Giovedì pesentazione agli Innocenti del volume 4 Novembre 1966: l'alluvione a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 ottobre 2006 13:59
Giovedì pesentazione agli Innocenti del volume <I>4 Novembre 1966: l'alluvione a Firenze</I>

Firenze, 31 ottobre 2006- E’ stato presentato oggi, nella Sala Affreschi della Mediateca Regionale Toscana, il libro del Colonnello Vincenzo Liguori Io, la città, il fiume… accadde tutto all’improvviso…ma oggi la verità, edizioni Corrado Tedeschi, un’opera che si inscrive nelle celebrazioni del quarantennale dell’alluvione di Firenze del 1966.
Il libro, come indica l’autore nel titolo, fa un’operazione verità su un tema sul quale si è molto scritto e detto, spesso con retorica, per riportare alla luce le proprie memorie personali, vissute da protagonista in qualità di Colonnello dell’artiglieria in servizio in quei tragici giorni, documenti tratti dall’Archivio di Stato e dalla Prefettura di Arezzo relativi al grido di allarme delle zone alluvionate a partire dai giorni immediatamente precedenti la grande piena dell’Arno.


Sono intervenuti alla presentazione, oltre l’autore, Erasmo D’Angelis, presidente della commissione Ambiente della Regione Toscana, che ha sottolineato come questo tipo di opere servano ad acquisire coscienza sulla pericolosità dell'Arno, in caso di piogge eccezionali, per la città di Firenze e dintorni; l’Editore Corrado Tedeschi, che ha spiegato la scelta di editare il libro come un omaggio alla città di Firenze da parte di un editore fiorentino doc; e Ugo di Tullio, Presidente della Mediateca.
Il libro, insieme ad un cd rom con i documenti digitalizzati e una novella per avvicinare i bambini alla storia dell’alluvione, è in vendita presso le edicole a 15 euro.

A quarant'anni dall'alluvione che colpì Firenze, anche l'Istituto degli Innocenti partecipa alle iniziative che la città dedica all'anniversario di quel terribile evento.

E lo fa perché ritiene importante conservare la memoria della distruzione che toccò anche lo storico Spedale dei fanciulli ma, anche, ricordare il generoso aiuto che tutto il mondo seppe offrirci per tornare alla normalità.
Giovedì 2 novembre, alle 12, nel Salone Brunelleschi dell'Istituto verrà presentato "4 Novembre 1966. L'alluvione di Firenze", uno libro che testimonia quei tragici momenti ed è un omaggio ai fiorentini e a tutti coloro, dalle autorità agli "angeli del fango", che col loro impegno contribuirono a risollevare Firenze, ridonandole la sua antica bellezza.
Interverranno all'incontro il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini, la presidente dell'Istituto degli Innocenti, Alessandra Maggi e Antonietta Risolo, editore.

Nel corso della presentazione verranno proiettate foto dell'alluvione.
Edito da Ibiskos Editrice Risolo, il volume è un documento unico. Ne sono autori i giornalisti Silvia Messeri e Sandro Pintus. Contiene una cronaca fotografica con ben 90 immagini originali, alcune delle quali inedite. Il 4 novembre ed i giorni che seguirono vennero "fermati" da fotogiornalisti degli anni '60 (New Press Photo, Red Giorgetti e Torrini Fotogiornalismo) che lavoravano per i maggiori quotidiani e agenzie (Ansa, La Nazione, Paese Sera, L'Unità).
Le immagini sono accompagnate da testimonianze eccellenti di persone che intervennero per salvare Firenze dalla distruzione e portarono la solidarietà internazionale.

Tra queste il senatore USA, Ted Kennedy, Umberto Baldini, all'epoca direttore del gabinetto Restauri della Soprintendenza, Annamaria Petrioli Tofani (già direttrice degli Uffizi), i coniugi Susanne e Helmut Kortan (Accademia di Belle Arti di Vienna), Alfio Del Serra (restauratore della Venere del Botticelli e altre opere di Leonardo, Giotto e così via) e tutti i ragazzi che, innamorati di Firenze e della sua arte, accorsero da ogni angolo del mondo per strappare, in una corsa contro il tempo, le opere d'arte alla rovina totale.
Il volume, bilingue (italiano/inglese), si apre con le note introduttive dell'onorevole Enrico Ferri e del Presidente della Regione Toscana, Claudio Martini e continua con una prefazione dello storico Enrico Nistri.
Il libro riporta ciò che nessuno potrà mai dimenticare.

Alle ore 5,30 di quel giorno l'Arno, gonfio di acqua scura e fangosa, tracimò dalle spallette invadendo strade, vicoli, cortili, case, botteghe artigiane, negozi, cantine, uffici, musei, chiese, biblioteche. Il livello, in certe zone, toccò gli 11 metri. Mischiandosi a detriti e nafta, il fiume inondò la città e travolse quel che trovava sul proprio cammino. Conseguenze e danni enormi sia per la popolazione che per il patrimonio artistico ed architettonico.
Lungo tutto il corso dell'Arno le campagne circostanti restarono allagate per giorni ed i comuni minori isolati e gravemente danneggiati.

Grazie all'aiuto di volontari arrivati da tutta Italia e dall'estero, le opere d'arte furono in molti casi salvate e recuperate e Firenze tornò alla normalità in un lasso di tempo relativamente breve, viste le circostanze. Fu qualcosa di epocale. Il tragico evento divenne rara occasione d'incontro e scambio fra esperti e specialisti, che fecero di Firenze un centro mondiale del restauro.
Fu probabilmente il primo caso di globalizzazione in cui Arte e Storia furono visti come patrimonio dell'Umanità, superando confini e Nazioni.

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