DOC, DOCG, DOP e IGT: gli Italiani non sanno che differenza c'è

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 maggio 2007 14:46
DOC, DOCG, DOP e IGT: gli Italiani non sanno che differenza c'è

Acronimi come DOC, DOCG ma anche DOP e IGT hanno ormai da tempo raggiunto un buon livello di notorietà. Ma se si chiede agli Italiani cosa differenzia un prodotto certificato da un altro che non lo è, allora il discorso cambia radicalmente. A fronte di un ottimo 90% di intervistati che ha sentito parlare della sigla DOP, solo una sparuta minoranza, il 5%, è in grado di spiegare il valore aggiunto che questa sigla dovrebbe dare al prodotto sul quale è apposta. E’ quanto emerge da un sondaggio commissionato dal Consorzio Olio DOP Chianti Classico e che sarà presentato a Firenze, presso la Gipsoteca dell’Istituto dell’Arte di Porta Romana (Piazzale Porta Romana, 9), sabato 12 maggio alle ore 11.00. Il tutto nel corso di un incontro che avrà come argomento principale la “Comunicazione della Qualità” e che vedrà l’intervento di numerosi addetti ai lavori e di un nutrito drappello di alcuni dei più notii nomi del giornalismo di settore.

Il Forum sarà uno dei momenti più attesi del Banco d’Assaggio dell'olio delle DOP italiane, appuntamento che, giunto alla sua 3a edizione, è diventato uno dei momenti di incontro più importanti tra quelli che riguardano coloro che operano nel settore olivicolo. L’iniziativa, che gode del patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, ha il grande pregio di rappresentare ogni anno una fondamentale occasione di confronto sui principali temi che concernono il comparto. “Nelle prime due edizione - afferma Carlo Salvadori, Presidente del Consorzio Olio DOP Chianti Classico - abbiamo accentrato la nostra attenzione sulle problematiche inerenti le diverse realtà consortili e sul delicato aspetto legislativo legato al mondo dell’olio extravergine.

Per il 2007 ci è sembrato giusto puntare i riflettori sulla conoscenza che gli Italiani hanno della produzione di qualità e, di conseguenza, sul ruolo che i media hanno in tal senso”. Non a caso l’incontro di sabato 12 vedrà impegnati, oltre a istituzioni e addetti ai lavori, anche importanti giornalisti di tv, radio e carta stampata. A loro, tra le altre cose, sarà chiesto anche di commentare i dati del sondaggio precedentemente citato. “Si tratta in effetti di dati interessanti, sui quali è necessario riflettere - sostiene Giuseppe Liberatore, Direttore del Consorzio Olio DOP Chianti Classico - Siamo il Paese che conta il maggior numero di prodotti certificati, a testimonianza di una tradizione e di una storia che non conoscono eguali, in questo campo.

Eppure abbiamo le idee assai confuse su cosa sia esattamente la certificazione e quale valore rappresenti per il consumatore”. Va inoltre ricordato che il dibattito sulla comunicazione e l’analisi del sondaggio saranno il momento finale di un’iniziativa che ha il suo momento fondamentale proprio nel panel di degustazione delle varie etichette inviate dai diversi Consorzi italiani. A guidare il gruppo di degustatori sarà Marco Oreggia, autore della guida internazionale sugli extravergine; a lui e alla sua squadra spetterà il compito di testare circa 200 etichette tra le quali verranno scelti i campioni più rappresentativi delle varie DOP che hanno aderito all’iniziativa. “Non si tratta di una gara - precisa lo stesso Oreggia - ma semplicemente di un riconoscimento che andrà a quei produttori che hanno mostrato la capacità di rappresentare al meglio le caratteristiche più tipiche del loro disciplinare di appartenenza”.

Un premio che andrà idealmente diviso tra tutti i produttori presenti come riconoscimento al loro impegno sul fronte della qualità e della tipicità.

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