Le contraddizioni della partecipazione in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 aprile 2007 00:52
Le contraddizioni della partecipazione in Toscana

La scorsa settimana il Consiglio Regionale ha discusso il documento preliminare alla legge sulla partecipazione e un’ampia maggioranza ha espresso parere positivo sul lavoro fin qui svolto e sugli indirizzi scaturiti. Nel corso del mese di aprile la Regione Toscana, con i suoi uffici, lavorerà alla stesura di una prima bozza di articolato che traduca in legge le indicazioni del documento preliminare. "Nel mese di giugno -spiega l’Assessore alle Riforme Istituzionali, Agostino Fragai- disponendo quindi di una vera e propria proposta di legge e non solo di indicazioni di principio, vorremmo riprendere i percorsi di partecipazione attiva attraverso due canali: uno, quello consueto e già previsto dalle vigenti leggi, con l’avvio della concertazione istituzionale (con le associazioni di comuni, province e comunità montane) e della concertazione generale (con i rappresentanti delle categorie socio-economiche).

L’altro è quello che vi coinvolge direttamente. Venerdì 8 giugno, alle ore 17 presso la Presidenza della Regione Toscana in Via Cavour 18 a Firenze, convocheremo tutti i rappresentanti di tavolo del Town Meeting (invieremo loro il materiale anticipatamente) e chiederemo loro di riunire o consultare i partecipanti del proprio tavolo tra il 15 e il 16 giugno. Naturalmente, la mia segreteria, gli uffici regionali e gli amici della Rete Nuovo Municipio, cercheranno di supportarli in questa attività".

La Giunta regionale, infatti, nei primi giorni di luglio, potrebbe approvare il progetto di legge da trasmettere al Consiglio che lo potrà definitivamente approvare entro la fine del 2007.
A Fiesole c'era anche Piero Fassino a parlare il 2 aprile scorso di Territorio,Cultura,Sviluppo presso la Fondazione Italianieuropei. La fulminea assemblea, convocata proprio di fronte all’area Garibaldi, a due passi dall’Auditorium e dalla Piazza Mino, oggetto delle numerose denunce del Comitato per Fiesole e del Coordinamento regionale dei Comitati toscani per la difesa del territorio, è iniziata alle 10 passate e all’una e mezzo era già finita.

A nessuno però doveva sfuggire il carattere riparatore di questo Concilio di amministratori, funzionari e urbanisti di area DS e Margherita nella “diocesi” fiesolana, dopo l’insulto di Alberto Asor Rosa che, qui vicino, l’11 marzo, aveva tenuto l’importante Convegno dei Comitati dei Cittadini. Affinché il rito godesse della massima sacralità era stato impedito il contraddittorio in aula agli infedeli (Comitati e Associazioni), mediante una perentoria dichiarazione del Sindaco Fabio Incatasciato: “Ascoltare sì, parlare no”.


"Di fronte ad un’iniziativa in gran parte costruita fra esponenti di partiti al governo locale e nazionale e che non ha ammesso non solo i Comitati dei cittadini, ma nessun interlocutore critico nei confronti delle lineee che si stanno adottando nel governo del territorio toscano -ribatte il coordinamento dei Comitati- abbiamo deciso di rimanere fuori dal palazzo, sulla strada: abbiamo così potuto incontrare altri cittadini che, nel giro di pochi metri potevano “apprezzare” un repertorio di “scempi” che inutilmente le nomenklature amministrative e politiche chiuse nel palazzo cercavano di trasfigurare, in un rito sacrale ed esorcistico, in esempi di buon governo".

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