Un nuovo fondo per le energie rinnovabili

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 ottobre 2006 17:31
Un nuovo fondo per le energie rinnovabili

di Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana

La produzione di energia da fonti rinnovabili (vento, sole, acqua, biomasse, geotermia) rappresenta l’alternativa ecologica del futuro al petrolio, che, oltre ad essere una risorsa destinata ad esaurirsi, è inquinante e costosa. La Toscana detiene il primato italiano nella produzione di energia pulita: le fonti rinnovabili contribuiscono per il 33% al fabbisogno di energia elettrica (era l’8% fino al 2000), in gran parte grazie alla geotermia.

Il nostro obiettivo è arrivare al 50% entro il 2012. Un obiettivo al quale stiamo lavorando: il Prs prevede un investimento sull’energia, tra fondi comunitari e fondi regionali, di almeno 14 milioni di euro l’anno da qui al 2010. Vogliamo produrre da soli l’energia che consumiamo, sfruttando la geotermia, le biomasse, l’eolico, il solare, i biocarburanti e le potenzialità idroelettriche del nostro territorio. Venerdì firmeremo un accordo, che coinvolge le maggiori banche presenti in Toscana, che prevede l’istituzione di un fondo di garanzia a cui potranno accedere imprese, istituzioni e – novità assoluta – privati cittadini intenzionati ad investire sull’ecoefficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili.

È un'ulteriore iniziativa che si aggiunge a quelle già attive in Toscana per favorire la produzione di energia pulita e sicura. Penso ad esempio agli incentivi per l’installazione dei pannelli solari, per i quali la Regione concede un contributo del 20% sui costi di investimento. Dal 2000 al 2005 abbiamo impegnato 3,9 milioni per 40 mila metri quadrati di pannelli installati, che hanno permesso un abbattimento delle emissioni di anidride carbonica per circa 5754 tonnellate l’anno. Il programma solare termico è stato recentemente rifinanziato per 200 mila euro.

Penso al progetto idrogeno, per il quale abbiamo investito 2 milioni di euro in tre anni per il finanziamento di progetti dimostrativi nel settore manifatturiero o nel campo dei trasporti urbani. Il progetto è finalizzato a promuovere in Toscana attività legate alla produzione, stoccaggio e distribuzione dell’idrogeno, attraverso l’utilizzo di risorse rinnovabili. Ed infine, penso agli interventi previsti per la riduzione delle emissioni che consentiranno un risparmio di 5,9 milioni di tonnellate di Co2.

Fra questi voglio ricordare la riconversione delle centrali termoelettriche di Cavriglia e Livorno da olio combustibile a ciclo combinato a gas; la campagna per il rinnovo delle caldaie di case private e uffici; la riduzione della quantità di rifiuti in discarica; gli interventi sugli usi energetici industriali. In questo modo, oltre a incrementare la produzione di energia attraverso fonti alternative al petrolio, diamo un ulteriore contributo alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica, così come previsto dal protocollo di Kyoto.

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