Un osservatorio astronomico nella Chiesa di Santa Maria Novella
Galileo e gli scienziati nell’Accademia della Crusca: venerdì 22 dicembre -ore 17.00- al Saloncino del Teatro della Pergola

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 dicembre 2006 15:34
Un osservatorio astronomico nella Chiesa di Santa Maria Novella<BR>Galileo e gli scienziati nell’Accademia della Crusca: venerdì 22 dicembre -ore 17.00- al Saloncino del Teatro della Pergola

Firenze, 20 dicembre 2006 - Venerdì 22 dicembre alle 11 - prossimo solstizio d'inverno - avrà luogo, all'interno della Basilica di Santa Maria Novella a Firenze, la presentazione del volume di Simone Bartolini I fori gnomonici di Egnazio Danti in Santa Maria Novella (ed. Polistampa, pp. 96, euro 12). Pubblicato in occasione della posa dei marmi solstiziali nella Basilica, il libro è il diciassettesimo titolo della collana «Testi e Studi» diretta da Roberto Lunardi. L'evento sarà coordinato dal professor Thomas B.

Settle del Museo di Storia della Scienza di Firenze e vedrà la partecipazione dell'Autore e dell'Editore.
Dopo 431 anni è stato restaurato e ripristinato l'apparato gnomonico usato da Egnazio Danti, cosmografo del granduca di Toscana, come strumento di indagine astronomica. In pochi sanno che la Basilica di Santa Maria Novella, spesso mèta di molti turisti appassionati del Rinascimento fiorentino, fu utilizzata anche come grande osservatorio astronomico, poiché sulla sua facciata sono presenti due fori gnomonici realizzati dallo stesso Danti nel 1575.

All'interno della chiesa filtrano due fasci di luce che battono sul pavimento, ove un tempo erano presenti dei mrmi indicanti gli equinozi e il solstizio invernale. Danti, sollecitato dal granduca Cosimo I de' Medici, intraprese un progetto di ricerca che si augurava potesse fornire precise misurazioni per i molteplici parametri astronomici che riteneva fossero imprescindibili alla riforma del calendario. L'intento dello studioso fiorentino era quello di misurare l'esatta durata dell'anno rispetto a due momenti astronomici particolari: l'equinozio di primavera e il solstizio invernale.

In Santa Maria Novella, con le sue prime osservazioni, gettò le basi sul futuro utilizzo all'interno di una chiesa della meridiana, che per i successivi due secoli fu impiegata come strumento di indagine scientifica.
Simone Bartolini, cartografo presso l'Istituto Geografico Militare, da oltre dieci anni si dedica con passione allo studio della gnomonica. A luisi deve la prestigiosa realizzazione del complesso gnomonico situato nel parco pubblico del monastero buddista di Chi Lin a Hong Kong, costituito da una fontana in marmo sostenuta da un basamento ottagonale ove sono incisi 8 quadranti, sui quali è possibile leggere l'ora tramite Sole e Luna, le coordinate astronomiche del Sole, i periodi dello zodiaco cinese e occidentale.
Nel volume appena edito Bartolini prende in esame la figura di frate Egnazio Danti O.P., il suo rapporto con Santa Maria Novella e gli strumenti da lui progettati e in parte ivi collocati.

Nell'ambito di questo lavoro sono stati rimisurati i fori gnomonici per ritrovare l'antica posizione del marmo solstiziale e per collocare un nuovo marmo relativo all'attuale solstizio d'inverno; tutto ciò attenendosi ai principi dell'astronomia propri della Firenze del tardo XVI secolo. L'pparato gnomonico viene per così dire tarato e reso pronto per un utilizzo di sicuro impatto didattico sia per la scienza che per la storia.

Fin dall’inizio della sua storia l’Accademia della Crusca ha coinvolto nelle sue attività anche importanti scienziati italiani (e danesi, svedesi, polacchi, tedeschi): da Galileo a Torricelli, Redi e Magalotti nel ’600, fino al geologo Stoppani, descrittore del paesaggio italiano, e all’astronomo Schiaparelli, studioso della superficie di Marte, divenuti accademici l’uno nel 1881, l’altro nel 1907
Mentre in Crusca si preparava il famoso Vocabolario, che uscì in prima edizione nel 1612, le nuove scienze sperimentali facevano grandi passi avanti: nuove idee richiedevano un linguaggio preciso e pregnante, radicato nella lingua viva, e gli Accademici furono pronti, grazie alla collaborazione degli scienziati che erano tra loro, ad accogliere questo nuovo filone che si andava formando nella lingua italiana.


In vista delle prossime celebrazioni delle grandi scoperte astronomiche di Galileo, l’Accademia della Crusca ha avviato studi che riportano alla luce il fecondo nesso, presente anche nella propria tradizione, tra i due rami della ricerca scientifica. Con il sostegno dell’Associazione degli “Amici dell’Accademia” e per generosa offerta delle edizioni ERA di Varese, l’Accademia ha realizzato per il 2007 un calendario di grande formato e riccamente illustrato, che ricorda le figure di 13 scienziati, scelti tra gli oltre 60 che furono tra le sue file.

Ritratti, dipinti, incisioni, frontespizi, emblemi scorreranno davanti agli occhi di chi volgerà queste pagine, di mese in mese, fino a tutto il gennaio 2008. In un testo introduttivo l’accademica Maria Luisa Altieri Biagi ha tracciato un rapido profilo di storia della scienza italiana nella prospettiva della storia della lingua.
Vengono ora presentate altre due recentissime pubblicazioni dell’Accademia, dedicate a un ampio pubblico, una a quello particolare della scuola.
Il volume “Chi vuol esser lieto, sia”, con dvd realizzato dall’indire, raccoglie testi della letteratura giocosa italiana dal XIII al XX secolo, disposti in percorsi tra amore, feste, banchetti e divertimenti, celebrati talora in seno all’Accademia: temi qui rievocati anche con visualizzazioni di paesaggi e opere d’arte, recitazioni (le voci sono di Paolo Poli, Virginio Gazzolo, Michela Ferroni, Amerigo Fontani, Maria Teresa Pintus e Vincenzo Versari) e intermezzi musicali (di Stefano Albarello e Gianfranco Russo).

Amerigo Fontani reciterà, nel corso della serata, alcuni dei testi più piacevoli.
Il cofanetto Insegnare italiano: modelli per lo studio della lingua racchiude, in tre dvd e un cd, la registrazione delle lezioni ed esercitazioni didattiche tenute in Accademia (da Francesco Sabatini, Maria G. Lo Duca e Stefania Stefanelli) per un seminario di aggiornamento dei docenti della Toscana, realizzato d’intesa con la Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale.
Per iniziativa dell’Associazione Amici dell’Accademia della Crusca (info: 055-45.14.48, ore 9-13), con la generosa collaborazione del Teatro della Pergola e il sostegno di INA-Assitalia di Firenze.

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