Fiesta Rock: martedì 3 luglio Elio e le Storie Tese all'Ippodromo Le Mulina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 luglio 2007 13:40
Fiesta Rock: martedì 3 luglio Elio e le Storie Tese all'Ippodromo Le Mulina

Dopo il successo di “Cicciput”, l'uscita del libro "Animali spiaccicati", i fortunatissimi spettacoli teatrali con Claudio Bisio, l'iniziativa dei cd "brulé" – i compact disc che contengono la registrazione del concerto appena terminato – arrivano a Firenze martedì 3 luglio presso l'ippodromo Le Mulina (parco delle Cascine, inizio ore 21, ingresso 13 euro) ELIO & LE STORIE TESE a presentare i brani del nuovo album in uscita in autunno. Il repertorio degli eterni ragazzi di "Italia sì Italia no" comprenderà canzoni di ogni età e provenienza: dai grandi classici 1989-2007, ai brani nuovi di zecca tratti dal disco di prossima uscita e proposti in anteprima nazionale in questo "Emozioni fortissime Tour".

Accontentati quindi sia gli spettatori nostalgici che potranno cantare “Uomini col borsello”, “Disco music”, “Essere donna oggi”, sia il pubblico avido di novità che che potrà gustare inediti del calibro di “Gargaroz”, “Amico Cheyenne dove scappi” e molte altre ancora. Non mancherà naturalmente la presenza scenica di Mangoni che punteggierà il concerto con i suoi numeri di canto, lap-dance e ani-mazione.
A fine serata disponibili gli ormai proverbiali CD brulé© con la registrazione del concerto appena terminato.

I compact disc verranno masterizzati e resi subito disponibili all’acquisto con tanto di copertina a colori. CD brulé© è disponibile a richiesta anche su penna USB o caricato direttamente sul lettore mp3.
Dalle ore 19 alle 1, disponibile bus navetta gratuito che dal parcheggio auto/moto in piazzale del Re effettuerà collegamento a rotazione continua con l'ippodromo Le Mulina.
Apertura cancelli ore 19, con possibilità di cenare presso i 3 bar o il ristorante che a prezzi popolari servirà specialità etniche di carne cucinata alla brace: dal churrasco brasiliano (carne bianca e rossa cucinata su maxi spiedi e servita tagliata a fette) ai veri wurstel tedeschi, da hamburger a bistecche.



ELIO E LE STORIE TESE
Suoni, avanspettacolo e goliardia. Sono irriverenti, unici e piacciono a mamme e bambini: sono Elio e le Storie Tese! Una band mito che va oltre la musica e i cui componenti sono anche conduttori radiofonici, editori, autori per teatro, cinema e televisione, attori, scrittori, giocatori e presidenti di una squadra di baseball.

La storia
Il gruppo Elio e le Storie Tese nasce a Milano nel 1980 ad opera del cantante Elio Belisari. La formazione che si esibisce nel primo concerto tenutosi nel luglio 1980 alla festa del CAF San Siro, davanti a un pubblico di una decina di pensionati, è composta da Elio (chitarra e voce), Cortellino (basso) e Zuffellato (batteria).

A Cortellino succederà Chiosco e poi Scaffale, fino all’arrivo nell’85 di Faso, oltre il quale non è davvero possibile andare. Zuffellato lascerà il posto a Cosma e poi, dall’entrata di Rocco Tanica nel 1982 fino all’arrivo di Christian Meyer nel 1988, il "posto" scompare, sostituito dalla più economica e meno ingombrante batteria elettronica Drumulator, del quale i frequentatori del Magia Music Meeting di via Salutati ricordano i divertenti siparietti, ogni tre canzoni, per ingannare l’attesa del caricamento della song da registratore a cassetta.

All’inizio Elio, oltre a cantare, è anche il chitarrista del gruppo poi, quando nell’84 arriva una delle migliori chitarre rock della piazza milanese, Cesareo, preferisce dedicarsi a fare il frontman a tempo pieno con misuratissime incursioni di flauto traverso. Nel 1988, la bravura e la verve di Christian Meyer hanno ragione della Drumulator e, più o meno contemporaneamente, entra nel gruppo Feiez: canta, suona le percussioni, il sax, la chitarra, fa ridere, il tutto a livello Elio e le Storie Tese.

Nel 1992, all’inizio per volontà di Elio e, ben presto, per acclamazione, entra a far parte della band (pur rimanendo, come dice Elio, “un artista a sé”) Mangoni: compagno di classe di Elio stesso al liceo, chiamato a fare se stesso sul palco (un pirla, icona definitiva del pirla che è in ciascuno di noi) pur essendo nel frattempo diventato marito e padre amorevole nonché stimato architetto (autore, tra l’altro della “Mangoni Tower” di via Nervesa, facilmente visibile a chi transita sul cavalcavia da Piazzale Bologna a Piazzale Cuoco, guardando verso sinistra).

