato, ricevette all’Eliseo una delegazione composta di cittadini cortonesi e di cittadini di Chateau-Chinon, per rinverdire un’amicizia che durava da anni e per celebrare un gemellaggio che aveva attraversato, nel tempo, tutta la sua storia politica”.

In quell’occasione Pasqui gli regalò una stampa del Bargello: “Mitterrand la rinobbe immediatamente”; riconobbe, cioè, il luogo dove per l’ultima volta furono custoditi strumenti di tortura e di morte. Il “luogo simbolo” dove lo scorso febbraio il Consiglio regionale ha tenuto un convegno internazionale per sostenere la Moratoria contro la pena capitale. Una delle battaglie di Mitterrand, il presidente che fece eliminare la pena di morte dal codice penale francese.

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