Preiscrizioni nelle scuole superiori della provincia di Firenze: tra i giovani cresce la voglia di Liceo scientifico e classico

Redazione Nove da Firenze
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15 marzo 2007 14:32
Preiscrizioni nelle scuole superiori della provincia di Firenze: tra i giovani cresce la voglia di Liceo scientifico e classico

In vista dell’anno scolastico 2007/2008 non scatterà l’emergenza per soddisfare le richieste di iscrizione alle scuole superiori del territorio fiorentino. Grazie al notevole lavoro compiuto dall'Unità di crisi istituita dal Presidente della Provincia di Firenze proprio per affrontare l’impennata dei nuovi iscritti registrata nel 2006 (la Provincia investe 45.000.000 di Euro in edilizia scolastica), il nuovo anno si prospetta più tranquillo. Rispetto al 2006/2007 il dato relativo alle nuove iscrizioni si è stabilizzato.

In totale i ragazzi che entro la fine di gennaio si sono preiscritti a una scuola superiore del territorio fiorentino sono stati 7122 (in leggero calo rispetto allo scorso anno quando questo numero era stato di 7377).
Il calcolo, puramente teorico, della differenza di classi, mostra un +4 per il Liceo scientifico Rodolico, stesso incremento teorico per il Liceo classico Michelangelo. Addirittura un +5 classi per il Machiavelli-Capponi e +7 per l’alberghiero Saffi. Per quanto riguarda gli istituti tecnici, segno positivo per il Chini e Calamandrei che fanno registrare entrambi +4 classi.

Stessa cifra per il Ferraris Brunelleschi. L’istituto di istruzione superiore Vasari di Figline mostra un incremento teorico di +5 classi, mentre il Checchi di Fucecchio raggiunge quota +7.
Anche se una fetta rilevante dei nuovi iscritti – circa la metà – ha scelto un istituto tecnico o professionale, complessivamente questo tipo di formazione perde circa il 5% delle preiscrizioni.
Cresce invece la voglia di Liceo perché contemporaneamente aumentano sia gli studenti per gli scientifici che per i classici.

Questo per quanto riguarda la tendenza delle iscrizioni: da un punto di vista dell’organizzazione degli immobili, però, ciò non comporta un problema, poiché il numero dei nuovi iscritti ai licei e quello dei ragazzi che si diplomeranno quest’anno si equivalgono. Sono previsti ampliamenti su oltre il 25% degli istituti: l’istituto Balducci di Pontassieve, il Chino Chini di di Borgo San Lorenzo, il liceo Musicale di Villa Favard, il liceo scientifico Rodolico, l’istituto Enriques di CastelFiorentino, l’istituto V.

Checchi di Fucecchio. Altri ampliamenti sono pronti a partire: polo scolastico San Marcellino, Ferraris, Gramsci e Buontalenti.
Questo quanto è emerso nella conferenza stampa sulle preiscrizioni che si è svolta questa mattina a Palazzo Medici Riccardi. Nel corso dell’incontro con i giornalisti il Presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi, insieme all’assessore alla Pubblica istruzione Elisa Simoni e all’Assessore all’Edilizia scolastica Stefano Giorgetti, ha descritto il quadro che si profila per le scuole in vista del prossimo autunno.
"La situazione, così come si prospetta, ci rende abbastanza ottimisti - ha spiegato il presidente della Provincia Matteo Renzi.

- Con gli interventi che abbiamo già programmato da tempo nelle varie scuole dovremmo essere in grado di soddisfare pienamente le scelte dei vari indirizzi emerse dalle richieste degli studenti".
"In particolare per l’anno 2007/2008 - ha specificato l’assessore all’edilizia scolastica Stefano Giorgetti - abbiamo previsto una particolare attenzione per il Calamandrei, per il Castelnuovo, anche se in parte, per il Checchi di Fucecchio, poi per il Gramsci, per Machiavelli Capponi, Michelangelo, Elsa Morante, Rodolico, per le esigenze del Buontalenti e del polo di San Salvi e infine del Vasari”.
L’assessore alla Pubblica Istruzione, Elisa Simoni, ha quindi spiegato il meccanismo che indica per il prossimo anno un fabbisogno, puramente teorico, di 56 aule in più: “Questa ipotesi è il risultato di un raffronto tra le classi quinte che escono dall’anno scolastico in corso e le ipotetiche prime classi che si formeranno nell’anno 2007/2008.

Stiamo comunque considerando le possibili ipotesi di riorganizzazione e di riprogrammazione conseguenti alla proposta di innalzamento dell’obbligo scolastico, contenuta nella finanziaria 2007. Ipotesi che, ritengo, debba essere esplicitata all’interno del sistema scolastico. A questo proposito stiamo già lavorando con la Regione e con le altre Province, per impostare un lavoro condiviso finalizzato all’individuazione delle migliori soluzioni per combattere la dispersione scolastica e per favorire comunque una adeguata formazione di base e professionale per quegli studenti che decideranno di non proseguire nel percorso di studi, dopo l’assolvimento dell’obbligo”.

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