Ultimo arrivato, nel 1999, Jantoman o, come sempre più a furor di popolo sembra accreditarsi, “Uomo” che, in simbiosi perfetta con Rocco Tanica, condivide le numerose e complesse parti di tastiera e costituisce il “polo tecnologico” di Elio e le Storie Tese, in continua dialettica con il versante “analogico” di Faso, Meyer e Cesareo, i performer puri del gruppo.

I successi
Dal 1980 al 1988, Elio e le Storie Tese si dedicano a diventare fenomeno di culto a Milano e zone limitrofe, con un certo successo, se si considera che nell'88 senza aver mai pubblicato un disco richiamano oltre 4.000 spettatori paganti al Teatro Ciak in una settimana di concerti con il tutto esaurito.

Nel 1989 esce "Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu", il loro primo album, che vende di botto 100.000 copie, seguito nei 14 anni successivi da 7 album ufficiali tra cui 2 live. Nel 1990 stabiliscono il record mondiale dell'epoca per la canzone più lunga, suonando dal vivo per 12 ore di seguito lo stesso brano, "Ti Amo", con testo inventato da Elio al momento. Nel 1991 suonano al concerto del 1° Maggio in Piazza San Giovanni e vengono censurati in diretta RAI: avevano improvvisato un rap dedicato agli scandali insabbiati della Prima Repubblica.

Meno di due anni dopo Mario Chiesa veniva sorpreso a gettare banconote nel wc del suo ufficio al Pio Albergo Trivulzio. Il resto è storia. Nel 1992 il loro singolo "Pipppero", con la partecipazione de "Le Mystère des voix bulgares", è primo in classifica per sei settimane. Nel 1996 partecipano al Festival di San Remo che vincono piazzandosi al secondo posto, miracolo tutto italiano, ma quelle 4 esibizioni sono già storia della televisione. "La terra dei cachi" è primo in classifica per 8 settimane e l'album "Eat The Phikis" vende oltre 200.000 copie.

Folgorato da quelle performance, Rocco Siffredi li chiama a partecipare alla sua produzione più ambiziosa, "Rocco e le Storie Tese", di cui firmano anche la colonna sonora, suonata da Rocco Tanica in tempo reale durante il montaggio. Alla fine del 1998 Feiez muore colpito da ictus, durante un concerto. Nel 1999 vengono premiati a Dublino come "Best Italian Act" agli European Music Awards di MTV. Nel 2003 vengono premiati a Milano come "miglior videoclip" agli Italian Music Awards della F.I.M.I.

Tutti gli album da loro pubblicati sono diventati "Disco d'Oro" in Italia. Come se tutto ciò già non bastasse a far urlare allo spreco, in una scena musicale come quella italiana, Elio e le Storie Tese hanno un dono che li rende semplicemente unici: la capacità di analizzare e rappresentare magistralmente nelle loro canzoni i luoghi comuni, i tic inconfessabili, i vizi personali e collettivi della nazione, in una chiave al tempo raffinatissima e fortemente popolare.

Le Attività
Elio e le Storie Tese non fanno solo i membri di Elio e le Storie Tese e non fanno solo i musicisti.

In parte come gruppo, spesso come attività individuale, sono anche performer, arrangiatori e/o produttori artistici in produzioni di colleghi, conduttori radiofonici, editori di siti internet, autori per il teatro, il cinema e la televisione, attori, autori di libri, giocatori, presidenti di squadra e commentatori televisivi di baseball, tifosi dell’Inter: insomma ”non proprio i primi della lista ma neanche gli ultimi degli stronzi”, per citare loro stessi. Tra le attività extramusicali, vanno ricordati i dieci anni di "Cordialmente" il programma cult condotto insieme a Linus su Radio Deejay, "Virgelio", versione eliana di Virgilio lanciata nel 1999 e appena ristrutturata, e "La posta del cuoricino", una rubrica di risposte non richieste a interrogativi di non-lettori del free-press edito da Studenti.it.

Il resto è una serie davvero sterminata di collaborazioni, individuali o di gruppo, con i più disparati nomi del pop italiano - da De André a Casadei, da Baglioni a Silvestri, Da Rocco Siffredi a Raffaella Carrà - e con la crema del teatro comico italiano cresciuto intorno a Zelig e a Mai dire Gol (di cui hanno prodotto 5 sigle): Bisio, Crozza, Cortellesi, per citarne alcuni.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza