Chianti d’autunno: dal 1° al 12 novembre alla riscoperta della tradizione e del gusto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 ottobre 2006 18:56
Chianti d’autunno: dal 1° al 12  novembre alla riscoperta della tradizione e del gusto

17 ottobre 2006- “Chianti d’autunno: fra sacro e profano” si rinnova e punta sull’autenticità. Grandi protagonisti dell’edizione 2006 saranno i vini del Chianti Classico, con le degustazioni “Andar per castelli, e i cibi della tradizione, col circuito gastronomico “Quinto quarto e dintorni”.

Dopo il successo dello scorso anno, gli otto comuni del territorio chiantigiano (Barberino Val d’Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti, San Casciano Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa), diviso fra le province di Firenze e Siena, ripropongono ai turisti un viaggio nel territorio e nel gusto.



Dal 1 al 12 novembre si potranno vivere momenti esclusivi in uno dei luoghi più noti e più belli del mondo.
“Chianti d’autunno: fra sacro e profano” 2006 si rinnova anche nella formula.

Dopo il Vinsanto, che è stato protagonista dell’edizione 2005, è la volta del Chianti Classico, degustato nei Castelli da sogno del Chianti. Si tratta di castelli che hanno fatto la storia di un territorio e del suo prodotto principe.

Dal 1 al 12 novembre sarà possibile “Andar per Castelli” e partecipare a degustazioni verticali, curate da Enoteca Italiana, di alcuni dei migliori Chianti Classico in produzione, nei castelli che danno l’etichetta al prezioso elisir toscano.


Queste le aziende che aderiscono a “Chianti d’Autunno 2006”: Castello di Monsanto, Barberino Val d’Elsa; Tenuta di Lilliano, Castellina in Chianti; Castell’in Villa, Castelnuovo Berardenga; Castello di Brolio e Castello di Meleto, Gaiole in Chianti; Castello di Verrazzano, Greve in Chianti; Castello di Albola, Radda in Chianti; Castello di Bibbione, San Casciano Val di Pesa; Tenute Antinori, Tavarnelle Val di Pesa.

“Chianti d’Autunno” è andare alla scoperta dei sapori e dei profumi della campagna toscana, ma anche riscoprire le due anime del Chianti: quella “sacra” e quella “profana”.


Per questo sono in programma spettacoli dal tema religioso e altri “profani”, con novelle tratte dal “Decameron” di Boccaccio e molte altre sorprese.

Dal teatro, alla piazza, si passa ai ristoranti, con il circuito gastronomico, “Quinto Quarto e dintorni”, che vede coinvolti più di cinquanta ristoranti su tutto il territorio chiantigiano.
Per dieci giorni si potranno gustare i piatti tipici della tradizione con menù a prezzi trasparenti, difficilmente disponibili negli altri periodi dell’anno.

Il cosiddetto “quinto quarto” è il quarto meno nobile del bovino (testa, interiora ecc.), quello che, in passato, insieme ad altri ingredienti “poveri” era alla base dei frugali pasti delle famiglie contadine.

Fra le novità dell’edizione 2006, infine, vanno segnalati due concorsi fotografici, uno dedicato agli adulti (“Fra sacro e profano”) e uno ai più piccoli (“Cerca la lettera – l’alfabeto nascosto”), patrocinato da Unicef e Accademia degli Innocenti, che vedranno le foto realizzate dai partecipanti in mostra negli otto comuni, per tutta la durata della manifestazione.

Tutti gli appuntamenti di “Chianti d’autunno” sono distribuiti sull’intero territorio del Chianti: Barberino Val d’Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti, San Casciano Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa, uniti non soltanto in senso geografico.

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