Un autovelox non concordato sulla Fi-Pi-Li: “Non possiamo tradire così la fiducia dei cittadini” scrive Matteo Renzi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 febbraio 2007 00:18
Un autovelox non concordato sulla Fi-Pi-Li: “Non possiamo tradire così la fiducia dei cittadini” scrive Matteo Renzi

Caro sindaco, gli automobilisti non sono polli da spennare. Se abbiamo firmato un’intesa per l’abbandono delle postazione mobili, cosa ci fanno sulla Fi.Pi.Li le pattuglie della Polizia Municipale con l’autovelox?
Questo, in sintesi, il senso di una lettera che il Presidente della Provincia di Firenze ha inviato al sindaco di San Miniato dopo che ieri, viaggiando in incognito, ha scorto alcuni vigili urbani in azione, mentre erano posizionati dietro alcune piante di un’area di servizio.
“Questa mattina, percorrendo con la mia auto privata la Fi.Pi.Li – scrive il Presidente della Provincia - ho assistito incredulo e sbigottito alla presenza, ben nascosta tra le piante dell’area di servizio di San Miniato, di una pattuglia della Polizia Municipale in azione con un rilevatore mobile di velocità, quando appena due giorni fa abbiamo presentato pubblicamente ai cittadini il progetto di installazione delle postazioni fisse, svillupatosi a seguito di un protocollo d’intesa sottoscritto da tutti Comuni, le Province interessate e la Regione Toscana, che prevede solo impianti fissi di rilevazione della velocità sulla Firenze-Pisa-Livorno escludendo l’utilizzo di postazioni mobili, salvo accordo diverso con la Provincia di Firenze qualora emerga la necessità di potenziare i controlli al fine di migliorare la sicurezza della strada”.

“Non mi risulta che siano stati presi accordi in questo senso” precisa il Presidente Matteo Renzi nella lettera inviata al Sindaco di San Miniato.
“Considero la presenza di postazioni mobili non concordate un fatto molto grave – aggiunge Matteo Renzi nel suo messaggio – perchè vìola il rapporto di fiducia che abbiamo voluto instaurare con gli utenti della Sgc Fi.Pi.Li. Come amministratori siamo chiamati a dare l’immagine di uno Stato moderno e non borbonico. Le multe con l’autovelox non possono essere lo strumento per risolvere i problemi della finanza locale.

Mi chiedo e ti chiedo fino a quando potremo continuare a presentare ai cittadini provvedimenti, intese e accordi che per primi non siamo in grado di rispettare?”
“Mi chiedo e ti chiedo – conclude il Presidente della Provincia di Firenze nella sua lettera – fino a quando potremo continuare a considerare gli automobilisti dei polli da spennare e non delle persone responsabili da coinvolgere nella questione della sicurezza stradale?”

Il sindaco di San Miniato, Angelo Frosoni, replica dicendo che: “Secondo il protocollo d’intesa che abbiamo sottoscritto, fino a quando gli autovelox fissi previsti non saranno installati, è legittimo che i Comuni attraversati dalla superstrada continuino nella loro lotta contro l’alta velocità”.

“Aggiungo –dice Frosini- che in un comunicato della Provincia di Firenze del 31 gennaio scorso, si legge che gli autovelox saranno tutti istallati nel giro di tre settimane e diventeranno attivi dopo un breve periodo di sperimentazione di un mese al massimo. Con l’attivazione delle postazioni fisse, si legge nel medesimo comunicato, sarà abbandonato l’uso delle postazioni mobili. L’articolo 4 del protocollo d’intesa al proposito parla chiaro. Quindi il nostro Comune è nel suo pieno diritto di proseguire la maggior sicurezza possibile nel tratto di superstrada che l’attraversa, un impegno che anche il presidente della Provincia di Firenze dovrebbe riconoscerci, invece di farsi trascinare in facili dichiarazioni dal sapore demagogico”.

“Aggiungo –prosegue il sindaco di San Miniato- che la stessa Provincia di Firenze ha sottolineato, nel medesimo comunicato, che da un’analisi accurata degli incidenti stradali che si sono verificati dal 2000 al 2006 sulla FiPiLi, portata a termine dai tecnici della Provincia, si deduce che esiste un trend decrescente nella mortalità in superstrada e che oltre il 40% degli incidenti di cui è nota la dinamica è direttamente legato alla eccessiva velocità. In dettaglio, i dati sugli incidenti mostrano che il numero di morti si è ridotto dai circa dieci l’anno del 2001-2002 ai tre del 2006.

Ciò è sicuramente dovuto alla presenza dei cantieri e al forte aumento della sorveglianza stradale legato all’operazione Fipilissima, che hanno indotto gli utenti ad una guida più prudente. Quindi, Renzi, invece di cercare facili consensi dovrebbe elogiare il Comune di San Miniato perché contribuisce a perseguire un obiettivo che la sua provincia ha fatto proprio”.

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