Missione in Libano: in arrivo truppe cinesi
I dubbi di Lelio Lagorio ministro della difesa nel 1982

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 settembre 2006 18:54
Missione in Libano: in arrivo truppe cinesi<BR>I dubbi di Lelio Lagorio ministro della difesa nel 1982

Il contingente Unifil in Libano si arricchisce di nuove forze: oggi, al termine del vertice tra Unione Europea e Asia, il presidente francese Chirac ha annunciato: ''Dalla Cina mille uomini per Unifil''. Intanto in un nuovo video diffuso da Al Jazeera in occasione del quinto anniversario degli attentati dell'11 settembre Al Qaeda maledice la missione in Libano: La forza multinazionale in Libano è nemica. In Italia è ancora polemica tra i Poli. Berlusconi esprime dubbi, ma non ho ancora detto «no».

«Dite sì al Libano» Questa l'esortazione espressa dal presidente del Senato, Franco Marini, sulla missione italiana in Libano, nel discorso di commemorazione dell'11 settembre, mentre il premier Romano Prodi stigmatizza la decisione di alcuni esponenti dell'opposizione di votare no.
Lelio Lagorio che come ministro della Difesa nel governo Spadolini organizzò e diresse la spedizione militare in Libano nel 1982 esprime alcune preoccupazioni e riserve sulla missione di oggi. Lo fa in uno scritto per la rivista culturale “Il Governo delle Cose” diretta da Franco Cardini.

“L’altra volta tutto è finito nel migliore dei modi ma oggi è diverso. I nostri soldati anche stavolta faranno bene ma i margini di rischio sono più alti. Andiamo a garantire una fragilissima tregua, le ostilità possono dunque riprendere in qualsiasi momento e i nostri non sono attrezzati per uno scontro. C’è dunque un fondo di ambiguità nella spedizione. Anche i moventi dell’intervento militare sono incerti: c’è chi si propone di dare una lezione a Israele e chi invece intendere sconfiggere l’estremismo islamico.

Se riprendono lo ostilità, a quale movente aderirà il governo? Fino ad oggi c’è solo “buonismo” ma il “buonismo” non basta quando si sta sulla linea del fuoco. Era meglio lasciar perdere l’ansia di essere i primi della classe, bastava mostrare bandiera in modo simbolico. Gran Bretagna e Germania si sono comportate così e non sono nazioni da poco”.

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